La margherita: bella, buona e fa bene

 

La margherita è una graziosa piantina erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Composite e comune in tutt’Italia. I suoi fiori delicati, si schiudono dalla primavera all’estate e si possono trovare sia in alta quota che in pianura. Non ha un odore specifico e il sapore, inizialmente dolciastro, diventa poi leggermente amaro. La margheritina ha proprietà rinfrescanti, depurative, bechiche (contro la tosse), blandamente lassative, astringenti, diuretiche, toniche. I preparati di fiori e foglie secchi si trovano in erboristeria. Si possono anche raccogliere nelle numerosissime zone verdi di campagna o montagna: in questo caso dovete essiccarli all’ombra muovendoli spesso e conservarli in un recipiente di vetro o porcellana, oppure utilizzarle fresche e ben lavate.

La margherita: provatela nelle insalate

Le foglie più tenere della margheritina, raccolte prima della fioritura, possono essere aggiunte alle insalate per renderle più saporite. Con lattuga e cetriolo, per rinfrescare l’intestino e regolarizzarne la funzionalità.

E nel vino vince il mal di testa

Prendete due pugni di pianta intera fresca, senza la radice. Fate macerare in un litro di vino bianco per 15 giorni. Poi filtratelo con una garza a trama stretta e bevete un bicchiere al giorno del composto ottenuto: sarà utile contro il mal di testa dovuto a cattiva digestione. Conservate il vino al fresco e al buio.

La margherita è antinfiammatoria

I fiori essiccati della margheritina sono ottimi antinfiammatori, utili per lenire gli arrossamenti di pelle e occhi. Fate bollire un cucchiaino di fiori e foglie secche in 100 ml. Imbevete una garza sterile con il decotto così ottenuto e tamponate le parti interessate. Lo stesso decotto è utile è utile in caso di infiammazioni alla gola e al cavo orale, usandolo per sciacqui e gargarismi.
Se lavorate al computer, la sera è consigliabile un impacco alla margherita che lenisce il bruciore agli occhi.

L’infuso “a tutta forza” risveglia anche l’appetito

La margherita è un buon ricostituente per i bambini stanchi, che mangiano mal volentieri e sono un po’ sottopeso. Mettete in infusione per dieci minuti un cucchiaino di foglie e fiori essiccati in una tazza di acqua bollente. Date al bimbo la tisana due o tre volte al giorno, possibilmente a digiuno. In pochi giorni l’infuso migliora l’appetito ed elimina l’astenia del piccolo. Sciolta nel succo di arancia, la tisana è più gradevole e potenzia le difese del bambino.

Sgonfia traumi e contusioni

Vi siete procurati una contusione? Per sgonfiare la “botta”, preparate un cataplasma, da applicare sulle zone interessate. Prendete una manciata di semi e altrettante foglie fresche bollite. Appoggiate sulla contusione e coprite con un telo.

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3 risposte a “La margherita: bella, buona e fa bene

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  2. Tisane, infusi e decotti con la caffettiera napoletana.

    Uno specifico filtro (brevetto n. 1371124 del 01 marzo 2010) permette di “preparare e servire” una tazza di infuso o decotto usando solo l’elegante caffettiera napoletana da sei tazzine, senza ricorrere a tegamini, coperchi e colini.

    Il funzionamento del “filtro per infusi e decotti con caffettiera napoletana” è semplice, le erbe in taglio tisana vengono messe nel cestello posto ad una estremità del filtro tubolare: per ottenere un infuso, si inserisce l’intero filtro nel bollitore della caffettiera napoletana in modo che le erbe rimangano in alto, cioè non immerse nell’acqua, si porta quindi ad ebollizione, si toglie dal fuoco, si capovolge l’infusiera/decottiera e l’acqua a bollore coprirà le erbe, si attende il tempo di infusione e si serve versando con il bricco. L’uso di questo utensile, in modalità infuso, è più facile e più comodo di una caffettiera/infusiera/teiera a presso-filtro (non occorre un altro recipiente per l’acqua bollita!) ed inoltre è perfetto per preparare un caffè d’orzo (diventa più o meno forte a seconda del tempo dell’infusione, risultando migliore della preparazione con la moka o con la ‘napoletana’ classica).
    Per un decotto il filtro verrà posizionato al contrario e cioè in modo che le erbe rimangano immerse nell’acqua durante la bollitura a fuoco lento per il tempo desiderato, quindi si capovolge solo per servire.

    E’ noto che il caffè, sfuso o in cialde, viene preparato prevalentemente con il breve contatto di un passaggio d’acqua bollente attraverso caffè tostato e macinato (macchine espresso e caffettiere) mentre il sistema qui descritto è l’ideale per preparare il thè, l’orzo e le tisane (sfuse o in cialda), perché esegue una vera infusione o decozione.

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