La rigenerazione della cartilagine

Le articolazioni (come spalla, anca e ginocchio) sono le parti anatomiche che permettono il movimento delle estremità del corpo umano. Sono rivestite dalla cartilagine, una struttura complessa, che ha il compito di “ammortizzare e rendere fluido il movimento articolare”.

Può andare incontro ad usura a causa dell’artrosi o in presenza di altre patologie provocando dolore articolare e deficit di movimento. Avendo una struttura non vascolarizzata, la cartilagine ha una limitata capacità di rigenerazione.

Oggi è possibile intervenire chirurgicamente per stimolare la rigenerazione cartilaginea, ottenendo una naturale ricrescita biologica del tessuto e innescando un processo di autoguarigione.

Queste nuove metodologie di chirurgia ortopedica rigenerativa sfruttano le cosiddette cellule mesenchimali (cellule staminali adulte di origine adiposa) che vengono prelevate dallo stesso paziente e, dopo una particolare procedura di trattamento, iniettate nell’articolazione danneggiata.

Ne parliamo con il Dott. Francesco Iacono, specialista ortopedico del Centro Medico Visconti di Modrone, esperto di Ricostruzione Protesica e Biologica Articolare.

Le cellule staminali sono state scoperte nel 1906 dallo studioso russo Alexander Maximov, ma a oggi non le conosciamo in maniera completa: ecco perché sono ancora oggetto di studio. Si pensa abbiano un potere immunomodulatore e dunque agiscano a livello del sistema immunitario, è come se si comportassero da antibiotici naturali, stimolando la risposta immunitaria. “Sono cellule primitive non specializzate, capaci di auto-rigenerarsi e di differenziarsi in diversi tipi di cellule con funzioni specifiche. Le cellule presenti nel sangue si chiamano emopoietiche, mentre quelle che si usano in ambito ortopedico sono le cellule mesenchimali.

Le cellule mesenchimali che utilizziamo in ortopedia si trovano quasi ovunque nel nostro organismo, anche se sono in numero decisamente minore rispetto alle emopoietiche. Sono responsabili della rigenerazione dei tessuti connettivi, delle ossa, della cartilagine e dei muscoli.

Occorre fare una precisazione importante: è possibile isolare in laboratorio le “vere” cellule staminali, mediante un processo di espansione cellulare, un processo molto complesso e sensibile. Queste cellule, però, non possono essere utilizzate in Italia a uso clinico. Quello che è consentito è l’uso concentrati di tessuto, ricchi di cellule staminali e di altri componenti, compresi i fattori di crescita.

 L’uso dei concentrati di tessuto in ortopedia

Attualmente vengono utilizzati due tipi di tessuto: midollo osseo e tessuto adiposo. Si esegue il prelievo del tessuto che viene concentrato direttamente in sala operatoria e poi impiantato o iniettato nell’articolazione affetta da artrosi. 

 

trevaini50Silvia Trevaini

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