Quando a cadere sono i capelli delle donne

capelli_perditaLa tricologia è la branca della medicina che studia l’anatomia, la fisiologia e la patologia dei capelli e dei peli. La tricologia può essere utilizzata nel campo della medicina legale, in quanto dalla rilevazione delle caratteristiche dei capelli è possibile ricavare informazioni riguardanti l’età, il peso e la razza del loro possessore.  Tutte le sostanze che circolano nel sangue restano intrappolate nelle cellule anche quando queste si trasformano nelle squame che vanno a costituire il fusto del capello. Con la crescita del capello (circa 1 centimetro al mese) la sostanza intrappolata si trova a passare lentamente dalla parte più vicina al bulbo pilifero (parte prossimale) a quella centrale e infine a quella distale. In tal senso é possibile stabilire una data approssimativa per l’introduzione della sostanza nell’organismo. Bisogna tuttavia considerare vari fattori che possono influire su questo processo: le differenze di crescita del capello/pelo in base all’età, a fattori individuali, a trattamenti cosmetici (shampoo, creme); variabilità individuale nel meccanismo di incorporazione della sostanza nel bulbo pilifero.  Quando incorporata nel capello, la sostanza può essere rintracciata sia nel soggetto in vita che sul cadavere. L’esame tossicologico del capello é oggi utilizzato soprattutto nell’ambito della Medicina Forense e della Medicina del Lavoro per la ricerca di droghe, soprattutto anfetamine, cocaina, cannabinoidi.

I capelli ci dicono come stiamo: rivelano se abbiamo assunto droghe o farmaci particolari, anche se abbiamo carenze di minerali. Ma approfondiamo l’argomento insieme alla nostra specialista in naturopatia, tricologia e dermocosmesi  Annalisa Evangelisti.

DISFUNZIONI ORMONALI E CALVIZIE

Spesso la caduta o il diradamento dei capelli nelle donne è legata a cause varie, ma principalmente a problemi di carattere endocrino o neurogeno. In questo caso può essere molto d’aiuto la presenza di un medico specialista neuro-endocrinologo esperto in tricologia.

PROBLEMI ORMONALI

Una delle cause più frequenti è legata ad uno squilibrio estrogeni-androgeni. Quindi, in queste forme, la patologia è di origine ormonale ed endocrina.   Alcune forme di alopecia cominciano già dal periodo della pubertà: coincidono di solito con una dermatite seborroica del cuoio capelluto che, oltre alla azione meccanica impermeabilizzante sul follicolo, e fra la papilla e il bulbo, ha una azione corrosiva legata ai gruppi metilici ossidanti e ad alcuni acidi come l’acido linoleico. Questi acidi, oltre a creare gravi danni e perdite di capelli, determinano frequenti bruciori, forfora, untuosita’ e talvolta dolore del cuoio capelluto.  Le persone più colpite sono quelle che hanno la presenza di cisti ovariche o di ovaio micropolicistico; o comunque in assenza di cisti o di cisti pregresse, presentano tuttavia per lungo tempo un orientamento androgenico dell’ovaio, cioè la presenza di ormoni androgeni (maschili). Nel periodo della menopausa il calo degli ormoni femminili (estrogeni), risparmiatori dei capelli, aggrava la caduta dei capelli per le mutate ormoniche ed endocrine.

CADUTA CAPELLI PER CAUSE NERVOSE O DI NATURA NEUROGENA

Si tratta di alopecie aerate con larghe chiazze senza capelli, a cui appartengono le “aree celsae”. Talvolta questo tipo di alopecie sono globali, e sono spesso recidivanti se mal curate. Il danno estetico delle persone colpite, in questi casi, è notevole.

 

Di solito solo nei centri medici specialistici del ramo, e con esperienza del settore, si possono risolvere questi problemi in maniera definitiva, ed evitare così un lungo altalenarsi di periodi che turbano psicologicamente molte donne per il danno alla loro immagine.

CAUSE ANEMICHE

Le patologie anemiche, sideropeniche o ipocromiche, soprattutto in presenza di disfunzioni ormonali, o di perdite ematiche eccessive, che portano alla carenza di ferro, possono determinare l’indebolimento notevole dei capelli e la conseguente caduta.   Ecco perché si raccomanda vivamente di rivolgersi a centri specializzati dal lato medico.

CAPELLI SFIBRATI DEBOLI O RADI

Questi problemi sono legati di solito a dermatiti seborroiche del cuoio capelluto, a problemi esfoliativi del cuoio capelluto, a psoriasi, a parapsoriasi, a follicoliti decalvanti (processi infiammatori dei follicoli del cuoio capelluto), a micosi del cuoio capelluto, a lunghe cure mediche errate o a farmaci sconvenienti o a terapie ingiustificate (le cosiddette cause iatrogene).   Lo stress, in questi casi, anche se non è la causa diretta, è da ritenere una concausa che aggrava notevolmente la situazione che si è venuta a verificare.  Talvolta la caduta dei capelli è legata a intolleranze e al danno prodotto dall’uso di prodotti poco raccomandabili o non consigliabili per una determinata persona. Anche le tinte o gli shampoo non adatti possono avere azione deleteria sui capelli e sul cuoio capelluto delle donne. Gli shampoo devono essere specifici per le donne, cercando di evitare prodotti indicati per uomini che possono alterare l’assetto ormonale, che è diverso nelle donne.

