Solitamente si consiglia di far intraprendere ai bambini uno sport dopo i 5-6 anni per ragioni legate alle fasi dell’accrescimento corporeo, ma anche alla consapevolezza di sé, all’acquisizione delle capacità sociali e alla coordinazione motoria che fino agli 11-12 anni circa raggiunge il suo massimo potenziale. Lo sport è un’opportunità per uscire dall’ambiente familiare protetto, permette di creare relazioni con i coetanei e con nuovi adulti di riferimento quindi un ottimo strumento di socializzazione. L’attività sportiva è utile per la crescita e permette di sperimentare il successo ma anche l’insuccesso, di imparare l’importanza del rispetto dei tempi e delle regole promuovendo uno stile di vita salutare. I bambini dovrebbero scegliere lo sport più affine al loro modo di muoversi e relazionarsi senza sottovalutare che se avranno scelto qualcosa che piace e appassiona, ovviamente sotto forma di gioco e divertimento, si svilupperà una forte motivazione allo svolgimento dell’attività scelta. “Saranno poi gli istruttori ad indicare quale sport è più idoneo a ciascun bambino in base all’età, alla motricità, alla costituzione, al carattere e all’indole. Proprio come facciamo qui nel nostro centro”, ci spiega il Marco Gatti. L’impegno che il bambino metterà nello sport gli farà conoscere l’agonismo, che se vissuto in un contesto organizzato e gestito da un istruttore competente potrà essere di aiuto al bambino favorendo la sua crescita fisica e psichica. Ovviamente il tema del gioco, soprattutto dai 5 agli 8/9 anni, dovrà essere preponderante, preferendo all’agonismo la collaborazione e soprattutto il divertimento che se dovesse mancare potrebbe essere auspicio di abbandono e rifiuto dell’attività sportiva. A volte succede che un bambino a periodi alterni si interessi ad attività sportive diverse, tiene conto delle scelte dei compagni di classe, dell’amico del cuore, di quello che vede in televisione, ma non è educativo assecondare ogni desiderio. I bambini devono poter scegliere lo sport che più li interessa, possono scegliere erroneamente uno sport poco adatto alle loro capacità, ma spesso capita che cambiare diverse attività fisiche in poco tempo diventi un’abitudine ben poco educativa e quando questo succede i bambini che non mettono impegno in quello che fanno, non imparano la costanza e la disciplina che ogni sport possiede. Lo sport rappresenta per i bambini e ragazzi un elemento fondamentale per una buona crescita, emotiva, intellettiva e fisica, senza dimenticare che le buone abitudini richiedono uno stile di vita più dinamico e meno sedentario di quello che in questi anni si sta vivendo.
Come scegliere lo sport per il tuo bambino
Nel centro di Sporting di Milano 2 troverete lezioni di danza classica, ginnastica, psicomotricità, tennis,vela,windsurf e zumbatomic, ma vediamo nello specifico le funzioni di alcuni sport.
Calcio, calcetto, palacalcetto
Si può giocare praticamente ovunque e non esiste genitore che non ricordi il figlio che corre dietro a una palla in un prato…È adatto a quasi a tutti, e in particolare ai bimbi estroversi che non si lamentano per gli inevitabili colpi che uno sport di contatto fisico procura. Non consigliabile a chi soffre la competizione poiché tende a stimolare la rivalità fra i giocatori; lo stesso vale per i piccoli molto individualisti.
Atletica leggera, polisport,
È una delle attività più suggerite dai pediatri. Base di ogni altro sport, presenta tipologie come le corse o i salti che la rendono stimolante per i bimbi. Sembra sia lo sport d’elezione per i piccoli timidi e un po’ introversi che soffrono la competizione e rendono meglio nelle attività individuali.
Nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato, babyswim
Ha una valenza psicologica particolare perché rimette in contatto il bimbo con l’ambiente conosciuto quando era “immerso nell’acqua” nella pancia di mamma. È adatto per i piccoli capaci di lasciarsi andare senza paura, ma tutti lo possono praticare. Fa sviluppare bene tutti i muscoli del corpo, in particolare allena alla resistenza, svolto in modo non agonistico. Attività metodica e ripetitiva, non è consigliabile a chi si annoia facilmente.
Arti marziali, karate jitzu
Sono perfette per i più piccoli perché qui la fisicità viene espressa attraverso pratiche nelle quali gli istinti e i movimenti vengono incanalati secondo regole che non “tarpano le ali”, ma ne esaltano la potenzialità. E insegnano anche un approccio filosofico alla vita di grande profondità, trasmettendo ai più piccoli l’importanza dello “sguardo interiore” e il rispetto dell’avversario. Sono indicate in particolare per i bambini più riflessivi e per quelli che hanno bisogno di diventare più sicuri.
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