Nonostante il melanoma sia un tumore aggressivo e potenzialmente letale, con più prevenzione e diagnosi precoci è possibile evitare, solo in Italia, ben 1.600 casi l’anno, perché è immediatamente visibile e diagnosticabile. In un tumore come il melanoma è intollerabile che ci sia una diagnosi ritardata. Basta farsi controllare la pelle, i nei in primis, una volta l’anno con una visita dermatologica coadiuvata da un esame in epiluminescenza, e se preso precocemente il melanoma è uno dei tumori più guaribili. Oggi tenere d’occhio i nei è più semplice, rapido e sicuro, ci spiega il professor Santo Raffaele Mercuri del San Raffaele di Milano.
I più importanti fattori di rischio del melanoma sono i seguenti:
– storia familiare
– numerosi nei benigni
– nei atipici
– precedente melanoma
Ulteriori fattori di rischio includono:
– esposizione ai raggi UV artificiali
– sensibilità al sole (capelli biondi, occhi e pelle chiari)
– immunosoppressione
Il melanoma può insorgere su cute sana o su un neo melanocitico acquisito o congenito preesistente. Non è automatico che nei a rischio degenerino in un tumore, ma è opportuno non sottovalutarli e osservare sempre con attenzione come si modificano, senza perdere tempo in caso di sospetti per un controllo. Qualsiasi neo, con le caratteristiche di seguito riportate e riassunte nell’acronimo ABCDE, dovrebbe essere controllato da un medico.
L’acronimo ABCDE sta per:
• A – come Asimmetria
• B – come Bordi irregolari e indistinti
• C – come Colore variabile, che può comprendere sfumature bianche diverse all’interno del neo stesso
• D – come Dimensione in aumento sia in larghezza che in spessore (diametro maggiore di 6 mm)
• E – come Evoluzione, vale a dire cambiamento del neo nel tempo
La rimozione profilattica dei nei congeniti non è necessaria, se non nel caso di nei melanocitici giganti che siano ad alto rischio di trasformazione e per i quali sia consigliabile, quando possibile, la rimozione chirurgica in centri specializzati. La presenza di più di 100 nei melanocitici, o di più di 10 nei atipici, o di 50 nei di cui 5 atipici o con un diametro superiore ai 5 mm, è un importante fattore di rischio.
Diversi studi sulla correlazione tra intensa esposizione al sole e scottature durante l’infanzia e l’adolescenza hanno mostrato un rischio più che doppio di sviluppare il tumore in presenza di scottature in giovane età, mentre il nesso è meno chiaro in caso di ustioni dovute all’esposizione al sole in età più avanzata. È importante calcolare il proprio fototipo prima di esporsi al sole. Fra i fattori di rischio ricordiamo anche l’utilizzo delle lampade artificiali: sono particolarmente pericolose e dovrebbe essere vietate ai minori di 18 anni. Uno studio importante dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha evidenziato che l’esposizione alle lampade abbronzanti, se avviene in età inferiore ai 30 anni, aumenta il rischio di melanoma del 75%. Ciò ha fatto sì che le radiazioni UV, nell’agosto 2009, siano state inserite nella classe I dei cancerogeni, quella di massima allerta, come il fumo di sigaretta.
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