Addio al grasso superfluo con la crioliposi

Pratica recente e non invasiva, è usata per ridurre gli strati sottocutanei di grasso nel body contouring, come alternativa alla liposuzione. 
Le procedure di body contouring sono sempre più frequenti a livello globale nella pratica quotidiana delle estetica medica e in tale ambito riveste un ruolo fondamentale la rimozione delle adiposità localizzate. Non deve pertanto stupire che negli ultimi anni vi sia stata una rapida e significativa evoluzione tecnologica e tecnica delle metodiche utilizzate allo scopo, che hanno affiancato la storica liposuzione sino, talora, a sostituirla. Limitandoci alle procedure non invasive è il caso per esempio dell’ utilizzo di sistemi laser, radiofrequenza e ultrasuoni oppure della criolipolisi. Sono tutte tecniche che sfruttano le peculiari proprietà fisiche del grasso che lo differenziano dai tessuti circostanti, inducendo una rimozione selettiva.
Operando una distruzione termica o per cavitazione degli adipociti oppure provocando la formazione di pori temporanei nelle membrane degli adipociti, tali procedure determinano la riduzione del numero degli adipociti e, in ultima analisi, dello strato del grasso corporeo. Non sono pochi i vantaggi rispetto alle procedure più invasive: facilità d’uso, minimi e transitori effetti collaterali (quelli maggiormente riscontrati sono arrossamenti, edema e sensazione di insensibilità che si risolvono entro poche settimane dal trattamento) e soprattutto ridotto o nullo e recupero post operatorio.  Ho già parlato della crioliposi , ma oggi voglio approfondire l’argomento a livello tecnico insieme alla dottoressa Gabriela Stelian, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Continua a leggere