All’attacco dell’incubo ritenzione

 

Sotto stress l’organismo è a rischio e in prima linea ci sono proprio i tessuti. Sapete che il sonno è il miglior modo per rigenerarli? Proprio così, ed è ancor più efficace se preceduto da un massaggio all’arancio e con il conforto dell’aroma di melissa….

 

Creare uno stato di profondo relax è molto importante per rafforzare l’effetto dei trattamenti anticellulite; in particolare è necessario tenere sotto controllo lo stress: una condizione di continua tensione può favorire la degenerazione dei tessuti. Incluso quello connettivo, primo ad essere coinvolto nella genesi della cellulite. Il modo migliore per recuperare tono ed eliminare la stanchezza è approfittare del potere rigenerante del sonno. L’olio essenziale di melissa è quello che ci vuole: predispone a un buon riposo, sciogliendo l’ansia e il nervosismo. E, se i cuscinetti sono particolarmente ostinati, un aiuto in più viene dall’arancio amaro, da massaggiare sulle aree da snellire.

 

Il massaggio all’arancio brucia i grassi sottocutanei

Estratto dalle bucce del frutto, l’olio essenziale di arancio amaro è il più adatto per dare tono e rendere la pelle liscia; ha un effetto termogenico e quindi aiuta a “bruciare” i depositi di grasso sottocutanei localizzati.

Come fare: Diluite 15 gocce di olio essenziale di arancio amaro in 50 ml di olio di jojoba. Conservate il mix in una bottiglietta di vetro scuro e, al momento dell’uso, massaggiatene poche gocce sulle zone critiche.

 

L’olio essenziale di melissa

L’olio essenziale di melissa opera sulle componenti emotive del disturbo, riarmonizzando il sistema nervoso e combattendo ansia e insonnia. In più, regolarizza il ciclo mestruale, i cui squilibri spesso comportano ritenzione di liquidi. Diffondetene 10 gocce nell’aria della camera da letto, prima di coricarvi.

 

Un programma quotidiano anticellulite

 

Mattino

Al risveglio l’organismo è più ricettivo e quindi è più in grado di accogliere l’azione benefica dei cibi e delle bevande. Preparate un decotto di barbe di mais (le trovate in erboristeria) mettendo un cucchiaino di erba a bollire in una tazza d’acqua, per 15 minuti. Dolcificate con miele d’arancio. Per completare il pasto, ottime le gallette di riso con malto di riso o orzo. È il momento del massaggio con l’olio alle erbe aromatiche.

 

Pranzo e cena

Mettete in tavola solo cibi freschi: va benissimo ad esempio una pasta al pomodoro fresco e basilico (il primo, ricco di vitamina C, rigenera i tessuti, mentre il basilico facilita la digestione e l’assorbimento ottimale dei principi nutritivi). In alternativa potete condire con pesto fresco o con verdure  stufate. Come secondo, insalatone miste o verdure grigliate e formaggi leggeri. A fine pasto, sostituite il caffé con la tisana al limone.

 

A metà pomeriggio

Al posto del consueto tè provate la bevanda di aceto di mele. Per merenda è ideale la frutta fresca. Ricordatevi di scegliere sempre frutta biologica e di stagione, più ricca di sostanze nutritive. A maggio sono ideali le fragole, da consumare rigorosamente al naturale, condite solo con poco limone: 100 grammi garantiscono un buon effetto drenante e placano la voglia di uno spuntino dolce, riducendo così l’assunzione giornaliera di zucchero bianco.

 

Dopo il lavoro

Al rientro dal lavoro, rilassatevi con il pediluvio ai piccioli di ciliegio. Per un effetto più deciso, alternate l’immersione nell’acqua calda con docciature fredde: mettete a bagno i piedi per 5 minuti, quindi passate le gambe con il docciatore, risalendo fino all’inguine. Immergete di nuovo i piedi e terminate con una docciatura. Alternate il trattamento con il cubetto alla maggiorana (un giorno l’uno, un giorno l’altro).

 

Prima di dormire

È il momento ideale per il bagno di sale marino. Dopo l’abluzione, è importante coricarsi per una decina di minuti, per favorire lo sviluppo di una reazione di calore. Quindi, prima di mettervi a dormire, massaggiate il corpo con l’olio essenziale di arancio amaro. Diffondente l’olio essenziale di melissa nell’aria della stanza subito prima di coricarvi.

 

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2 risposte a “All’attacco dell’incubo ritenzione

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