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Sindrome dell’ovaio micropolicistico

panciaMolte giovani donne in età fertile possono  presentare sia la comparsa di acne che di un aumento della peluria sia al volto ma anche sulle cosce, dorso, addome e natiche. Spesso molte di queste pazienti presentano una irregolarità del ciclo (oligomenorrea) con casi di totale assenza di ciclo (amenorrea secondaria) e mancanza di ovulazione (cicli anovulatori).

Non infrequentemente a questo quadro clinico si associa anche un eccessivo incremento ponderale od una obesità vera.

Questa patologia è detta Sindrome dell’ovaio micropolicistico o PCOs ed interessa circa il 30-40% delle donne in età fertile con particolare incidenza nelle giovani adolescenti. Ce ne parla oggi il Prof Francesco Lippi del Centro Medico Visconti di Modrone.

Dott. Lippi

La causa della sindrome è legata ad un eccesso di produzione di ormoni androgeni da parte dell’ovaio (iperandrogenizzazione)..

La diagnosi della malattia oltre che clinica è ormonale (misura degli ormoni androgeni circolanti (Testosterone totale e libero e Delta4androstenedione) e spesso la ecografia ovarica può essere di aiuto.

La presenza dell’aumento della peluria, dell’acne e spesso la presenza di eccesso ponderale o di obesità vera, possono determinare nella giovane donna un problema non solo fisico (legato al malfunzionamento dell’ovaio) ma anche psicologico con ripercussioni rilevanti nelle relazioni sociali.

La terapia si basa sull’uso di una terapia estro-progestinica che ha lo scopo di mettere a riposo l’ovaio e sull’uso di anti-androgeni.

Possiamo quindi concludere che la patologia dell’ovaio micropolicistico è una malattia frequente, molto disagevole per la giovane donna e spesso sottovalutata. Un adeguato trattamento della PCOs permette di ottenere ottimi risultati in breve tempo sia sulla scomparsa dell’acne che della graduale riduzione fino alla scomparsa della peluria con la ripresa di un normale ciclo mestruale. Nelle pazienti sovrappeso od obese, una adeguata terapia mirata alla riduzione della iperinsulinemia e conseguente insulinoresistenza, che spesso le accompagna, permette di ottenere in un tempo ragionevole ottimi risultati.

 

Silvia Trevaini

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