In questa la stagione, soprattutto a fine giornata o dopo una lunga esposizione al sole, le gambe spesso si gonfiano e diventano pesanti, rendendo più evidenti edemi e vene sottocutanee. Sono problemi provocati, oltre che dal caldo, dalla stasi a livello dei capillari. Il rialzo termico tipico dell’estate rende più faticosa la circolazione perché fa dilatare i vasi, di conseguenza abbassa la pressione e favorisce il ristagno del sangue all’interno dei capillari. Se questi non funzionano a dovere organi e tessuti non vengono ben nutriti e ossigenati diventando via via più deboli e non saranno in grado di affrontare in forze il cambio di stagione e i primi attacchi virali. La prima mossa per combattere la stasi capillare è l’eliminazione dell’eccesso di liquidi e tossine che, ristagnando nei tessuti, premono sulle pareti dei microvasi rendendole meno elastiche e bloccando il naturale scorrimento del sangue. Ecco i rimedi da utilizzare.
Per due settimane niente cibi salati
Inizia con una correzione mirata della dieta: semplicemente, a tavola cerca di limitare o, meglio ancora, di abolire il consumo di sale bianco e di cibi salati che, essendo ricchi di sodio, induriscono i vasi e favoriscono la stasi circolatoria. Quindi, per almeno 2 settimane (o anche per un periodo più lungo), evita o limita drasticamente il consumo di dadi da cucina, salumi, formaggi stagionati e affumicati, carni in scatola, salsa di soia e salse pronte; andrebbero ridotti anche prodotti da forno e cibi sott’olio.
Le erbe da prendere per 15 giorni
– La mattina, appena sveglia, assumi una capsula di estratto secco di vite rossa ( lo trovi in erboristeria ) con un abbondante bicchiere d’acqua: questa pianta è un efficace tonico circolatorio per il suo elevato contenuto di antocianosidi, sostanze antiossidanti che combattono la fragilità capillare e riducono gli edemi.
– In più, 2 volte al giorno, la mattina e a metà pomeriggio, diluisci in un bicchiere d’acqua naturale 30 gocce di tintura madre di orthosiphon e altre 30 di tintura madre di pilosella: queste due piante, comuni nei prati, hanno una marcata azione diuretica.
Fai i bagni freddi balsamici
L’ideale, quando le gambe sono particolarmente gonfie, calde e arrossate, sarebbe utile immergersi fino alla cintola in una vasca di acqua fresca arricchita da 10 gocce di olio essenziale di pino mugo e da un pugno di sale: questo trattamento decongestiona i capillari. Il pino va bene anche per i pediluvi.
L’idroterapia riattivante
Abbina quotidianamente a dieta e fitoterapia un trattamento idroterapico da fare alla mattina, prima di colazione, e di nuovo la sera, prima di coricarti. Dopo un bagno o una doccia, asciugati, mettiti in piedi nella vasca (o nella cabina doccia) e inizia a passare il doccino con movimenti circolari sui piedi risalendo verso caviglia, lungo i polpacci e fino alle ginocchia e poi su inguine e addome (non trattare l’addome se hai il ciclo); esegui il movimento più volte, alternando acqua tiepida e acqua molto fredda. Questo trattamento, favorendo vasodilatazione e vasocostrizione, ravviva il flusso sanguigno e ti aiuta a spingere le tossine verso i reni, che le elimineranno attraverso le urine.
Applica una crema al rusco
Alla fine delle docciature o dopo il bagno al pino, applica un velo di crema a base di estratto di rusco (o pungitopo), che terrai in frigorifero per tutta l’estate per aumentare la sua azione tonificante: questa pianta, ricca di saponine, riduce immediatamente la vasodilatazione e inibisce l’elastasi, l’enzima che tende a indurire vene e capillari.
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