“Siamo ciò che mangiamo”. Questa citazione sintetizza il rapporto alimentazione e salute. Nutrirsi bene è importante per prevenire e curare le malattie autoimmuni. Chi conosce l’ayurveda o la medicina Tradizionale Cinese sa del ruolo fondamentale attribuito all’alimentazione da questi antichissimi sistemi di cura per mantenere il corpo e mente in buona salute e prevenire le malattie. I medici tradizionali dell’India e della Cina hanno lasciato memoria di una farmacia fatta di alimenti in grado di curare e soprattutto eludere le patologie, anche le più gravi. E ancora oggi, in base alle costituzioni individuali, suggeriscono o escludono determinanti cibi per incidere fortemente sul benessere psicofisico.
Non fa eccezione la nostra tradizione medica. Ippocrate sintetizzò quanto da lui studiato in un aforisma: “lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina il cibo”. La relazione tra cibo e salute è, dunque riconosciuta da sempre. Eppure sono ancora pochi i medici occidentali che reputano fondamentale l’alimentazione nella prevenzione e nel percorso terapeutico verso la guarigione. Soprattutto se si tratta di malati oncologici. È ormai universalmente riconosciuto, in ambito scientifico, che un tumore su tre è riconducibile a cattive abitudini alimentari, in particolare a una carenza di prodotti vegetali e a un eccesso di grassi animali e derivati caseari. I massimi esperti di oncologia affermano che il primo passo per prevenire i tumori si compie a tavola.
Alimenti anticancro
Mangiare moderatamente e bene assicura una vita longeva e ritarda le malattie. Un’alimentazione prevalentemente vegetale sfavorisce la proliferazione tumorale, tenendo sotto controllo i picchi glicemici e l’infiammazione. Per questo chi si è ammalato e vuole prevenire recidive metastasi deve privilegiare una dieta basata su cereali integrali, legumi ogni giorno in piccole quantità, tanta verdura di stagione, frutta fresca e semi oleaginosi. Talvolta è concesso cibo animale, di preferenza pesce per la concentrazione di omega-3 ad azione antinfiammatoria e antiproliferativa. Ricchi di questi acidi grassi essenziali sono anche soia, semi di lino, noci, erbe selvatiche.
Microsostanze buone
Le crucifere ( cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles etc. ) e le liliacee ( aglio, cipolla, porro, scalogno, etc. ) in particolare contengono composti fitochimici, tra cui solforati e polifenoli che costringono le cellule tumorali all’autodistruzione, impedendo la crescita di neoformazioni. Per attivare le proprietà anti- tumorali, vanno consumati preferibilmente a crudo masticando lungamente. I frutti di bosco contengono molecole che impediscono l’angiogenesi tumorale, come le catechine del tè verde. Alcuni vegetali vantano componenti con proprietà antinfiammatorie: il resveratrolo nella buccia degli acini d’uva, un ormone vegetale con caratteristiche fungicide, antitumorali e antiinfiammatorie che si ritrovano nel vino rosso, o la curcumina della curcuma che inibisce la crescita di molti tumori e alcune forme di leucemia. Per essere assimilata, va assunta con un po’ di pepe nero. Il pomodoro agisce positivamente sul cancro della prostata e dell’apparato gastroenterico, grazie all’alto contenuto di licopene (antiossidante). Per renderlo disponibile occorre cuocerlo, come nella salsa, mentre l’assorbimento è agevolato dai grassi (olio extra vergine d’oliva). La soia è ricca di isoflavoni (fitoestrogeni, ovvero ormoni vegetali) che bloccano l’attività di molti enzimi implicati nella proliferazione delle cellule cancerogene. Va consumata come alimento ( germogli, fagioli, latte, yogurt, tofu), mentre sono sconsigliati estratti o integratori chimici della soia. I semi di lino sono la migliore fonte vegetale di acido linoleico oltre che di lignani (potenti fitoestrogeni anticancro). Gli agrumi disintossicano dalle sostanze cancerogene a livello epatico. I funghi e le alghe sono altamente disintossicanti e rendono più efficaci le terapie oncologiche. Il cioccolato purché fondente è un toccasana per la prevenzione oncologica. Grazie agli alimenti anticancro, la dieta anticancro non serve solo per impedire l’insorgenza del tumore, ma anche per curare chi è ammalato, sostenerlo durante le cure oncologiche, riducendo gli effetti di collaterali di chemio, radio e ormonoterapia, e favorire il suo recupero, diminuendo drasticamente il rischio di recidive o metastasi.
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