Quali sono i vantaggi?
Dopo il digiuno notturno, correre o pedalare per 40 minuti o per 1 ora di prima mattina, è una delle pratiche più in auge per perdere peso. Qualsiasi attività aerobica svolta a digiuno permette di bruciare maggiori quantità di adipe superfluo, aumentando il metabolismo basale. La mattina, a causa del lungo digiuno notturno, la glicemia e i depositi di glicogeno sono inferiori rispetto al resto della giornata, perciò, allenarsi in queste condizioni promuove un maggiore utilizzo di grassi per ricavare energia. Anche il quadro ormonale è favorevole, caratterizzato da bassi livelli di insulina e da alti livelli di adrenalina, noradrenalina, cortisolo, tiroxina, glucagone e ormone della crescita. Tutti questi ormoni stimolano la lipolisi in modo diretto o indiretto e quindi favoriscono il dimagrimento.
Quali sono gli svantaggi?
Allenarsi a digiuno aumenta il rischio di crisi ipoglicemiche, soprattutto nei soggetti non allenati o non abituati a svolgere esercizio fisico in tali condizioni. I sintomi causati dall’ipoglicemia sono pallore, sudorazione fredda, capogiri, vertigini, nervosismo, tremore, agitazione, difficoltà di concentrazione e svenimento. Se compaiono è bene smettere immediatamente di allenarsi a digiuno. Correre a stomaco vuoto potrebbe indurre un eccessivo stress anche dal punto di vista psicologico. Inoltre, non pensate si tratti di un comportamento magico, dato che i vantaggi rispetto all’allenamento tradizionale sono contenuti. Praticare sport a digiuno, con l’intento di dimagrire, potrebbe condurre a un esagerato e inaspettato catabolismo muscolare, perché in condizioni di ipoglicemia una parte dell’energia viene ricavata dagli aminoacidi che costituiscono le proteine. Al fine di evitare un eccessivo catabolismo proteico, è bene non prolungare l’aerobica a digiuno oltre i 40 minuti.
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