“Negli ultimi tempi avanza anche l’ondata dei praticanti di sesso maschile, attirati dai risultati tangibili di questa pratica. Al netto degli obiettivi spirituali dello Yoga, che fanno assolutamente parte del percorso, quello che sorprende il neofita di sesso maschile sono una serie di fattori immediati che lo stimolano: un effettivo risveglio del corpo, un attivarsi di energie dormienti e una maggiore capacità di concentrazione e di attenzione. Possiamo dire, con un pizzico di ironia, che adesso lo Yoga è una disciplina per “uomini veri” e quindi trendy. La cosa interessante è che all’alba dello Yoga la situazione era capovolta, erano gli uomini i principali fruitori”, ci spiega il nostro esperto Gianmario Aquilino, massaggiatore e Personal Trainer presso lo studio Fisiomassage di Milano.
Facciamo un passo indietro, nella fase classica dello Yoga, nell’antica India, a parte alcune rare eccezioni, questa disciplina era riservata esclusivamente agli uomini. Era insegnata da Maestri e praticato da allievi rigorosamente di sesso maschile, in modo segreto e dopo attente selezioni. La prova che lo Yoga sia una disciplina viva e vitale, in continua mutazione ha a fare proprio con questo: nel tempo, soprattutto in occidente e in tempi recenti, lo Yoga è stato sempre più praticato dalle donne e insegnato direttamente da loro. Grazie alle donne lo Yoga ha acquisito ancora più valore, rinfrescato da un approccio nuovo, basato sulla pazienza, sulla forza tranquilla, sulla determinazione serena. La capacità di adattamento che è prerogativa femminile, ha donato una valore aggiunto allo Yoga. La cedevolezza, intesa in senso positivo, contrapposta alla rigidità, elemento di matrice maschile e sinonimo di estrema fragilità. La perseveranza contrapposta alla testardaggine (anche questo elemento “maschile!). L’apertura anziché la chiusura, sia a livello mentale sia a livello fisico. La capacità di comprendere i propri limiti e quindi di essere capaci di trascenderli.
Tutto questo ha portato ad un’effettiva evoluzione dello Yoga, e lo ha portato direttamente nella modernità, verso la cultura occidentale, pur senza dimenticare i valori e la saggezza che lo caratterizzano da tempo immemore, unendo quindi i due opposti in modo armonioso. Parlando di armonia, chi se non le donne esprime un tale concetto in ogni suo aspetto?
Ed è proprio facendo proprie le qualità femminili che l’uomo moderno può ritrovarsi ed evolvere attraverso la pratica Yoga. Può aumentare la propria consapevolezza imparando ad essere più sensibile, sviluppare la capacità di cedere quando c’è n’è bisogno o perseverare quando è maggiormente necessario. Questo lo renderà sicuramente più completo come essere umano, senza perdere niente della sua virilità. L’uomo che pratica Yoga è un uomo vero, appunto perché riscopre e accetta la sua parte femminile, trascende il concetto ormai desueto delle virilità come si intendeva una volta, basato su rigidità, chiusura e insensibilità.
I tempi così complessi e così difficili dove le donne sono purtroppo ancora vittime di una falsa idea della mascolinità e ostaggio di un mondo a impronta troppo maschile, è di vitale importanza che una pratica così importante come lo Yoga si diffonda in modo capillare, per migliorare da dentro e la società. Il fatto che le donne abbiano un ruolo indispensabile in questo percorso è veramente importante, anche a livello simbolico. Lo Yoga permette alle donne di esprimere il loro immenso valore e permette di coinvolgere gli uomini alla riscoperta di sé, resettando definitivamente stereotipi, paure e ristrettezze di pensiero che francamente non possono più far parte di una società moderna.
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