La salute comincia dalla bocca

Non è solo una questione di estetica. Un cavo orale in salute può prevenire una lunga lista di malattie sistemiche, collegate alla bocca da sottili meccanismi. Con la bocca si parla, si beve, si mangia, si deglutisce e talvolta si respira. Questo organo in continuo movimento ricopre un ruolo centrale in molte azioni quotidiane e la sua salute, spesso sottovalutata, è più connessa di quanto immaginiamo con il resto del corpo: i batteri che vi sono contenuti possono entrare nel circolo sanguigno e raggiungere il cuore favorendo infarti e ictus, cosi come un mal posizionamento dentale può scatenare difetti di postura, dolori articolari, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, allergie e addirittura depressione. Insomma, se il cavo orale presenta processi patologici oppure anomale anatomiche, le conseguenze possono interessare organi diversi anche lontani tra loro. Anche in ortodonzia, infatti, si sta diffondendo una visione olistica del paziente, visto nella sua interezza: come un mal di stomaco può essere causato da una tensione sul lavoro, così carie o denti storti possono raccontare un disagio emotivo, una difficoltà relazionale, un piccolo o grande trauma. L’organismo può lanciare un segnale di disequilibrio, un allarme che indica un’insoddisfazione professionale, una richiesta di maggiore attenzione, una sofferenza d’amore o uno stress prolungato.

Non a caso, secondo le discipline orientali, dalla bocca nel suo insieme (ma soprattutto dal sua occlusione) è possibile “leggere” la nostra situazione psico-affettiva, in quanto:

  • l’arcata superiore rappresenta lo spirito, esprime l’inconscio e il passato inteso come bagaglio di esperienze personali, ma anche ereditate dai genitori e dagli avi. Il cosiddetto “morso profondo” ad esempio(quando gli incisivi superiori coprono troppo quelli inferiori) è tipico delle persone introverse, poco socievoli, a volte tristi e poco intraprendenti, dedite soprattutto ad attività intellettuali, artistiche, spirituali;
  • l’arcata inferiore invece rappresenta il corpo, il fare, l’agire, il futuro. In questo caso, il “morso inverso” (quando i denti dell’arcata superiore assumono una posizione più arretrata rispetto a quelli inferiori, attiva, che talvolta può sfociare però in ribellione, confusione, inconcludenza.

La parte destra della bocca poi rappresenta l’emisfero cerebrale sinistro, sede del pensiero logico e analitico, il maschile, la materialità, la concretezza, il cosiddetto “Yang” della medicina cinese; mentre la parte sinistra corrisponde all’emisfero cerebrale destro, il femminile, la propensione per l’arte, la spiritualità, il lato “ Ying” della medicina cinese. Sembra ad esempio che nei periodi in cui dominano progetti e questioni pratiche si tenda a masticare soprattutto a destra, al contrario di chi sogna sempre ad occhi aperti, che potrebbe masticare solo a sinistra.

Ovviamente la condizione ideale è quella in cui sussiste un buon equilibrio fra tutte le parti, che indica una piena espressione dei propri talenti e un buon spirito di adattamento verso i cambiamenti, l’ambiente, le persone e il lavoro. Il principale strumento terapeutico sfruttato per ottenerlo è uno speciale apparecchio chiamato “attivatore plurifunzionale” che, a differenza di quelli tradizionali, somiglia al paradenti usato dai pugili; può essere mordicchiato e non applica forze per spostare e collocare i denti nella posizione che l’odontoiatra ritiene più opportuna, ma rispetta le esigenze del singolo individuo, tenendo contro che ogni modifica si ripercuote anche a distanza.

La cosiddetta dentosofia ( di cui ho già parlato in un precedente articolo) infatti ritiene che carie, fratture, denti storti, sovrapposti o affollati abbiano uno specifico motivo, che va curato per restituire benessere all’individuo. Per questo viene fatta  un’anamnesi approfondita del paziente, spesso coinvolgendo la famiglia nel caso dei bambini, in modo da comprendere abitudini, routine, storia personale e dettagli che riguardano i diversi piani costitutivi dell’essere umano: fisico, funzionale, psichico, affettivo, emozionale. Non si affronta un lavoro di analisi psicologica, che spetta ad altri professionisti, ma si tiene conto di tutto per mettere la bocca in condizione di riprendere la sua situazione di equilibrio, spesso collaborando con diversi specialisti, come osteopati, logopedisti, podologi e oculisti. Parallelamente, si cerca di correggere gli errori pratici compiuti sin da bambini, perché a partire dalla nascita il cavo orale viene modellato dalle normali funzioni vitali, come deglutizione, respirazione e masticazione.

Ma al di là degli aspetti anatomici e psicologici, alcune malattie della bocca possono rappresentare un importante fattore di rischio per l’insorgenza di patologie sistemiche. Diverse ricerche, al momento oggetto di studio, hanno mostrato una stretta correlazione tra problematiche orali e infarto miocardio, sindromi metaboliche, malattie polmonari, disturbi ematologici, infertilità maschile e femminile, nascite pretermine, osteoporosi, tumori, artrite reumatoide, fino alla sindrome di Alzheimer. La correlazione non è ancora del tutto chiara, ma si pensa che l’eventuale processo infiammatorio in atto  nella bocca possa rappresentare un elemento chiave nella genesi di altri problemi. Nella medicina cinese i denti vengono utilizzati in senso diagnostico alla pari dell’iride, perché rappresentano una sorta di mappa del corpo umano, ciascuno corrispondente a uno specifico organo o sistema: la presenza di carie, le difficoltà nell’eruzione, le infezioni apicali o paradontali possono rappresentare un segnale di sofferenza del distretto corrispondente.  Motivo in più per fare il  “ tagliando” annuale.

trevaini50Silvia Trevaini

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