Come avviene l’inserimento del grasso
In contemporanea all’intervento di mastoplastica additiva, il chirurgo preleva il grasso in eccesso, attraverso apposite cannule. Dopo aver centrifugato e depurato di tutte quelle sostanze “sporche” per ottenere un concentrato di cellule staminali e grasso “vivo”, lo inserisce sempre attraverso cannule molto sottili, direttamente nel seno. Il grasso serve ad avvolgere e “imbottire” la protesi, aumentando così lo spessore del tessuto sottocutaneo contribuendo a rendere meno evidente la protesi stessa e ridurre, sia alla vista e sia al tatto, la sensazione di seno ricostruito.
Il post intervento
È possibile avvertire una sensazione di indolenzimento, simile a quello che si prova dopo un inrenso allenamento dei pettorali, che si attenua progressivamente nel giro di due-tre giorni. Subito dopo l’intervento, per le due- tre settimane successive si consiglia di indossare un apposito reggiseno per favorire il corretto posizionamento delle protesi. È possibile la ripresa dell’attività professionale e sociale dopo 48 ore.
I vantaggi
I vantaggi di questa tecnica sono tanti. Si tratta di un intervento chirurgico meno invasivo di quello tradizionale (sotto- muscolare). L’inserimento della protesi nella fascia sotto ghiandolare rende l’intervento meno doloroso e riduce i tempi di recupero. Non prevede l’anestesia generale, bensì quella locale. Il risultato è un seno che segue i movimenti del corpo e quindi conferisce un aspetto naturale. Non esiste la possibilità di rigetto poiché il grasso trapiantato è della persona stessa.
Gli svantaggi
È impossibile conoscere preventivamente il tempo del riassorbimento del grasso. Trattandosi di una sostanza vitale, ha un ciclo di vita che varia da persona a persona. Ciò non significa che il seno perda pienezza e rotondità da un giorno all’altro; può ridursi, malgrado le protesi. È comunque, un inconveniente facilmente correggibile, poiché è possibile, mediante un intervento in anestesia locale, ripetere il lipofillilng (inserimento di grasso autologo).
I suggerimenti
Si consiglia controlli annuali. Le protesi mammarie non hanno una data di scadenza, ma dopo dieci anni può aumentare il rischio di rottura. È quindi necessario verificare periodicamente il loro stato di salute. È opportuno scegliere la struttura sanitaria idonea a questo tipo di intervento e assicurarsi che il medico sia chirurgo specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica.
I costi
Trattandosi di un intervento che prevede più tecniche combinate ( la mastoplastica additiva, il prelievo di grasso e il successivo suo inserimento), i costi possono variare da 6mila a 8mila euro in base alla complessità dell’intervento.
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