L’amaranto, niente glutine nel cibo che guarisce

Questo mese vi voglio far conoscere un cereale che non è tipico del periodo autunnale perché raffredda la temperatura corporea, però è indicato per le persone celiache: l’amaranto. Eliminare il glutine nella nostra società non è facile, ma con un po’ di attenzione e con le giuste conoscenze e accorgimenti, mangiare senza glutine è possibile ed anche divertente per chi ama sperimentare e dilettarsi trai fornelli. Ma l’amaranto ha anche altre preziose qualità: per esempio è un alleato nella dieta di chi deve affrontare terapie che incidono pesantemente sull’organismo.

Che cos’è l’amaranto
L’amaranto è una pianta originaria del centro America, alimento fondamentale per gli Aztechi e gli Incas. Da tempo dimenticato, è stato “riscoperto” in USA negli anni ’60, ma è coltivato anche in altre zone del mondo. La pianta dell’Amaranto viene coltivata anche a scopo ornamentale, oltre ai chicchi sono edibili anche le foglie. Questa pianta l’abbiamo inserita tra i cereali perché molto affine ad essi come utilizzo in cucina, tuttavia non fa parte delle Graminacee e quindi non è un “vero” cereale, insieme al grano saraceno, la quinoa, il sagù e la manioca.

Qualità nutrizionali
L’amaranto è ricco di proteine, fino al 16%, le quali hanno un elevato valore biologico poiché, al contrario dei cereali veri e propri, contiene quasi il doppio di lisina, amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti gli altri cereali. È anche una buona fonte di fibre (fino al 15%). L’assenza di glutine lo rende adatto alla alimentazione di chi è affetto da morbo celiaco, e ai bambini nel periodo dello svezzamento. Le sue benefiche proprietà sono dovute innanzitutto alla massiccia presenza di sostanze “benevole”. L’amaranto è innanzitutto molto ricco di proteine di alta qualità, circa il 16%, contiene elevate quantità di lisina, calcio, fosforo, magnesio e ferro. Molto elevato anche il contenuto di fibre. In quantità minori troviamo: arginina, serina, acido glutammico, alanina e acido aspartico. In piccole quantità sono presenti anche vitamine del gruppo B e la vitamina C.

Proprietà curative e benefici dell’Amaranto
Vista la completa assenza di glutine e l’abbondanza di fibre, l’amaranto è un alimento altamente digeribile, questo il motivo per cui viene introdotto nelle diete di persone con problemi intestinali e nello svezzamento dei bambini; molto spesso l’amaranto viene usato come alimento base nella preparazione di pappe per bambini ed anziani. Data la sua abbondanza di proprietà nutritive e alla presenza di proteina è un valido ingrediente nella dieta di tutte quelle persone che per un motivo o per l’altro decidono di non mangiare più carne. Non solo. Sempre grazie alla sua digeribilità e alle sue ottime proprietà nutritive, l’amaranto viene ultimamente impiegato come alimento d’appoggio in diete mirate per “sopportare” delicati trattamenti nella cura di diverse patologie, tra cui anche il cancro.

Preparazione
I chicchi di amaranto, quando vengono bolliti, tendono ad aggregarsi sotto forma di una massa gelatinosa, che può risultare sgradita. Per evitare questo si può cucinare l’amaranto insieme ad altri cereali (per esempio l’orzo o il riso), nella misura del 15-20%, migliorandone il sapore e il valore nutritivo. L’amaranto va bollito per 30 minuti (20 in pentola a pressione), in un quantitativo di acqua pari a 3 volte quello dei chicchi. Il sapore è gradevole, dolciastro, ricorda un po’ la nocciola. I grani possono essere tostati in una padella antiaderente con un filo di olio, oppure soffiati.
L’abbinamento migliore dell’amaranto è con gli ortaggi e i legumi, mentre non si dovrebbe combinare con le proteine animali come latticini e carni perché il piatto risulterebbe pesante ed indigesto.

LA RICETTA
Ingredienti per 4 persone:
300 g di amaranto, 2 cucchiai di farina di farro o di frumento, 4 cucchiai di lievito in scaglie, 4 patate lesse, prezzemolo, noce moscata, peperoncino, aglio, sale
Per farli in brodo: dado vegetale
Per gratinarli al forno: pane grattugiato, gomasio

Preparazione
Lavate l’amaranto e cuocetelo in 3 parti d’acqua per 1 parte di chicchi aggiungendo 1 cucchiaino di sale. Impiega circa 25 minuti in pentola a pressione e 35 minuti in pentola normale. Non mescolate e lasciate riposare per 5 minuti dopo la cottura. Aggiungete la farina e le patate schiacciate. Unite il lievito in scaglie, il prezzemolo e l’aglio tritati, la noce moscata, regolate di sale e aggiungete un pizzico di peperoncino. Con le mani inumidite formate dei piccoli gnocchetti (non devono essere più di 1 cm circa di diametro) e fateli cuocere in acqua bollente salata o brodo vegetale. Si possono mangiare come gnocchi in brodo, oppure si possono scolare e gratinare in forno dopo averli spolverizzati con pane grattugiato e gomasio.

