Spesso per saporito si intende il cibo ricco di sale. Il sale è essenziale per la salute dell’organismo, è vitale per la comunicazione e lo scambio cellulare. È importante però non eccedere, per evitare ipertensione, ridotta efficienza renale e sovrappeso. Più si ricorre all’uso di cibi salati, più la necessità di sapori salati aumenta. La capacità di apprezzare i sapori nella loro essenzialità e naturale gradevolezza si riduce; i cibi delicati come gli ortaggi, ricchi di acqua, potassio e fibre, vengono classificati come sciapi e non sono graditi.
Questo ha una conseguenza dannosa: si incrementano la quantità di cibo ingerita, cosa che favorisce eccessi calorici e sovrappeso. Si determina insoddisfazione per il proprio aspetto e di conseguenza si ricorre a cibi consolatori, ipercalorici, in un circolo vizioso dal quale spesso non si riesce a uscire. Vediamo come allontanare il circolo vizioso del piacere quantitativo attivando il circolo virtuoso del piacere qualitativo, e scopriamo qualche alternativa di condimento, come le spezie.
La verdura
4 porzioni di ortaggi da 250-300 g , garantisce costantemente la disintossicazione (compresa quella dagli eccessi di sodio contenuto nel sale) grazie al fatto che le verdure contengono i tre spazzini naturali dell’organismo: potassio, acqua e fibra. E, in più il sapore deciso degli ortaggi ti educa a non eccedere con il sale.
Vantaggi
Abbassano la necessità di sapori marcati, e quindi si favorisce un apporto inferiore di sale.
Aumenta la capacità di apprezzare i sapori delicati a ridotto apporto calorico: ortaggi di stagione, pesci magri, pollame, ricotta e yogurt.
Introduci nell’organismo più enzimi e più fibre, che svuotano l’addome, combattono i gonfiori e conservano attivi i meccanismi metabolici che bruciano i grassi.
I condimenti da preferire
• Il limone: condisci verdure, carni, pesci con succo di limone. L’acido, essendo percepito da un’area laterale della lingua molto vicina a quella sensibile al salato, attenua la necessità di sale
• Il sale iodato: scegli il sale iodato per mantenere i giusti livelli di iodio nell’organismo
• Elimina la saliera a tavola
• Scegli acque con poco sodio
• Insaporisci senza sale, ma con basilico, timo, rosmarino, prezzemolo e, secondo il tipo di preparazione, con noce moscata, cannella, chiodi di garofano in polvere. Ottimo anche lo zenzero, piccante e decongestionante, che si grattugia fresco su insalate e pesce.
• Usa il peperoncino: ricco di vitamina C ed E, è un antiossidante e antiage
• Per preparare il brodo usa il miso, un concentrato a base di soia e cereali (come orzo, riso) e sale marino integrale
Le spezie
La curcuma: grandissima amica del fegato, particolarmente indicata nei casi d’infiammazioni croniche e anche epatiti. Con la sua azione coleretica e colagoga riesce a fluidificare la bile che quotidianamente è prodotta dal fegato, disinfiamma questo organo e facilita l’espulsione dei calcoli più piccoli. Se vi affidate agli integratori, imparate a leggere bene le etichette, che dovranno riportare in questo caso specifico una percentuale di curcumina al 95%.
La cannella: ha la proprietà di controllare il livello ematico della glicemia. In questa spezia sarebbe presente una particolare sostanza, la quale indurrebbe l’abbassamento della glicemia, perché si maschererebbe da insulina. Bastano circa 20 grammi al giorno, in polvere, al posto dello zucchero, ad esempio nel latte, nello yogurt, nelle torte fatte in casa o in una variopinta macedonia.
Si utilizza soprattutto per i dolci, in particolare è molto usata per la preparazione di biscotti natalizi sia nel Nord Europa che nelle zone mediterranee.
Ha anche effetti tonificanti ed energizzanti, quindi è utile quando ci si sente stanchi e debilitati. È d’aiuto anche quando si soffre di colite e gonfiore addominale perché stimola i succhi gastrici ed elimina i gas intestinali.
Lo zenzero o i chiodi di garofano: per nausea e mal di testa. Se il male è ad un dente, lasciateci sopra un chiodo di garofano e attenuerà il dolore. Lo zenzero invece non va usato se si prendono farmaci antinfiammatori o antiaggreganti piastrinici, e comunque è sempre bene consigliarsi con il proprio medico. Si può usare invece se si hanno dei dolori articolari, applicato sottoforma di impacco (due cucchiai di polvere in circa 30 cc di acqua).
La noce moscata. Ottima per problemi di infiammazioni gastrointestinali, contro la stanchezza e nei periodi di convalescenza.
La vaniglia: anche questa spezia è utilizzata per la preparazione di dolci. È sicuramente la più apprezzata ed utilizzata in tutto il mondo; aiuta a combattere la mancanza d’appetito soprattutto nei bambini e favorisce la digestione dei grassi.
Il ginepro: si usa per aromatizzare le carni e per rendere più digeribile la selvaggina. Ha proprietà antisettiche ed è un ottimo rimedio naturale contro la cistite. Inoltre ha effetti diuretici.
Naturalmente le spezie non finiscono qui, ne esistono molte altre, tra cui cito lo zafferano, il pepe, il peperoncino, il cardamomo, l’anice stellato e la liquirizia.
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