Ne parliamo con la Dott.ssa Silvia Giulia Secchi, specialista agopuntore del Centro Medico Visconti di Modrone.
Molte persone si rivolgono all’agopuntore per ridurre il sovrappeso. Ovviamente il trattamento non può prescindere da una corretta terapia alimentare, ma l’agopuntura, generalmente associata alla neuromodulazione auricolare, può offrire un più che valido aiuto sia durante la perdita di peso che durante il mantenimento. Infatti la sola restrizione calorica attraverso una dieta sembra molto efficace in una prima fase, quando il paziente riesce a perdere velocemente il peso, si reca puntualmente alle visite di controllo ed effettua l’eventuale attività fisica prescritta. Purtroppo la fase successiva è molto più frustrante, perché i cambiamenti avvengono più lentamente e costano più fatica: è proprio questo lo stadio in cui molte persone tornano a comportamenti alimentari scorretti. Con l’agopuntura e la neuromodulazione auricolare si possono invece ottenere importanti risultati: una regolazione del senso di sazietà, attraverso la soppressione di un ormone, la grelina, che stimola l’appetito ed è secreto dallo stomaco vuoto; la riduzione della fame emotiva, che non ha nulla a che vedere con i bisogni energetici dell’organismo, i quali generano, al contrario, una fame reale; la diminuzione dello stress cronico che influisce sul comportamento alimentare, determinando un aumento della secrezione di cortisolo, che provoca un aumento dell’appetito. Inoltre, grazie alla combinazione di queste terapie, è possibile aumentare il metabolismo nelle situazioni in cui, dopo un’iniziale perdita di peso, nonostante il paziente si attenga scrupolosamente alle indicazioni del medico, si verifichi un blocco della perdita di massa grassa (laddove sia necessaria ridurla ulteriormente).
L’associazione agopuntura-neuromodulazione auricolare è molto utile, in quanto, da una parte, agisce a livello fisico, modulando la secrezione di vari ormoni connessi con i meccanismi della fame e, dall’altra, lavora sul profondo del paziente, facendogli prendere coscienza di determinati meccanismi alimentari scorretti su base psichica, con l’intento di aiutarlo a cambiare il proprio stile di vita. Inoltre con l’auricoloterapia si lasciano sul padiglione auricolare del paziente dei piccoli aghi, del tutto indolori, oppure dei semini di vaccaria tenuti fermi con dei piccoli cerotti, che il paziente stimola a casa, proseguendo di fatto la terapia e quindi rendendola più efficace.
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