Il sudore
Il sudore è prodotto dalle ghiandole sudoripare, sparse un po’ lungo tutta la superficie corporea, ed è costituito da acqua e soluti (principalmente sodio, potassio, magnesio, cloro tra gli elettroliti e in oltre da acido lattico e urea).
La concentrazione degli elettroliti nel sudore varia con la velocità di secrezione delle ghiandole sudoripare. All’aumentare della velocità di secrezione ghiandolare aumenta anche la concentrazione di sodio (Na) e cloro (Cl) nel sudore, mentre la concentrazione di magnesio (Mg) e potassio (K) tende a ridursi. Sodio e cloro sono quindi i due elettroliti che più si perdono in seguito ad un’abbondante sudorazione.
Reidratazione e le bevande idrosaline
La reidratazione prevede sostanzialmente che si rimpiazzino i liquidi perduti; poiché il liquido principalmente perduto è il sudore, occorre assumere liquidi che abbiano una composizione simile al sudore. I liquidi reidratanti sono attualmente arricchiti di glucosio e di alcuni oligoelementi. Ormai presenti come prodotti di mercato disponibili in vari gusti, colori, di varie marche ecc., le bevande idrosaline sono diventate piuttosto “di moda’ tra gli assidui e saltuari frequentatori di palestre, sportivi occasionali, ma non tutti sanno che queste bevande hanno delle caratteristiche specifiche e relative allo scopo per il quale sono state inventate e prodotte.
L’acqua e l’attività fisica
Durante l’attività fisica i praticanti devono mirare al reintegro dell’acqua e dei sali minerali persi mediante un apporto calibrato di diversi elementi. Questa reintegrazione diventa assolutamente necessaria quando la perdita idrica con la sudorazione arriva a 2,5/3 litri, soglia facilmente raggiungibile negli sport di durata. Se l’assunzione di acqua non aumenta di pari passo alla perdita di sudore il bilancio idrosalino si dice negativo. È sbagliato invece fare uso di bevande idrosaline durante un’attività che non comporta una perdita di sudore eccessiva (come la sala pesi o una lezione di aerobica a bassa intensità). In questo caso il reintegro razionale dell’acqua e dei sali è rappresentato da bevande meno concentrate rispetto al plasma (ipotoniche), che quindi più si avvicinano all’osmolarità del sudore. Quindi utilizzando una bevanda ipotonica non si altera il meccanismo fisiologico della sudorazione. È sempre consigliabile quindi, aumentare l’apporto di acqua quando si ha sudorazione intensa. In particolare l’assunzione di liquidi prima e durante il lavoro muscolare riduce e ritarda la comparsa della disidratazione e delle sue conseguenze. Indispensabile è, in ogni caso, la reintegrazione dell’acqua persa al termine dell’esercizio.
Viceversa, la reintegrazione dei sali è opportuna, in generale solo se le perdite di sudore sono molto importanti. In questo caso, infatti, la quantità di sali persi dall’organismo può ammontare a molti grammi, risultando pari o superiore all’introito giornaliero
Indicazioni di reintegro
• Il reintegro deve avvenire preferibilmente dopo lo sforzo fisico. In tutti quegli sport di endurance nei quali lo sforzo fisico supera i 60 minuti di durata, il reintegro può avvenire anche durante, possibilmente in somministrazioni frazionate.
• Il reintegro sarà favorito dall’assunzione di bevande fresche (10-15°) che sono in grado di contribuire al controllo dell’ipertermia e di accelerare lo svuotamento gastrico.
• Il miglior reintegro si ottiene assumendo bevande con una bassa concentrazione di sali e zuccheri disciolti (ipotoniche).
Integratori
Integratori ipertonici: sono bevande la cui concentrazione, costituita da carboidrati e sali minerali, determina una pressione osmotica, cioè un’attrazione dei liquidi, superiore a quella del plasma. Richiedono tempi molto lunghi di assimilazione a livello intestinale.
Integratori isotonici: sono bevande la cui concentrazione determina una pressione osmotica uguale a quella del plasma. Richiedono tempi medi di assimilazione a livello intestinale.
Integratori ipotonici: sono bevande la cui concentrazione determina una pressione osmotica inferiore a quella del plasma. Sono le bevande che richiedono in assoluto i tempi più brevi di assimilazione a livello intestinale.
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