Il silicio “sveglia” la pelle stanca

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Questo prezioso minerale ha un effetto-lifting sui tessuti spenti, rinfoltisce i capelli e frena il decadimento cellulare…

 

Il silicio è un elemento essenziale, tanto in natura quanto nel nostro organismo. Con l’avanzare degli anni, tuttavia, nel corpo si registra un progressivo calo nei livelli di silicio che spesso si accompagna alla diminuzione degli estrogeni, concomitante con la menopausa. Quali sono i rischi che corriamo? La carenza di silicio porta prima di tutto a una perdita di elasticità dei tessuti, in particolare delle arterie e della pelle, perché questo minerale promuove la rigenerazione di elastina, collagene e altri elementi del tessuto connettivo. In assenza di silicio, il calcio prende il suo posto rendendo le pareti dei vasi sanguigni più rigide e fragili. Ma non è tutto: il silicio rafforza anche ossa e denti, mantiene sane le cartilagini articolari, i capelli e le unghie… Infine il silicio riequilibra il pH del nostro organismo e neutralizza gli accumuli di tossine acide, causa principale dell’invecchiamento. Per questo è il minerale da privilegiare in un programma di rigenerazione primaverile.

 

Fanne scorta con gli ortaggi

Nonostante sia una delle sostanze più abbondanti in natura, il nostro organismo non è in grado di assorbire il silicio nella sua forma inorganica, ovvero come minerale “puro”. Per questo è fondamentale assumerlo tramite i cibi che ne sono più ricchi: alimenti, in particolare di origine vegetale, grezzi e non lavorati. Per aumentare la nostra scorta di silicio scegliamo per esempio, l’avena, in assoluto l’alimento che ne contiene la concentrazione più alta e poi l’orzo e il riso, anch’esse buone fonti. I prodotti di origine animale contengono meno silicio. Tra le verdure privilegiamo gli asparagi, il cavolo, i cetrioli, il tarassaco, i ravanelli, le barbabietole, e i germogli alfa-alfa. Se soffri di perdita dei capelli, specialmente al cambio della stagione, introduci nella tua dieta più ortaggi a foglia verde. Oppure prova con le alghe: aggiungi allo stufato o alle verdure una foglia di wakame ammollata nell’acqua per venti minuti per rimineralizzare l’organismo e rallentare la caduta. Un’insalata di germogli di fagioli con una manciata di peperoni rossi o pomodori tagliati a tocchetti, consumata prima di pranzo, restituisce vigore e lucentezza anche ai capelli più sfibrati.

 

Assumilo in gel, capsule o con l’infuso d’equiseto

Una fonte vegetale eccellente di silicio è l’equiseto: questa piantina spunta un po’ dappertutto in primavera, specialmente in aree sabbiose o ricche d’argilla dove assorbe il silicio in forma inorganica e lo deposita nei gambi sterili verdi che danno all’equiseto la sua forma caratteristica. Ricco di manganese, polifenoli, tannini e flavonoidi, l’equiseto ottimizza l’assorbimento di calcio e riduce il rischio di osteoporosi, con un effetto rimineralizzante su tutti i tessuti.

 

Utile per contrastare i cedimenti

Se in primavera hai i tessuti un po’ cadenti e soffri di dolori, aggiungi all’acqua del bagno due litri di tisana di equiseto: preparala facendo sobbollire per 10 minuti nell’acqua 3-4 cucchiai di pianta fresca, filtra il liquido ottenuto e aggiungilo all’acqua della vasca. Ricorda di non fare bagni troppo caldi, meglio non oltre i 37 °C: le alte temperature sfiancano i tessuti e favoriscono i cedimenti.

 

Contro le “zampe di gallina”

Se hai più di 50 anni, mescola una punta di cucchiaino di equiseto in polvere con qualche goccia di olio d’oliva e spalma l’unguento sul contorno occhi e bocca: minimizza le zampe di gallina e riduce anche eventuali borse e occhiaie. Ripeti questo trattamento ogni sera per almeno un mese. Lo stesso unguento è anche un ottimo gommage contro le smagliature!

 

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