Generalmente la causa della difficoltà a perdere peso è rappresentata da un comportamento alimentare scorretto (disordine alimentare), non solo nella quantità ma più spesso nella qualità dei cibi, sull’uso di bevande ricche di zuccheri e alcolici, sugli orari non corretti dei pasti e da una scarsa o assente attività fisica.
Infatti il bilancio energetico ė costituito da entrate e uscite e se non aumentiamo il nostro metabolismo con alimenti adeguati o con una attività fisica regolare rischiamo che le entrate superino le uscite e si instauri quindi un meccanismo che porta dapprima al sovrappeso e poi alla obesità (misura della composizione corporea con bioimpedenziometria BIA).
Spesso sentiamo parlare di sostanze che aumentano il metabolismo è che quindi facilitano la perdita del peso. Dobbiamo a tale proposito prestare molta attenzione sia a sostanze che contengono iodio che, attivando la funzione tiroidea, spesso portano ad una perdita della massa muscolare, sia sostanze che nascondono ormoni tiroidei (che possono determinare un quadro di ipertiroidismo con perdita della massa magra e non della massa grassa e che possono portare a danni prevalentemente cardiaci e neurologici) sia l’uso di droghe come le anfetamine che, alterando il sistema nervoso centrale, causano una perdita dell’appetito ma anche gravi danni cerebrali spesso irreversibili.
Una buona educazione alimentare fin dalla giovane età ed una corretta attività fisica sono i semplici segreti per una vita con minori rischi cardiovascolari (infarto o ictus) e metabolici come il diabete).
E per ingrassare?
Una piccola percentuale di persone ha una ridotta capacità di prendere peso.
Spesso si tratta di persone con caratteristiche costituzionali specifiche (ectomorfi) cioè con arti lunghi e scarsa massa muscolare.
Possono essere causa di ridotta ripresa del peso corporeo anche la presenza di un lavoro impegnativo che non consente una corretta alimentazione, lo stress e nella giovane età anche una attività sportiva molto impegnativa e quindi stressante.
Le conseguenze sono spesso una stanchezza prevalente progressiva, una minore concentrazione, un alvo più pigro, nelle giovani donne la scomparsa del ciclo mestruale (amenorrea) e spesso la comparsa di osteoporosi.
In questi pazienti una specifica alimentazione (ricca di carboidrati, proteine e complessi vitaminici) associata ad una attività fisica volta al recupero della massa muscolare possono permettere un parziale recupero del peso valutata con la misura del BIA.
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