Intestino pigro? Ecco le erbe e l’integratore che lo risvegliano

È un problema molto diffuso che colpisce più spesso il sesso femminile. Tale disturbo – che consiste nella difficoltà a evacuare e mantenere una corretta funzionalità intestinale – è dovuto soprattutto allo scarso apporto di fibre alimentari, tipico della dieta occidentale. La stitichezza però può essere provocata anche da ansia o depressione, sindrome del colon irritabile o altri problemi gastrointestinali, oltre che da mancanza di esercizio fisico. Seguici e scopri con noi i rimedi dolci per vincerla! Continua a leggere

I rimedi naturali per mal di gola e tosse

Disturbi d’inverno: curiamoli con i rimedi naturali

Per affrontare in salute questo periodo dell’anno abbiamo scelto tre rimedi naturali che combattono alcuni tra i più tipici disturbi delle vie aeree superiori, come cali di voce, tosse e mal di gola. La nostra carrellata si apre con un vegetale che rappresenta l’ideale rimedio per l’afonia e la raucedine: l’erisimo. Questa pianta erbacea (si utilizza la parte fiorita), già conosciuta nell’antichità, risulta particolarmente efficace nel trattare le raucedini e le afonie soprattutto in quelle persone che utilizzano la voce frequentemente, come per esempio cantanti, attori, insegnanti, e infatti il suo nome popolare “erba dei cantanti” ne attesta pienamente l’utilizzo.

L’erisimo: l’erba dei cantanti restituisce la voce

L’erisimo contribuisce ad alleviare i sintomi dolorosi legati alla secchezza della laringe e della faringe e ha un effetto antinfiammatorio in casi di laringi legate a un uso eccessivo della voce. Queste proprietà sembrano dovute alla presenza di eterosidi cardiotonici e di alcuni oli essenziali specifici, che venendo a contatto con la mucosa richiamano il sangue e ne aumentano la secrezione, con un’azione protettiva sulle corde vocali. L’erismo ha anche un’azione emolliente, antispastica e mucolitica in caso di laringiti associate a tracheobronchiti, ma è anche un espettorante in caso di tosse grassa (specie nei fumatori).

  • In infuso o tintura. Porre 50 g di infiorescenze di erisimo in un litro di acqua bollente (infusione per venti minuti). Dolcificare col miele. Bere 5-6 tazze calde al giorno.
  • La tintura madre invece viene assunta in gocce (30 gocce tre volte al dì) in un bicchiere d’acqua.

La primula: combatte la raucedine

Un’altra pianta che concentra la sua azione sulle vie respiratorie alte è la primula. Le sue radici infatti contengono principi attivi specifici, come acido primulico, glicosodi, flavonoidi e oli essenziali. La primula agisce sulla raucedine ma anche contro i semplici catarri bronchiali e per calmare gli attacchi di tosse. Antinfiammatoria e antireumatica, la primula è particolarmente indicata anche nella fase iniziale dell’influenza, poiché oltre a liberare le vie respiratorie esercita un’azione drenante e depurativa sull’intero organismo.

  • Come infuso: porre uno o due cucchiaini di radice di primula sminuzzata e di fiori in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione 10 minuti. Berne 2/3 tazze al giorno. È utile anche il decotto: porre mezzo grammo di radice in 150 ml di acqua, portare a ebollizione e dopo cinque minuti filtrare.
  • Come tintura madre, si somministrano sempre 30 gocce 3 volte al giorno fino a miglioramento dei sintomi.

Il timo: un elisir per tosse e bronchite

Tra i rimedi specifici per le affezioni del cavo orofaringeo c’è il timo. Se ne utilizzano le sommità fiorite che contengono il suo principio attivo più importante, un olio essenziale noto come timolo. Il timo è antisettico, espettorante e mucolitico; agisce anche come antitosse e come antispasmodico bronchiale. Ottimo alleato in caso di bronchiti accompagnate da tosse anche di origine asmatica, pertosse, catarro bronchiale; è anche un buon drenante in caso di raffreddore.

  • In tisana, olio o capsule: col timo si prepara una tisana con uno o due cucchiaini di fiori e foglie tenuti in infusione 10-15 minuti, berne 4 o 5 tazze al giorno. Il timo è disponibile come estratto secco (50 mg per capsule da una a tre volte al dì) o come olio essenziale (2 gocce su una zolletta di zucchero da sciogliere in bocca).

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Depura il sangue: così scacci la cellulite!

All’inizio dell’anno, arrivano i buoni propositi salutistici: ci auguriamo di fare più attenzione all’alimentazione e, magari, ci ripromettiamo un controllo dei livelli del colesterolo nel sangue. Si tratta di ottimi propositi: infatti è ormai provato che esiste una relazione tra livelli eccessivi di colesterolo nel sangue e aumento dei processi di stress ossidativi e di degenerazione a livello vascolare. Quando le pareti dei vasi si mantengono integre e il sangue può nutrire e ossigenare tutti i distretti corporei, teniamo lontani i processi di invecchiamento precoce. Anche nell’insorgenza della cellulite gioca un ruolo fondamentale lo stato alterato delle pareti dei piccoli vasi che, se danneggiate, infiammate o indurite dal colesterolo, non riescono a trattenere in modo ottimale i liquidi; così questi trasudano all’esterno generando una condizione di edema e di sofferenza cellulare, che innesca modificazioni in senso cellulitico del tessuto adiposo sottocutaneo. Continua a leggere

I rimedi naturali contro la cellulite

Durante l’autunno la natura si prepara alla stagione fredda. Si accorciano le giornate, si riduce drasticamente la luce del sole (e la sua energia) e tutto il nostro corpo ne risente, con una duplice conseguenza: da una parte si ha l’impressione che il tono energetico cali, dall’altra si ricerca nel cibo (in genere quello più calorico) una forma di compensazione. Se cominciamo ad avvertire un senso di malessere fisico generale con ansia, tristezza, irrequietezza, gonfiori addominali,  digestione difficile, il tutto accompagnato da un impulso a mangiare di più, non spaventiamoci: sono questi i segnali che il nostro organismo ci invia avvertendoci delle modificazioni stagionali che sta per mettere in atto.

