Gli oli africani che rivitalizzano la pelle

olio

Le essenze vegetali di Kigelia e Maruda e Naobab ripristinano il film idrolipidico della cute, restituendole tono ed elasticità….

 

Dove la natura è sottoposta a condizioni estreme, spesso si trovano piante dalle proprietà straordinarie. Nel continente africano, per esempio, abbondano piante e frutti che racchiudono un’infinità di fattori idratanti e antiossidanti. Molti degli oli provenienti dalle aree equatoriali sono particolarmente preziosi per le pelli mature perché apportano quei nutrienti di cui l’epidermide ha bisogno per mantenere l’elasticità e il turgore più a lungo. Si tratta di oli e burri vegetali, facili da reperire in erboristeria o nei negozi di prodotti bio.

 

L’olio di marula nutre ma non unge

Esiste un tipo di pelle matura con una combinazione di aree più secche e una zona T (fronte, naso e mento) caratterizzata da grana più spessa e con pori allargati: per uniformarne il tono, asciugare il sebo e affinare i pori possiamo ricorrere all’olio essenziale di marula. Originario del Sudafrica e del Madagascar, l’albero di marula produce frutti i cui noccioli vengono raccolti e spremuti a freddo per ottenere un olio pregiato, che contiene 4 volte la vitamina C di un’arancia. Le donne sudafricane utilizzano quest’olio su tutto il corpo per proteggere la pelle dall’aridità. Non unge e per la sua consistenza leggera e il suo alto contenuto di acidi grassi garantisce un effetto opacizzante e un veloce assorbimento. Mattina e sera, sulla pelle ben pulita, massaggia con movimenti circolari 5 gocce di olio di marula. L’olio allevia le irritazioni cutanee e stimola il rinnovamento cellulare grazie a composti fenolici, aminoacidi, flavonoidi e vitamina E.

 

L’olio di kigelia idrata e toglie il prurito

La pelle matura è però soggetta anche ad altri rischi: la rosacea o i disturbi come la psoriasi ostacolano un buon trattamento anti invecchiamento. È necessario quindi utilizzare un rimedio a bassa acidità ed è meglio evitare le creme specifiche: l’olio ottenuto dai frutti dell’albero sudafricano di Kigelia è perfetto per le pelli mature più sensibili perché idrata, rassoda ma allo stesso tempo allevia il prurito e la secchezza della pelle irritata. Usa l’olio di Kigelia una volta al giorno massaggiandone mezzo cucchiaino sul viso, sulle zone irritate e intorno agli occhi, in particolare sulle “zampe di gallina”.

 

L’olio di baobab attenua i segni d’espressione

Un altro olio eccellente per ridurre le infiammazioni e spianare le rughe è l’olio di baobab, detto “l’albero africano della vita”. Applica un tonico preparato con 3 cucchiai di tè roobois (tè rosso), tenuti in infusione 10 minuti in una tazza d’acqua. Prima che la pelle asciughi, massaggia sul viso un cucchiaino di olio di baobab e uno di kigelia. Lo zinco e il rame del roobois stimolano l’elastina e riducono le macchie d’età, la kigelia rassoda e tonifica e il baobab apporta vitamine A, B e C. Ripeti questo trattamento ogni sera per un mese.

 

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3 risposte a “Gli oli africani che rivitalizzano la pelle

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