Responsabilità sociale: l’esempio del coronavirus

L’esempio del coronavirus è adatto a ricordare che la sanità, in quanto “sistema sanitario” e in quanto espressione di uno stato e di un comunità, è una questione sociale oltre che individuale. Ne parliamo con il Dottor Matteo Pacini, specialista psichiatra esperto in dipendenze del Centro Medico Visconti di Modrone.

I dati usciti di recente confermano quanto si vociferava già da diverso tempo, e cioè che la stragrande maggioranza dei casi riguardano soggetti con altre malattie, i quali quindi non sono da considerarsi vittime dirette del coronavirus, ma morti per concorso di cause, tra cui l’ultima, e magari la meno importante in sé, è stato il coronavirus. Qualcuno, ed è istintivo, alla lettura di tali dati tenderà ad essere contento se non rientra nelle malattie “a rischio”, come dire “non tocca a me”. Automaticamente, si immagina che a questo punto le restrizioni possano cadere ed essere limitate ai soggetti a rischio, oppure che questi ultimi, ciascuno per sé, pensino a prendere misure particolari per proteggere se stessi. Così non è, per diversi aspetti. Continua a leggere