Cani e gatti con la tosse

La tosse consiste nell’espulsione violenta di aria dal polmone attraverso la bocca; si instaura generalmente come meccanismo riflesso stimolato dall’irritazione meccanica o chimica di faringe, laringe tracheo- bronchi. Oltre all’emissione di aria, la tosse si palesa anche attraverso un bisogno persistente di schiarire la gola oppure come pseudo conato rumoroso, accompagnato o meno da espettorato di muco e bava. I conati spesso vengono fraintesi come la necessità di rigettare qualcosa, ma in realtà possono rientrare nella sintomatologia della tosse stessa.

Non deve mai essere presa alla leggera, perché alcune delle malattie che possono provocarla sono particolarmente serie. Se, però, il cane tossisce solo in occasione della passeggiata al guinzaglio, durante la quale letteralmente traina il proprietario, sarà la pressione su collo e trachea a scatenare la tosse; oppure durante una abbondante bevuta vorace di acqua qualche goccia potrebbe andare “di traverso” allora parte la tosse. In questi casi è chiaro che sarà sufficiente utilizzare una pettorina o razionare l’acqua a disposizione per evitare il problema. Diversamente se il sintomo persiste, si manifesta con eccessiva frequenza, interferendo sulle normali abitudini del nostro animale, o associato ad altri segni, come scolo di muco dal naso o abbattimento o calo dell’appetito, in questi casi non deve essere sottovalutata la situazione e bisogna  rivolgersi al veterinario. La tosse nel cane e nel gatto è un sintomo e non una malattia, cioè una manifestazione di una condizione patologica più complessa, quindi solo la punta dell’iceberg. Le cause sono diverse: irritazione delle vie respiratorie, infiammazione, infezione, tonsillite, bronchite, polmonite, cardiopatie, neoplasie, parassite interni, allergie oppure inalazione di corpi estranei. Un preciso segnalamento dell’animale indirizza il veterinario verso determinate patologie: i cuccioli hanno maggiori probabilità di essere colpiti da malattie respiratorie infettive (specialmente se non vaccinati) e parassitarie; le razze toy e nane sono maggiormente predisposte al collasso tracheale; nei soggetti anziani invece spesso la tosse è di natura cardiaca. La forma respiratoria più frequente nei cani è la tosse dei canili, una malattia multifattoriale. A causarla sono batteri e virus, ma giocano un ruolo fondamentale anche i fattori ambientali predisponenti ( la densità della popolazione canina, gli stress e le eccessive escursioni termiche) che facilitano la trasmissione dei germi e la colonizzazione delle vie respiratorie. È una malattia molto contagiosa, è sufficiente il contatto naso-naso. Il sintomo principale è una tosse marcata, accentuata dallo sforzo fisico o dalla semplice pressione della trachea. Le condizioni generali dei soggetti malati sono buone, ma possono verificarsi complicanze polmonari o sistemiche. La prevenzione consiste in una corretta  gestione igienico- sanitaria e nella vaccinazione dei soggetti recettivi. I vaccini disponibili si somministrano per via sottocutanea o per via intra-nasale a partire dalla terza settimana d’età o almeno 3 settimane prima di un evento a rischio ( trasferimenti, partecipazione a un’esposizione, viaggi); la protezione immunitaria dura 1 anno ed è in grado di ridurre la sintomatologia clinica e la diffusione ambientale del virus. I cagnolini di piccola taglia in età adulta/anziana, invece, spesso soffrono di collasso tracheale. È una riduzione del lume della trachea dovuta a una progressiva perdita di rigidità degli anelli cartilaginei, che nelle varie fasi della respirazione tendono a collassare su se stessi. L’aria che passa all’interno di questi anelli deformati viene compressa e il risultato è una caratteristica tosse a verso d’anatra, che è accentuata dall’attività fisica, da stati di eccitazione ( quando il proprietario rientra a casa dal lavoro), dall’assunzione di cibo e acqua, un ambiente caldo e umido o una semplice compressione meccanica della trachea. La diagnosi si ottiene dai segni  clinici e con la radiografia del torace. La terapia è solo sintomatica, nei casi più gravi chirurgica.

La tosse cardiaca
Alcune volte, più nel cane e meno nel gatto, la tosse potrebbe essere la manifestazione di una patologia del cuore, si parla di “ tosse cardiaca”. Spesso è accompagnata da difficoltà a respirare, svogliatezza, fatica nel compiere normali esercizi fisici, come salire e scendere le scale o fare una breve passeggiata . Peggiora con l’attività fisica e quando il cane è disteso. A volte possono comparire anche svenimenti, gonfiore addominale e colorazione bluastra delle mucose delle labbra e della lingua. La tosse in questo caso si verifica perché l’insufficienza cardiaca porta a un accumulo di fluidi nel polmone con conseguenti effetti sull’ossigenazione del sangue e compressione sui bronchi principali. È una condizione grave che richiede un rapido intervento del veterinario. Il cane sarà sottoposto a una visita specialistica cardiologica e, con  l’ausilio dell’ecografia e della radiologia,sarà possibile effettuare una diagnosi precisa e quindi impostare la corretta terapia.

La tosse nel gatto
La tosse nei gatti è molto meno frequente . Quando è accompagnata da starnuti, occhi rossi e lacrimazione oculare è possibile che l’origine, sia una malattia respiratoria virale simile a un raffreddore, la rinotracheite infettiva. Poiché il virus responsabile non abbandona mai l’organismo ma rimane nascosto in forma latente, si manifesta quando le difese immunitarie si abbassano. In questi casi un adeguato stile di vita e l’utilizzo di integratori che migliorano la risposta immunitaria può aiutare a ridurre la frequenza.

L’asma felina
Tipica dei gatti è l’asma felina, malattia allergica caratterizzata da reazione di ipersensibilità, che si manifesta con tosse secca e aspra. Improvvisamente il nostro micio inizia a tossire, ha difficoltà a respirare, tira il collo in avanti ed esegue dei movimenti del torace lenti e profondi; le crisi durano qualche minuto. La terapia per l’asma si basa su due approcci: uno farmacologico, finalizzato a ridurre l’infiammazione e prevenire eventuali infezioni batteriche, nonché a favorire la bronco dilatazione , l’altro volto a modificare stile di vita: riducendo la sua esposizione agli agenti irritanti delle vie aeree, evitando eventi stressanti e, nei gatti obesi, avviando un programma di dimagrimento.

trevaini50Silvia Trevaini

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