Oggi mi prendo cura di me!

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La bellezza non è nel viso.
La bellezza è nella luce del cuore.
(Khalil Gibran)

 

 

Ogni tanto è opportuno farci un regalo personalizzato. Sceglierlo su misura per noi. Godersi il momento e le conseguenze.

Prendersi cura di noi, anima e corpo, è ormai un lusso.

Lavoro, famiglia, vita frenetica e circostanze varie, fanno sì che il sano egoismo venga meno.

Peccato ignorare che l’elusione dello stesso porta a inevitabili scompensi. Fisici e psichici.

Ma senza voler essere cavillosi sulle dinamiche frenanti, è preferibile dettagliare passaggi e metodiche per attuare il suddetto buon proposito!

Una persona deve amarsi per regalarsi un’intera giornata di coccole e benessere a chilometro zero, barattando un sabato di pulizie/supermercato/visita a parenti con una giornata dedicata al “proprio spazio sacro”.

Da ripetere ciclicamente, magari in concomitanza con la luna Nuova, fase ottimale per disintossicazioni e creazione di nuove sane abitudini.

Ce ne parla Giulia dell’Associazione L’Ombra del Platano.

L’importante è programmare l’iter che vogliamo seguire assicurandoci di essere disturbati e interrotti il meno possibile.

Cellulare spento o in modalità silenziosa, telefono di casa staccato, avviso precedente ad amici/figli/partner/genitori.

E’ indicata una sera precedente senza eccessi.

Detto questo, assicuriamoci di avere in casa:

Olio di sesamo (rigorosamente biologico e spremuto a freddo)

3 Limoni

Verdura fresca biologica (carote, finocchi, sedano, ravanelli o quella che più preferite)

Frutta secca (noci, mandorle o arachidi da sgusciare)

Succo di mela bio

Quinoa o Amaranto (da condire con pesto, sugo di pomodoro o altro condimento vegetale)

Bicarbonato

Crema idratante senza parabeni/petrolati

Ramo di salvia essiccata

E adesso via, verso un’esperienza piacevole, verso  relax e  pace.. Esclusivamente per noi.

 

Svegliandoci alla nostra ora preferita iniziamo subito con l’oil pulling. Questa antica tecnica Ayurvedica prevede il risciacquo della bocca con un cucchiaio di olio di sesamo (o di cocco in alternativa). Rigorosamente a digiuno, si tiene l’olio in bocca per almeno 10 minuti, avendo cura di spingerlo tra i denti e da una parte all’altra all’interno della bocca, facendo attenzione a non mandarlo giù perché sarà carico dei batteri che durante la notte si depongono nel cavo orale per l’eliminazione delle tossine. Tossine che a cose normali rimettiamo in circolo bevendo acqua o caffè appena svegli, ignari della loro ubicazione. Dopo il tempo di permanenza in bocca, l’olio divenuto ormai sostanza emulsionante, va sputato direttamente nel wc avendo cura di far scorrere contemporaneamente l’acqua. Segue immediato abbondante risciacquo con acqua e bicarbonato. Oltre a procurare una totale igiene dentale e orale, l’oil pulling, se usato ciclicamente con costanza, va a migliorare vari aspetti legati alla nostra salute. Nell’immediato avrete risolto problemi di alitosi e noterete anche un miglioramento del colore dei denti. Chi desidera saperne qualcosa di più può trovare descrizioni più dettagliate tramite internet o libri dedicati; la metodica è valida, con riscontri appurabili.

Adesso è il momento di bere un limone spremuto in acqua tiepida; gioverà al sistema immunitario.

Prepariamo adesso uno scrub con bicarbonato mescolato ad adeguata misura di olio di sesamo, creando una pappetta da passare con delicatezza su viso e corpo. La funzione detossinante renderà la pelle luminosa e pulita in profondità.

Ora, mentre ascoltiamo la nostra musica preferita, ci spalmiamo su viso e corpo una dose abbondante di crema idratante, con movimenti circolari finché viene assorbita totalmente.

Con abiti comodi e confortevoli proseguiamo con la colazione:

succo di mela bio + frutta secca, in quantità adeguata a soddisfarci.

E’ giunto il momento di accendere un rametto di salvia, passando il fumo che sprigiona in ogni angolo della nostra casa, con le finestre chiuse avendo cura di spalancarle tutte dopo qualche minuto. Questo “rito”, molto antico peraltro, scaccia le negatività che inevitabilmente si accumulano tra le mura domestiche. Negatività dovute a emozioni nocive, basse vibrazioni, persone che hanno vissuto precedentemente in casa o che la frequentano, etc. Evitando lo scetticismo, consideriamo questo rituale come qualcosa che ci purifica dentro e fuori.

