Perché il caffè fa male?

Il caffè è diventato un punto fisso nella vita di molti di noi per una ragione: è un eccellente modo di assumere caffeina. La caffeina fornisce energia? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima definire cosa l’energia è, e cosa non è. Sappiamo che il cibo fornisce energia. Il cibo fornisce calorie sotto forma di carboidrati, proteine e grassi che, una volta metabolizzati, riforniscono il corpo di glucosio, vitamine e minerali che nutrono il cervello e i muscoli. Che cosa fornisce al corpo la caffeina? La caffeina non contiene alcun nutriente, perciò non nutre il nostro cervello né i nostri muscoli. In realtà, non ci dà affatto energia. Ci dà solamente stress. La caffeina è una droga che stimola le nostre ghiandole surrenali a produrre la classica reazione “combatti o fuggi”.

Le surrenali immettono così epinefrina, norepinefrina e cortisolo nel flusso sanguigno, per bloccare qualsiasi altra funzione secondaria del corpo che richieda energia, come la digestione o la protezione immunitaria, in modo che tutta l’energia del corpo possa essere utilizzata per la sopravvivenza. Questo meccanismo era ottimale quando si trattava di affrontare le tigri dai denti a sciabola e altri pericoli mortali, ma cosa succede al nostro corpo se viene mantenuto costantemente in questo stato di emergenza? Immagina che le tue ghiandole surrenali siano come un conto in banca. Per sapere quanto a lungo puoi continuare a prelevare dalle tue riserve di buona salute e longevità dipende dalla tua eredità genetica e da altri fattori di vita salutari. Ma puoi stare sicuro di una cosa: la caffeina esaurisce l’energia, non la fornisce. Considera che la maggior parte degli adulti che lavorano consuma 300 mg o più di caffeina prima di pranzo, spesso a stomaco vuoto. Le ricerche hanno dimostrato come questo produca ansietà, irritabilità e, in alcuni individui, panico, esattamente l’opposto di ciò di cui abbiamo bisogno per affrontare gli inevitabili imprevisti e problemi della vita. Se tu e/o il tuo compagno vi ritrovate alla fine della giornata esausti, depressi e preoccupati, ricorda una cosa: la caffeina è la più grande fonte di stress nella nostra società.

Il decaffeinato è una buona alternativa?

Perché non passare semplicemente al decaffeinato? Il caffè decaffeinato contiene ancora circa 7 mg di caffeina per tazza, abbastanza per dare una bella scossa a delle ghiandole surrenali in buona salute. Il decaffeinato contiene ancora tutti gli acidi e gli oli che potrebbero crearti problemi con la digestione e il fegato. In realtà, dato che il decaffeinato viene prodotto a partire da chicchi di varietà “robusta”, molto aromatica ma fortemente acida, tende ad essere anche più caustico del caffè normale, che viene prodotto in gran parte dai chicchi di “arabica”. Le ricerche scientifiche mostrano come il caffè decaffeinato provochi un aumento dei livelli di colesterolo ematico più velocemente del caffè regolare. Anche l’acidità è un tema importante. Una dieta che includa regolarmente cibi fortemente acidificanti come il caffè, può compromettere l’equilibrio del corpo. Per neutralizzare gli acidi, il nostro corpo consuma calcio. Il caffè perciò crea un doppio danno, usando il calcio disponibile e allo stesso tempo causando l’aumento dell’eliminazione del calcio con le urine. Il risultato è che i bevitori di caffè esauriscono velocemente le loro riserve di calcio e sono maggiormente a rischio di osteoporosi. Questo può essere un problema grave per le donne in menopausa, ma è un fattore significativo anche per la salute degli uomini. Se questo non bastasse, gran parte del caffè decaffeinato viene ancora lavorato con solventi tossici come il methylene chloride che, impossibile da rimuovere del tutto, lascia residui significativi nel prodotto finale. Anche il processo di decaffeinazione ad acqua, esponendo i chicchi a una temperatura molto alta che con la caffeina rimuove gran parte del sapore, lasciando gli oli e gli acidi, richiede un solvente chimico per accelerare il processo. I mal di testa (accompagnati da stanchezza) da astinenza dal caffè possono essere davvero invalidanti. E’ interessante capire come mai venga il mal di testa, quando cominci a saltare la tua tazza di caffè mattutino. La caffeina agisce da potente vasocostrittore nel cervello. Ovvero, costringe i vasi sanguigni nel cervello, diminuendo la circolazione! Quando si smette di bere caffè, l’aumento improvviso della circolazione nel cervello causa il mal di testa. Questo contribuisce a mantenere milioni di persone assuefatte al caffè, ma c’è una buona notizia: c’è anche un modo graduale e indolore per smettere.

Ecco quale:

comincia mescolando ¾ di polvere di caffè normale con ¼ di polvere di caffè d’erbe o d’orzo. Gradualmente, nell’arco di due-tre settimane, riduci sempre più la percentuale di caffè regolare fino ad arrivare a zero. Questo dovrebbe evitarti i mal di testa, dando modo al tuo corpo di adattarsi gradualmente a questo piccolo ma importante cambiamento nel tuo stile di vita.

trevaini50Silvia Trevaini

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