Silvia Trevaini

Videonews

16 risposte a “L’amaranto, niente glutine nel cibo che guarisce

  1. Salve,
    è la prima volta che sento parlare di questo cereale…è facile da reperire? Forse nei negozi di prodotti biologici?
    Grazie

  2. Ciao , è facile da trovare sia nei negozi a grande distribuzione, supermercati, sia nei negozi biologici.
    A presto
    Silvia

  3. Ciao Silvia!
    Wow è una cosa di cui non avevi mai parlato prima ed è una cosa che correrò a comperare, le proteine per il mio lavoro non devono mai mancare ed assimilarle in ogni forma è divertente e sano, soprattutto se l’elemento che le contiene è ricco di altri elementi utili come quelli elencati da te.
    Grazie per i tuoi preziosi consigli.
    Arcangelo

  4. E’ veramente buono, lo potete trovare al NautraSi. Non capisco però come nella ricetta si sia usato un ingrediente come il farro con il glutine, diciamo che stona un po’ con il titolo dell’articolo.

  5. Esatto, sono d’accordo con Stefano perchè una ricetta col glutine?
    Qualcuno sa darmi una ricetta senza il glutine, sto facendo la dieta del gruppo sanguigno e non tollero cereali di nessun tipo. A parte Quinoa, Amaranto, Miglio e tollerato anche il riso integrale e bianco perciò anche le relative farine.
    Grazie in anticipo.

  6. Rispondo ad Arcangelo. Quando devo cucinare qualcosa come la ricetta su mostrata, io sostituisco le farine con quella di quinoa , di grano saraceno oppure con quella di riso con la qualle si possono fare ottimi dolci. Vedrai che ti piacerà l’amaranto e poi tranquillo perchè anche cucinato nella minestra è buono e l’importante che tu sappia che un ottimo sostituto dei cereali con glutine perchè rigenere il fegato: Ricordati di variare sempre la dieta e mangiaanche il riso rosso, mero ecc. Auguri . Carmen P.S. se ci sono errori perdonatemi perchè non vedo bene. Grazie anche a Silvia Travaini. Complimenti!

  7. 08|06|013
    Alla televisione si parla sempre di ricette di consumismo,a prescindere ,a volte,della loro complicatezza e pesantezza, ma raro di cose delicate per chi ne può avere bisogno.

  8. X Francesca:
    una ricetta succulenta che cucino spesso con amaranto e miglio:
    -amaranto
    -miglio
    -trito di cipolla/carota/sedano
    -zucca
    -zucchina
    -brodo caldo
    olio/sale/parmigiano/ev. burro o ghee
    Faccio soffriggere il trito con un po’ di olio extravergine (e burro, se ti piace, io uso il ghee), quando è appassito unisco il miglio e l’amaranto e li faccio leggermente tostare. Intanto sminuzzo nel robot la zucca e la zucchina, le unisco in pentola e aggiungo il brodo caldo. Lascio cuocere anche 45 min.(a me la minestra piace ben cotta…). Assaggio, regolo il sale e se i chicchi hanno raggiunto la consistenza che mi piace (soprattutto il miglio, perché l’amaranto rimane sempre “croccante”, è il suo bello….!) spengo e lascio riposare 10 min. Aggiungo il parmigiano e… è BUONISSIMA!!
    Purtroppo, mi scuso, non sono in grado di darti precise quantità, infatti cucino sempre un po’ “a occhio” però, indicativamente: 1/4 di zucca di media grandezza, 1 zucchina, 2 manciate di amaranto, 1 di miglio e brodo q.b. per una minestra semi-liquida. Col tempo puoi decidere se la preferisci con più miglio o amaranto, in base al sapore (l’amaranto è dolce, piace molto ai bambini) e alla consistenza che preferisci.
    Ciao
    Niky

  9. OGGI HO CAMPRATO L’ Amaranto.

    domani la cucinerò secondo la ricetta di NIKY GRZIE. io cucino spesso la quinoa. In questa pegina

    vedo scritto di un “cereale” SAGU’ non so di casa si tratti.

  10. l’amaranto non facendo parte delle graminacee non è un cereale, come non lo sono grano saraceno, quinoa, sago e manioca. E’ comunque un alimento fantastico

  11. oltre i semini di amaranto che si trovano un po’ dappertutto,io consumo le foglie e i germogli freschi che trovo nei campi,hanno un’ottimo sapore che si avvicina al gusto del carciofo.Sciacquati ben bene si fanno stufare in padella con un filo d’olio pizzico di sale e coperchio,la verdura rilascia la propria acqua di vegetazione!Ciao,

  12. chiaramente l’amaranto commestibile e’ quello verde,non quello color”Amaranto” che si trova nei garden center come pianta da vaso o giardino.Ciao!

  13. Ha un sapore delicato e può essere utilizzato come si usa il cous cous .io lo trovoba Roma al mercato di pzza san giovanni di Dio box 45 ce l ‘hanno sempre!!!

  14. Salve io consumo amaranto da anni. Me lo porta mio cugino dal messico e il mio si presenta in fiocchi rotondi. È leggerissimo e insapore. Potremmo paragonarlo al riso soffiato ma più piccolo e più giallo. Quest’anno l’ho comprato anch’io in Messico. Come mai è così diverso da quello che troviamo qui?
    Eppure dicono che loro lo raccolgono esattamente in fiocchi così come me lo han venduto! Non è che cucinate i semi per caso?
    Grazie!

  15. Ho comperato i semini di amaranto e li metto così come sono dal sacchettino direttamente nello yogurt insieme al miglio, semini. Dai commenti che ho letto, però, temo di avere sbagliato. Devo cuocerli prima? Non vanno abbinati ai latticini perché troppo proteici? Apprezzerei veramente un chiarimento. Grazie.

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