Il “coccodrillo” di Natale

Ogni anno dopo Natale, ci racconta il Dott. Carlo Bertoli, endocrinologo e specialista in Scienza dell’alimentazione presso il Centro Medico Visconti di Modrone, la coscienza di colui che è stato fino a poco prima uno spensierato commensale, comincia a rimordere con la puntuale ritualità che ricorda quello che, in termini giornalistici, si definisce “coccodrillo”.

Il “coccodrillo” è quell’articolo che ogni redazione tiene pronto nel caso dell’improvvisa dipartita di qualche personaggio importante,  scritto ovviamente in un momento in cui il protagonista è ancora assolutamente vivo e vegeto, adornandolo di elogi e buone parole che difficilmente si sarebbero rivolte al soggetto durante la vita. Ed è così che dopo Natale, tutti i buoni propositi, dimenticati nel periodo delle libagioni, riemergono pressanti e la parola dieta, apparentemente dimenticata, lampeggia come una scritta al neon.

L’errore più comune che si commette quando si parla di dieta, è di pensare che questa debba essere un periodo di restrizione e sofferenza comunque avulso da un contesto di normalità: questo è il peccato originale che determina la maggior parte dei fallimenti in particolare a lungo termine.

Proviamo per un attimo a tralasciare l’effetto dimagrante di una dieta, legato sostanzialmente alla sua ipocaloricità, e consideriamo invece quello che deve essere il suo scopo precipuo, ovvero quello di insegnare ad una persona non tanto come si raggiunge un risultato bensì come lo si conserva.

Appare chiaro quindi che è necessario insegnare una strategia nutrizionale semplice ma al tempo stesso realistica che tenga conto di qualunque evento, Natale compreso.

Nel corso di una dieta, si devono fornire informazioni riguardo all’uso degli alimenti tali da consentire un comportamento naturale sia in condizioni lavorative che di svago, adattandosi alle reali possibilità di chi la deve applicare. Il Natale quindi non fa eccezione!

È quindi inutile anche soltanto ipotizzare restrizioni che rimarrebbero soltanto sulla carta e appare quindi più opportuno consigliare una strategia intermedia che preveda una trasgressione significativa ma al tempo stesso consapevole. Come ho già avuto modo di dimostrare in un articolo precedente e la cui composizione può essere ancora visibile al link http://www.cleverdiet.it/Esnatale.htm.

Nel periodo successivo quindi non è necessario sottoporsi a restrizioni esagerate, bensì ritornare ad una condizione dietetica equilibrata.

Il segreto di una buona riuscita consiste principalmente nel mantenere il maggior equilibrio possibile e quindi dopo Natale non si deve fare altro che riprendere la propria organizzazione alimentare senza scossoni, ma soprattutto senza restrizioni eccessive che determinano immediatamente una reattività sia di carattere metabolico che ancor più psicologico.

Per concludere, poche ma importanti regole :

 

  1. Conservare sempre la cadenza dei pasti secondo le proprie abitudini senza tuttavia saltarne alcuno;
  2. Mantenere una quota proteica equamente distribuita nella giornata tra i vari pasti;
  3. Evitare assolutamente di privarsi della quota di carboidrati

 

In modo particolare, voglio sottolineare l’assoluta pericolosità dell’eliminazione dei carboidrati e quindi delle diete a sola componente proteica, purtroppo estremamente diffuse in questo periodo; queste diete sono apparentemente molto efficaci  e la perdita di peso è consistente in un periodo molto breve.

Queste metodiche sconsiderate innescano un meccanismo anti fisiologico a causa del quale il calo ponderale è prevalentemente a carico della massa magra, ovvero del muscolo che, avendo un peso più elevato, ha una forte rilevanza psicologica data dall’ “effetto bilancia”.

 

Infine voglio ricordare la regola di sicurezza dietetica n°2 (http://www.cleverdiet.it/Pag_info/Le_cinque_Regole.htm)

 

Qualunque trattamento dietetico, ancorché corretto, non tenga in debita considerazione le  esigenze di gusto, organizzative e psichiche di un individuo, è destinato nel tempo al sicuro fallimento.

 

Silvia Trevaini

Videonews

 

 

Una risposta a “Il “coccodrillo” di Natale

  1. articolo molto interessante e soprattutto, come riportato nella parte conclusiva, è bene non tagliare drasticamente con i carboidrati, che sono la fonte energetica preferita dal nostro organismo, in quanto, in assenza di essi, si assisterà al catabolismo muscolare

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