La calvizie, la parola all’esperto

La folta chioma era, fin dai tempi antichi, considerata un simbolo di bellezza e un elemento importante per ogni persona. Vi ho già parlato della caduta stagionale dei capelli, ma oggi vi voglio parlare di quella perdita dei capelli che è causa di frustrazione e stress per molte persone, sia uomini che donne di ogni età.
L’alopecia o la perdita di capelli localizzata è un fenomeno tipico maschile, ma può manifestarsi una perdita diffusa dei capelli anche nelle donne.
La perdita dei capelli può rendere insoddisfatti della propria immagine.
La calvizie vi farà sembrare più vecchi e mettere in evidenza le rughe e le linee del viso.
Per capire come  risolvere questi problemi siamo stati dal nostro esperto in medicina estetica Giacomo Urtis, ecco cosa ci ha detto …

“Lo scopo di ricostruzione dei capelli è quello di creare un contorno del viso e ridurre gli effetti dell’invecchiamento causati da perdita dei capelli. La perdita dei capelli è dovuta a diversi fattori: invecchiamento, genetica, cambiamenti ormonali. Le tecniche chirurgiche per risolvere la calvizie vengono utilizzate da oltre 30 anni e sono in continuo progresso.
La terapia con laser a bassa intensità di energia (LLLT) è utilizzata per accelerare la guarigione delle ferite, ridurre l’infiammazione e minimizzare il dolore. Consiste in un trattamento non invasivo del cuoio capelluto e si basa sul principio dell’assorbimento della luce laser dal cromoforo che stimola poi la crescita dei capelli nelle aree in cui mancano.
L‘intervento di trapianto dei capelli è poco invasivo ed il risultato è permanente. I capelli trapiantati non cadono con l’avanzare dell’età, perché i follicoli sono resistenti all’azione degli androgeni, crescono in modo assolutamente naturale e, dopo il trapianto, non rimarranno cicatrici sul cuoio capelluto.
Anche le cellule staminali ci vengono incontro nel ridurre o/e talvolta aumentare la ricrescita.  Si posso utilizzare per trattare un’alopecia androgenetica, telogen effluvium oppure quella areata o per mantenere i benefici di un trapianto di capelli. Le cellule staminali sono cellule che hanno la capacità di adattarsi al tessuto dove vengono iniettate diventandone parte integrante e trasformandosi nel tessuto stesso, arricchendolo di nuove unità cellulari. Perciò si ha una stimolazione alla ricrescita di tipo autologo. Tale terapia è ancora sotto verifica anche se studi israeliani hanno dato ottime possibilità. Le fonti di prelievo sono diverse: si trovano in cospicua quantità nel liquido amniotico oppure un’altra riserva è rappresentata dal cordone ombelicale sia come tessuto che come sangue, prelevato dalla vena ombelicale. Come tessuti biologici ricchi di staminali abbiamo la placenta, il midollo osseo ed i tessuti adiposi. Come potenziali di cellule staminali ci sono, invece, il derma, la retina, i vasi sanguigni e organi come fegato e cervello.

Per il trattamento dell’alopecia di solito si esegue una tecnica abbastanza semplice detta PRP. Il PRP è un concentrato di piastrine (Platelet Rich Plasma), conosciuto e ampiamente utilizzato già dagli anni ’70 in America e Francia da atleti e sportivi per i suoi effetti rigenerativi e riparativi su tendini e legamenti gravemente compromessi. Il PRP è il plasma del paziente arricchito di piastrine. Nel plasma vi è anche una percentuale di cellule staminali e fattori di crescita utili alla ricrescita dei capelli.  La tecnica consiste in una seduta ambulatoriale di circa un’ora. Si effettua un semplice prelievo di sangue e le provette vengono immesse in una centrifuga per separare le diverse componenti ematiche. In questo modo si ottiene il plasma ricco di piastrine (PRP) e dei numerosi fattori di crescita in esse presenti. Il concentrato viene iniettato da una siringa con aghi sottili nella zona interessata e si procede, poi, con un massaggio locale per favorirne un buon assorbimento.
Il trattamento va ripetuto dopo due, tre mesi, con una seduta di richiamo una volta l’anno. Utilizzando il proprio sangue si annulla la possibilità di un rigetto e d’infezioni (si adoperano provette e siringhe sterili e monouso) e di allergie. Il paziente riprende da subito le sue attività e, inoltre, può applicare il trucco dopo alcune ore dal trattamento. Tuttavia è consigliabile evitare palestra, sauna, sole e piscina per una decina di giorni. Gonfiore, edema e qualche livido si riassorbono nel giro di alcuni giorni.   Questo trattamento trova largo impiego anche nella medicina anti-aging per il rinnovamento cellulare della cute del viso, del collo, del decolleté e delle mani”.

Silvia Trevaini

Videonews

 

5 risposte a “La calvizie, la parola all’esperto

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