“Tramite i miei corsi riesco ad aiutare le persone a cambiare in meglio la propria vita”: spiega Barbara Ferrari, nota life coach, che oggi appunto ci parla delle emozioni….
I feedback che ricevo mi danno conferma che per ognuno di noi è utile conoscere alcune metodologie che consentono di capire come siamo strutturati e come funzioniamo (per semplificare in modo estremo : un po’ come il libretto delle istruzioni per gli elettrodomestici).
Le nostre azioni, con le relative conseguenze, sono guidate dalle nostre emozioni, quindi ogni individuo è responsabile delle propria realtà.
Utilissimo è capire come i pensieri influiscono sulle emozioni e riconoscere questo collegamento ci aiuta a gestire noi stessi e di conseguenza i nostri stati emotivi, evitando di essere travolti da essi.
Imparare ad utilizzare la mente correttamente ci permette quindi di gestire anche le nostre emozioni, con influssi positivi sulla nostra vita quotidiana.
Ti è mai capitato ad esempio di avere una giornata piena di impegni e, tra le mille cose da fare, devi chiamare un call center per comunicare un disservizio o risolvere un problema? Riesci a trovare del tempo per effettuare la telefonata e dopo svariati minuti di attesa l’operatore risponde, ma verso la fine della difficile conversazione cade la linea! Quale è stata la tua reazione? Nella maggior parte dei casi ci si arrabbia! E poi cosa succede? Richiami (e dopo svariati minuti di attesa) risponde il nuovo operatore e invece di esporre la tua esigenza riversi su di lui la tua collera, lui si infastidisce e fa cadere la linea! Il risultato è che non solo non ottieni ciò che ti serve ma rimani anche di pessimo umore per un po’! Non sarebbe stato più produttivo sfogarsi e magari calmarsi prima di effettuare la seconda telefonata? In questo modo molto probabilmente l’approccio sarebbe stato più pacato e si sarebbe raggiunto il proprio obiettivo.
L’emozione è un processo chimico innescato da una sollecitazione.
Ci sono vari tipi di emozione, le più note si riferiscono a gioia, tristezza, paura, rabbia, ira, sorpresa e disgusto, ma anche imbarazzo, gelosia, colpa, orgoglio e via dicendo.
La cosa fondamentale è imparare a distinguere tra emozione e stato emotivo.
L’emozione non è prevedibile ed accade contestualmente all’evento scatenante (come indicato nell’esempio sopra), lo stato emotivo è il ricordo di un’emozione che torna nella nostra mente a turbarci (ad esempio rimanere di cattivo umore dopo che è avvenuta una discussione oppure quando pensiamo ad un evento in cui abbiamo sofferto e ci intristiamo).
Per cui, una volta riconosciuta l’emozione, la sua natura e il suo insegnamento, bisogna apprendere come gestire lo stato emotivo.
Naturalmente se ci riferiamo ad un’emozione gradevole avremo solo da goderci ogni sua rappresentazione e le conseguenti sensazioni piacevoli che ne derivano.
Le emozioni disfunzionali invece agiscono sul nostro sistema endocrino e organico provocando numerose patologie a tutti i livelli.
Lo stress è il disturbo più noto in quanto più frequente, ma anche il più deleterio quando parliamo di stress negativo (distress), al contrario lo stress buono (eustress) è indispensabile per il buon funzionamento della vita.
Se proviamo emozioni negative tutto il giorno costringiamo i nostri ormoni a secernere sostanze chimiche dannose per il cervello e per il corpo come ad esempio il cortisolo o l’adrenalina eccessiva, con ripercussioni ormai note.
Prova invece ad immaginare la tua vita con la somministrazione costante e in piena autonomia di sostanze benefiche come serotonina, ossitocina, dopamina, melatonina, etc.. bello vero?
Quando trasformiamo il nostro stato emotivo “indotto” in uno stato emotivo desiderato, le ghiandole endocrine faranno produrre agli ormoni sostanze chimiche utili e funzionali alla nostra persona.
Le neuroscienze consentono di capire a fondo il funzionamento delle emozioni e di come possano essere gestite in modo eccellente affinché la qualità della vita sia migliore.
Le metodologie cognitivo-comportamentali aiutano ad apprendere il collegamento tra pensieri ed emozioni, imparando quindi ad utilizzare potenti strumenti per cambiare il nostro stato emotivo aumentiamo il nostro livello di consapevolezza, miglioriamo i nostri comportamenti e otteniamo i risultati che desideriamo.
Ci sono inoltre eventi traumatici della nostra vita come un lutto, la perdita del lavoro, la conclusione di una relazione affettiva, etc, riconosciuti come fattori scatenanti nell’insorgenza di alcune patologie (tra cui la depressione).
Certe persone riescono a mettere in atto strategie che permettono di sopportare questi eventi in modo da non stravolgere eccessivamente la loro vita, altre invece vengono sopraffatte e soccombono non sapendo che esistono informazioni che potrebbero essere utili per affrontare e superare le difficili prove che la vita ci pone.
Quando riusciamo a trarre un insegnamento da un’esperienza negativa avviene una trasformazione in noi, il trauma diventa uno strumento di crescita personale e diventiamo più forti!
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