Il principio di Pareto per uno stile di vita più sano

Il principio di Pareto, reso nella forma che noi conosciamo da Joseph M. Juran, fu ispirato dallo studio della distribuzione del reddito mondiale alla fine del 1800. Pareto notò che la maggior parte del reddito mondiale era in mano alla minor parte della popolazione. Continuando questi studi e analizzando i dati a sua disposizione, Pareto fu in grado di dare una percentuale di massima a questa proporzione, affermando che l’80% della ricchezza è tenuta dal 20% delle persone. Questa legge, detta appunto anche 80/20, è applicabile a tantissimi campi oltre che all’economia e può essere verbalizzata in “la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause“.

Ma ecco che arriva il colpo di scena! Quando si tratta della tua salute, devi invertire la regola dell’80/20 e concentrarti sull’80 per cento. Quando la maggioranza delle tue scelte saranno salutari, allora sarai in grado di vivere uno stile di vita salutare. Vedete? Non è niente di trascendentale, ma può andare a incidere sul modo in cui si ragiona. Quella dell’80/20 è una regola universale, e si applica a tutto. Quando arriverete a trascorrere la maggior parte del vostro tempo prendendo le decisioni giuste, avrete modo d’apprezzarne i risultati. Non c’entra il contesto in cui vi trovate, c’entrano le scelte che fate.

Uno stile di vita salutare si raggiunge attraverso la somma di ciascuna delle vostre scelte. Perdere peso, rimettersi in salute, o mettersi in forma son tutte cose che non si prestano a soluzioni rapide o a trucchetti; è l’esito finale delle vostre abitudini e delle vostre decisioni quotidiane. La regola è improntata alla moderazione. Sì, godetevi pure quel dessert. Ma no, non ogni sera. Sì, sarebbe il caso che faceste regolarmente esercizio fisico. No, non c’è da crocifiggersi se si salta un giorno. Ci sono diete che applicano il principio 80/20 per il contenuto dei loro regimi alimentari. Una particolare dieta fatta di frullati di frutta e verdura consiglia di comporre questi frullati per l’80% di verdura e il 20% di frutta, dando anche delle alternative matematiche alla divisione degli alimenti nei vari frullati giornalieri (ad esempio: frullati 1 e 2, 50% frutta e 50% verdura, mentre i frullati 3 e 4 totalmente di verdura). Le diete vanno e vengono, e in realtà di questi tempi la gente non fa la “dieta”, fa “cleanse”, che per molti versi è la stessa cosa. La regola 80/20 è un termometro del proprio stile di vita. Non è un trucchetto o un espediente. Non è che lo fai o non lo fai. Semplicemente si diventa più sani. Ogni giorno provate a far sì che un numero sempre maggiore delle vostre scelte vada in direzione della vostra salute. Vediamo cosa ne pensa il nostro esperto di alimentazione fruttariana Giorgio Bogoni e se applica qualcosa di simile nel suo Percorso di vita.

Per guadagnare uno stato di vero Benessere occorre tanto la salute del corpo, quanto l’appagamento della psiche e trovare l’equilibro tra queste due cose è il segreto del successo.

Infatti, gli atteggiamenti riconducibili a quello che potremmo chiamare uno “Stile di Vita sano” ci sottopongono, almeno inizialmente, a un forte stress psicologico perché richiedono forza di volontà.

Ma sembra quasi che Madre Natura ci abbia progettati con la stessa tolleranza e benevolenza che ogni mamma riserva ai figli, perché il nostro organismo è perfettamente in grado di sopportare un po’ di maltrattamenti, fintanto che gli abusi alimentari e la vita sedentaria sono contenuti entro certi limiti.

Per questo motivo parlavo di “ricerca dell’equilibrio”: possiamo gratificare il nostro desiderio di un eccesso a tavola in occasione di una ricorrenza, appunto nei limiti di quella che dev’essere considerata un’eccezione. Il corpo umano è perfettamente in grado di smaltire le tossine di un singolo pranzo, per quanto sontuoso possa essere, mentre è cosa ben diversa chiedergli di gestire quel continuo e costante surplus di scarti metabolici che progressivamente vanno a intasare gli organi e i tessuti dell’uomo moderno, fino a condurlo alla morte.

Personalmente sono un grande sostenitore della regola dell’80/20 che, adattata alla mia personalità un po’ rigida, applico con le percentuali del 90/10: sono al 90% fruttariano, mangio qualcosa al di fuori della cena non più di tre volta al mese e faccio attività fisica circa 9 giorni su 10.

Questo mi permette di non percepire una sorta di restrizione nel mio agire, che si tradurrebbe inevitabilmente in un sentirmi limitato, in un vivere “rinunciando a qualcosa che desidero”.

E, perché questo sia possibile, è fondamentale non mettersi a fare i “conti della serva”. In effetti, scopro solo ora, scrivendo questo articolo, di essermi allineato a un regime 90/10: il mio obiettivo è sempre stato solo quello di “tenere un comportamento prevalentemente salutista” e, dopo qualche anno, mi sono ritrovato a vivere così.

La verità è che il Benessere si conquista con la stessa gradualità con la quale lo abbiamo perso, rivolgendo la nostra attenzione a questo Mondo di luccicanti perline colorate. Dobbiamo preoccuparci solo di camminare nella giusta direzione, senza condannarci quando a volte ci capita di fermarci per scattare un selfie.

La conferma di essere sulla strada giusta sarà accorgerci di star meglio la volta che abbiamo mangiato crudista, rispetto a quando ci siamo abbuffati a un giropizza: la percezione di ciò che riteniamo desiderabile cambierà con gradualità e ci ritroveremo naturalmente un passo avanti nel nostro cammino verso il Benessere.

Un po’ di attenzione alle proprie sensazioni corporee è davvero tutto quanto occorre per convincersi a intraprendere uno Stile di Vita più sano.

 

trevaini50Silvia Trevaini

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