Ce ne parla oggi il Dottor Emilio Patelli del Centro Medico Visconti di Modrone.
Tra questi l’eiaculazione precoce è il disturbo più frequente e colpisce all’incirca il 25% della popolazione maschile (Studio PEPA 2007) e spesso non è neppure percepita come disturbo basti pensare alla eiaculazione precoce dei primi rapporti sessuali, normale reattività ansiogena al rapporto.
L’ epidemiologia evidenzia anche che in quasi il 50% dei casi il disturbo è abbinato ad una alterazione tiroidea con conseguente ad esempio disturbi cardiaci e del metabolismo. Cause di natura biologica come infiammazioni uro-genitali (prostatiti) e fattori anatomici predisponenti ( frenulo breve , fimosi) o iatrogene da assunzione di farmaci come ad esempio gli alfalitici utilizzati nei sintomi ostruttivi del basso apparato urinario o neurologiche possono perpetuare questo disturbo. Anche l’ansia generata dalla sessualità e specificatamente dalle forte sensazioni che precedono l’orgasmo sono alla base del disturbo e dell’aggravamento del disturbo su base psicologica con riduzione della capacità del controllo eiaculatorio. Non di meno fattori conflittuali , anche risalenti all’epoca dell’infanzia o di primi rapporti traumatizzanti, divergenze di coppia , deficit erettivo possono essere il fattore determinante del ridotto tempo di latenza eiaculatoria . Il supporto del partner è essenziale e necessario per la tranquillità e la soddisfazione sessuale anche perché , molto spesso, il disturbo è peggiorato da uno scarso rapporto di comunicazione nella coppia.
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