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Liquirizia, l’alleato perfetto della salute

In stringhe, rotelle, confetti, polvere, tisane e bastoncini di radice, la liquirizia è una delle piante più note e apprezzate, sia in ambito salutistico che alimentare, sin dai tempi più antichi. Già nota alla medicina greco-romana ma anche a quella ayurvedica, per le sue proprietà spasmolitiche, antinfiammatorie ed espettoranti, la liquirizia veniva ancor prima utilizzata nell’Antico Egitto come cicatrizzante e nei problemi respiratori. Nelle prescrizioni mediche della medicina tradizionale cinese, la liquirizia ricorre più frequentemente di qualsiasi altra pianta , mentre in Italia veniva utilizzata dai monaci benedettini per confezionare speciali tabacchi da masticare per la cura della tosse. La ricerca scientifica ne ha riscoperto e chiarito le molteplici grazie agli studi del dott. Revers, un medico olandese: vennero infatti individuati i principi attivi responsabili della maggior parte delle proprietà benefiche della pianta, la glicirrizina e l’acido glicirretinico, utili non solo a calmare la tosse, ma anche il bruciore gastrico legato alla presenza di ulcere e irritazioni della mucosa gastrica.

Alleata del cambio di stagione e del caldo estivo
Grazie a un nutrito gruppo di principi attivi – quali saponine triterpeniche, flavonoidi,cumarine, gommo-resine, tannini, un olio volatile e principi amari- la liquirizia si rivela un rimedio naturale particolarmente prezioso proprio nei cambi di stagione. Possiede infatti proprietà benefiche sull’apparato respiratorio in virtù di un’efficace attività emolliente, espettorante e secreto litica, che la rendono ottima nel trattamento delle forme infiammatorie e catarrali a carico delle vie aeree superiori quali tosse e catarri bronchiali. Ma la sua efficacia nelle patologie invernali non si limita alla tosse : essendo dotata di una leggera azione immunostimolante, la liquirizia potrebbe migliorare l’efficienza del sistema immunitario, riducendo gli episodi di infezione che caratterizzano la stagione fredda. Chi soffre di pressione bassa,  potrebbe trarre giovamento dalla liquirizia poiché aumenta la pressione del sangue, ma per lo stesso motivo va consumata con parsimonia. Masticare una stecca di liquirizia può essere consigliato in estate, per prevenire il classico calo di pressione legato al colpo di calore.

Antiulcera naturale
Meno note, ma estremamente interessanti, sono le sue proprietà antiinfiammatorie, antiulcera e antispastiche, rivelandosi particolarmente efficace nel dare sollievo al bruciore gastrico causato da irritazioni della mucosa e dalla presenza di ulcere. Pur non essendo ancora stato del tutto chiarito il meccanismo d’azione specifico antiulcera, l’efficacia terapeutica della liquirizia sembra legata in primis all’indubbia azione antinfiammatoria della pianta, che vede protagonisti l’acido glicirrizico e l’acido glicirretinico. Grazie ai suoi numerosi principi attivi, la liquirizia è in grado di promuovere la secrezione del muco protettivo, favorendo i processi di riparazione della mucosa che riveste lo stomaco. Svolgono un ruolo di primo piano- ai fini dell’efficacia curativa della pianta- anche i flavonoidi presenti, capaci di calmare gli spasmi e l’infiammazione su tutto l’apparato gastrointestinale. Per la sua capacità di aumentare la produzione di muco a livello gastrico, accelerare la cicatrizzazione, alleviare il dolore e prevenire le recidive, la liquirizia viene indicata quindi nel trattamento delle gastriti e delle ulcere peptiche, dimostrando particolare efficacia soprattutto in ambito preventivo. Grazie al suo contenuto di un tipo particolare di sostanze attive, le saponine, la liquirizia può inoltre essere utile in caso di stipsi: favorendo l’ammorbidimento delle feci eccessivamente compatte, viene spesso introdotta nella composizione di miscele lassative, delle quali non solo migliora il gusto e l’aroma ma ne riduce anche l’aggressività, permettendo di limitare il dosaggio delle piante lassative utilizzate.

Alleata del fegato
Alcuni studi scientifici hanno messo in evidenzia come un consumo regolare di liquirizia, per alcune settimane, possa ridurre- grazie alle sue proprietà antiossidanti- i danni sul fegato prodotti dallo stress e dalla produzione eccessiva di radicali liberi.

Rimedi per prendersi cura della pelle
Tra le molteplici proprietà curative della liquirizia spicca anche quella antinfiammatoria che la rende paragonabile, per efficacia, a quella del cortisone. Per usufruire di questo “potere”, la si può applicare anche direttamente sulla pelle nelle zone che presentano arrossamenti e irritazioni, ma anche in presenza di psoriasi ed eczema, dermatiti da contatto o allergiche, foruncoli, acne, herpes labiale. Si può procedere utilizzando l’infuso o  il decotto come una lozione, con la quale inumidire un pezzetto di cotone o di garza, lasciando in impacco per qualche minuto sulle zone da trattare. Oppure si può richiedere in farmacia o erboristeria preparati topici già pronti quali creme, pomate e gel.  Sotto forma di infuso- utilizzato per gargarismi e come colluttorio – può essere impiegata per dare sollievo alle infiammazioni del cavo orale, dalle afte alle gengiviti.

Silvia Trevaini

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