È proprio questo il momento propizio per aiutarlo con alcuni semplici accorgimenti. Entrano in campo i rimedi naturali che sostengono l’organismo nell’eliminazione di tossine, riducono la ritenzione idrica migliorando gli inestetismi della cellulite e favoriscono l’assorbimento dei grassi nell’intestino velocizzando il metabolismo.

Per depurare. Ci vengono in aiuto le erbe come la  bardana e il tarassico, che agiscono sia sul fegato e cistifellea stimolando la produzione di bile, sia sui reni promuovendo la diuresi. Si utilizzano in caso di insufficienze epatiche, nei programmi detossicanti e come blandi lassativi e, grazie all’attività diuretica, rappresentano un buon depurativo nella ritenzione idrica e nel controllo della cellulite.

Come fare. Vengono utilizzate in tisane, estratto secco (2 capsule due volte al giorno durante i pasti), estratto idroalcolico (40 gocce  3 volte al dì, prima o lontano dai pasti): tutti i prodotti si trovano in erboristeria.

Per eliminare ritenzione e cellulite. Possiamo utilizzare la centella, dall’azione vasoprotettrice e drenante, utile nel contrastare l’insufficienza venosa periferica e la cellulite (30 gocce di tintura madre, 3 volte al dì prima dei pasti), e il Ribes nigrum, tipica pianta diuretica e antinfiammatoria, adatta come drenante. Si utilizza come macerato glicerico (20-30 gocce al mattino e nel primo pomeriggio) e in tisana insieme a radici di foglie di cicoria ad azione diuretica, disintossicante e leggermente lassativa

L’Ortosiphon, noto anche con il nome di tè di Giava, è considerato un eccellente depurativo naturale in grado di stimolare la funzionalità epatica renale, perché promuove l’eliminazione delle scorie accumulate in questi stessi organi. È particolarmente utile in caso di ritenzione idrica, cellulite e gonfiori localizzati.

Anche pilosella ed equiseto, dotati di una buona azione diuretica, trovano impiego nelle tisane coadiuvanti, in trattamenti dimagranti e nella cellulite.

 Per riattivare il metabolismo. Ecco venirci in aiuto la quercia marina (Fucus vesciculus), un’alga bruna appartenente al genere Laminaria. È ricca di proteine, minerali (calcio, fosforo, ferro, potassio, manganese, zinco) oligoelementi e in particolare di vitamina B12. Il Fucus possiede  un alto contenuto di iodio che stimola il metabolismo cellulare in generale e in particolare la funzionalità tiroidea inducendo lo smaltimento di calorie e grasso in eccesso e riducendo gli accumuli localizzati. La preparazione a base di Fucus (in vendita sotto forma di capsule o tintura madre) viene attualmente impiegata nel trattamento del sovrappeso, nei soggetti con ridotta attività tiroidea e con un metabolismo lento.

FONTE: Riza.it – La via del benessere

Aloe Vera, una pianta dalle mille virtù

Aloe vera: la storia

L’aloe è una pianta grassa originaria dell’Africa centrale, ma l’habitat in cui cresce è molto vario: comprende infatti sia il bacino del Mediterraneo, sia i Paesi orientali come l’India, le isole dell’Oceano indiano, gli Stati Uniti e il Messico fino ad arrivare in Venezuela e in Oceania.

Sotto questo nome sono elencate numerose specie (circa 250) tutte appartenenti al genere Liliaceae. L’aloe cresce spontanea sui terreni secchi e calcarei, ma si può coltivare anche nei nostri giardini, balconi e terrazzi: l’importante è ricreare un minimo di ambientazione e di terreno idoneo, che deve essere ricco di sabbia di fiume e di materiale grossolano (argilla, pomice, macinatura di roccia lavica), proprio per aumentare al massimo la permeabilità del terreno….

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In estate difendi la pelle con i rimedi naturali

Estate: pelle al sicuro con erbe e omeopatia
In vacanza la pelle può correre molti pericoli a causa delle “aggressioni” degli agenti esterni, siano essi raggi solari troppo intensi, umidità, punture d’insetto, sostanze urticanti. Per fortuna la natura ci viene in soccorso con una serie di rimedi che possiamo portare in viaggio o procurarci facilmente nel luogo di villeggiatura.

Per eritemi e arrossamenti.
Se vi siete esposti per lunghe ore al sole, soprattutto nei primi giorni di vacanza, è probabile che vi ritroviate con la pelle arrossata e calda. Un rimedio naturale efficace è l’impacco di lattuga. Si prepara facendo scaldare in acqua bollente 2-3 foglie di lattuga che vanno poi tritate e messe su due garze. L’impacco va applicato sulla pelle arrossata per almeno venti minuti, poi si risciacqua con acqua fresca.

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