A questo punto possiamo dedicarci alla meditazione. Alla purificazione della mente. Per un tempo variabile tra i 10 e i 30 minuti. Mettiamo il cervello in lavatrice per ripulirlo dai pensieri routinari che, a dir la verità, certe volte siamo stufi di avere. Chi non ha dimestichezza con tale pratica può scaricare da internet diverse meditazioni guidate, della durata gradita.

Terminata la pratica meditativa mettiamoci in una posizione comoda e raccogliamo le idee su ciò che di bello possiamo fare per migliorare la nostra vita. Pensiamo a nuove abitudini che potremmo adottare, a nuovi obiettivi, cose semplici, alla nostra portata, da attuare nel breve senza sacrificio né stress.

A questo punto dedichiamoci ad un cassetto qualunque della nostra casa e mettiamolo in ordine, eliminando sporcizia e cose inutilizzate che occupano posto utile ad altro. Questa è una tattica utile a fare “spazio” interiore. Si chiama Space Clearing. Qui ne prendiamo solo uno spunto, giusto per sperimentare l’effetto, ma se attuata in ogni ambiente della casa produce uno switch notevole. Via il vecchio (metaforicamente rivolto soprattutto a pensieri, convinzioni, modalità, etc) per far spazio al nuovo.

Bene, adesso è ora di ballare. Si. Scegliamo una canzone che ci piace e lasciamo che il nostro corpo si muova come vuole. Per tutto il tempo che vogliamo.

Ora che, grazie al movimento, siamo carichi di endorfine e serotonina, soffermiamoci a visualizzare qualcosa che desideriamo (una nuova casa, un nuovo lavoro, un nuovo partner, un nuovo viaggio, un nuovo gatto, delle mani curate, una nuova silhouette, e tutto ciò che ci gira per la testa). Si chiama visualizzazione ed è salutare fruirne spesso. E mentre si visualizza l’obiettivo raggiunto portiamo i sensi a reagire come se fosse già avvenuto. Inneschiamo così un processo interiore atto a portarci su quella strada, creando risonanza col desiderato e restando in vibrazioni giuste per ottenerlo. Ormai è in ampia divulgazione l’importanza del campo energetico che si differenzia a seconda della vibrazione che emette. Le basse vibrazioni sono correlate a depressione e momenti no. Viceversa le altre.

Segue un altro bel limone spremuto in acqua tiepida e tante verdure crude finché emerge il senso di sazietà.

Mentre ci accingiamo alla lettura, prepariamo un nutriente per i nostri piedi che da sempre ci portano in giro nella vita e che simboleggiano le “radici”; olio di sesamo massaggiato e lasciato assorbire facendo attenzione a non ungere nulla, usando magari un paio di vecchi calzini.

Possiamo ora leggere qualche pagina dedicata al pensiero positivo, alla crescita interiore, alla spiritualità, storielle zen o qualsiasi cosa che vada verso la vita e non contro. Durante il tempo di lettura sentiremo le nostre radici corroborate e ben salde, pronte a sorreggere tronco e chioma con sicurezza. Per affrontare il vivere, il decidere, il fare.

 

Una bella merenda, a base di abbondante succo di mela e verdurine crude, sarà un toccasana per pelle ed organi interni. L’indomani intestino e stomaco ringrazieranno. Anche se, probabilmente, verrà ripresa la normale alimentazione. Essendo composta in prevalenza da acqua, la verdura è ideale per essere mangiata cruda in notevoli quantità. Apporta energia, pulisce, idrata. Discorso diverso per la frutta.

Dedichiamo nuovamente un po’ di tempo alla meditazione seguita dalle visualizzazioni.

E’ ora utile e divertente scrivere, olograficamente, la lista delle cose che adesso vogliamo fare nella o della nostra vita. Il mettere nero su bianco consente di dare la giusta importanza ad un desiderio. Dandogli la giusta priorità. Lista che può essere infinita, ma vi accorgerete che in fondo le cose da variare/desiderare non sono poi così tante. Perché abbiamo tutto. Ma a volte non lo sappiamo.

E allora segue la lista di cose per cui essere grati. E questa potrebbe essere infinita.

Si avvicina il pasto serale che sarà a base di Quinoa o Amaranto, condito a piacere con vegetali a scelta.

A questo punto siamo riposati, in parte detossinati, soddisfatti per l’auto trattamento e desiderosi, forse, di condividere i piccoli escamotages attuati e lo stato d’animo raggiunto.

Sorseggiando l’ultimo limone spremuto in acqua tiepida ci promettiamo di ripetere l’esperienza ogni volta che ne sentiremo l’esigenza, variando magari la sequenza ma restando in un ordine di relax, auto accudimento, alimentazione detox e pensieri buoni, ottimi per vibrare alti.

Piccolo suggerimento: sciacquare i denti dopo avere bevuto acqua e limone in quanto quest’ultimo contiene acido citrico e potrebbe risultare corrosivo per lo smalto.

 

 

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Silvia Trevaini

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