ALOPECIA AERATA O AREA CELSAE

Sempre più frequenti nelle donne sono le manifestazioni di calvizie, di perdita di sopracciglia e di peli in altre parti del corpo. Fattori stressanti e neuro-ormonali possono essere alla base di perdite vistose di capelli e di peli.  Dalla parola greca alopex (cioè “senza peli”) deriva l’etimologia del nome oggi tanto diffuso di alopecia, calvizie devastante e recidivante che con molta frequenza colpisce tantissime donne mettendone a rischio la loro immagine per le vaste zone prive di capelli che si vengono a determinare. Dapprima si tratta di piccole chiazze, che poi fondendosi fra di loro danno origine a chiazza a carta geografica che coinvolgono aree più vaste del cuoio capelluto e delle zone pilifere in generale (sopracciglie, pube e ascelle).

L’alopecia androgenetica femminile in età giovanile e in età post-menopausa

In entrambi i casi si tratta di aumento di ormoni androgeni a scapito degli estrogeni, per cui trae origine una forte perdita di capelli, spesso progressiva, legata talvolta ad altri fattori concomitanti da determinare caso per caso.  Per l’età giovanile è da tenere spesso presente il ruolo dell’ovaio policistico o micropolicistico che sta alla base dell’evoluzione del forte diradamento dei capelli e del loro assottigliamento.  Nelle donne in età post-menopausa, riducendosi gli estrogeni, prevale la sfera ormonale androgenica che determina la caduta dei capelli.

In conclusione, nella frequente perdita di capelli nelle donne un ruolo importante senza dubbio è giocato dall’orientamento androgenico dell’ovaio.

Risulta dunque indispensabile la figura del medico specialista in endocrinologia o nelle malattie e nelle disfunzioni ormonali.

 

FATTORI EREDITARI

In presenza di un ambito familiare con calvizie, o tendenti alla calvizie (sia maschile che femminile), bisogna attivarsi affinchè il terreno ereditario predisponente non possa prima o poi sfociare in situazioni patologiche più difficili da curare, e dove il recupero diventa evidentemente difficoltoso.

 

COME INTERVENIRE

Tutti i casi qui esposti meritano di essere trattati pressi centri o studi medici verificati, specie dove vi sia la presenza principalmente di uno specialista endocrinologo, ma possibilmente anche di un dermatologo.

 

LE CURE

Accertare le cause (diverse per ogni singola persona) ricorrendo spesso agli accertamenti diagnostici richiesti è indispensabile per una cura svolta correttamente e mirata ad ottenere risultati soddisfacenti e duraturi.

 

CONCLUSIONI

Durante la mia lunghissima esperienza professionale, come specialista endocrinologo e tricologo, mi sono reso conto che la percentuale di donne colpite dalle patologie del cuoio capelluto e dalla conseguente perdita dei capelli è notevole, e nella stragrande maggioranza dei casi, i risultati delle cure (nei soggetti scrupolosi che osservano attentamente le terapie) hanno dato esito favorevole con difficoltà di recidive, stabilizzando così nel tempo i vantaggi ottenuti.  Rispetto al passato, d’altronde, oggi i progressi delle ricerche nel campo tricologico sono notevoli, e quindi molte specialità nuove permettono un approccio diverso con la vasta casistica dei pazienti che si rivolgono ai nostri istituti.

 

Silvia Trevaini

Videonews

2 risposte a “Quando a cadere sono i capelli delle donne

  1. Salve ho letto com attenzione il suo post,molto interessante e accurato,ormai sono consapevole della vrande difficoltà nel diagnostivare e curare le calvizie e i lroblemi.di miniaturizzazione dei capelli nelle donne, io ne sono un esempio….in sintesi da qualvhe anno sono stata soggetta a un grande e drastico cambiamento della mia chioma(ho 20 anni),circa 3 anni fa foltissima e invidiabile quasi mi lamentavo di averne così tanti, ed ora l’esatto opposto..tutto è cominciato con dell’acne e dermatite sebprroica molto fastidiosa che mi portava ad avere giornaliere croste di cllor giallo.sulla cute,curata con una lozione e un buon shampoo,poi ho incominciato nel.2017 la pillola anticoncezionale per i brufoli e ciclo irregolare..dall inizio del farmaco i miei capelli hanno iniziato mese dopo mese(senza che io me me accorgessi) a diventare da ricci a lisci ed ora da ormai 8 mesi di sospensione ho 1/10 dei capelli che avevo prima…non riesco a capire se è stata colpa del farmaco a scaturire il.danno oppure se per caso e venuta nello.stesso periodo.
    Mi.scusi per il mio divagare,non mi.aspetto una risposta ma spero in un parere.

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