Obiettivo Benessere

Pelle nuova con il PRP

Rende la pelle più elastica e tonica. Attenua le rughe e i segni del tempo. Aiuta a combattere la calvizie e favorisce la ricrescita dei capelli. Pensate che tutto questo sia possibile solo con il bisturi? Sbagliato. Basta il proprio sangue. Come? Il PRP o biorivitalizzazione con plasma arricchito di piastrine è una pratica innovativa utilizzata da anni con successo a livello internazionale in medicina dermatologica e rigenerativa, ad esempio per il trattamento dell’alopecia (perdita dei capelli). Il vantaggio? Poiché si utilizza il proprio sangue, è bassissima la possibilità che provochi una reazione allergica. È quindi ideale per chi è alla ricerca di una soluzione “naturale” e vuole evitare o ha paura degli interventi chirurgici. A patto ovviamente che venga effettuata in strutture e ambienti certificati. Ne parliamo oggi con il professor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’unità di dermatologia del San Raffaele di Milano.

In ambito medico- estetico il PRP (Platelet Rich Plasma, in italiano plasma arricchito di piastrine) è una tecnica cosiddetta di biorivitalizzazione, ovvero un trattamento anti-age che si basa sull’impiego di specifiche sostanze (biocompatibili e riassorbili) per riattivare la parte più vitale della pelle e favorire tono, compattezza e idratazione. In questo caso la sostanza biocompatibile utilizzata è il sangue della stessa persona, prelevato e opportunamente trattato. Questo fa si che si tratti di una sostanza assolutamente tollerata dall’organismo. Il concentrato di piastrine è utilizzato da molti anni, con successo, come rigenerante di tessuti danneggiati: ad esempio, in chirurgia maxillo- facciale, odontostomatologia come anche in oculistica.

Il medico estetico preleva un piccolo quantitativo di sangue che viene centrifugato in una speciale apparecchiatura per separare i globuli rossi dalla parte contenente plasma e piastrine, cioè quelle piccole cellule del sangue ricche di fattori di crescita capaci, tra le altre cose, di far produrre collagene ed elastina ( proteine della pelle che le conferma elasticità e tonicità) e favorire i processi di rigenerazione. Questa parte viene poi trattata con un attivatore piastrinico, cioè una sostanza che favorisce la proliferazione delle piastrine. Il plasma così ottenuto, che ha una quantità di piastrine molto superiore al valore normale, viene subito re iniettato sotto cute con microiniezioni.

Nell’immediato si ottiene un leggero “effetto filler”, ma i risultati più evidenti si manifestano nell’arco di un mese circa. Grazie alla stimolazione di collagene ed elastina, la pelle appare più tonica, luminosa e compatta, in una parola, più giovane. In particolare, è utile per la zona del volto, soprattutto guance e contorni occhi ( le cosiddette “ zampe di gallina”), ma anche per ringiovanire collo, decolleté e mani, zone queste difficilmente migliorabili con altri trattamenti di medicina estetica. Un campo molto interessante poi, è quello che riguarda la calvizie e il diradamento dei capelli, in cui il plasma arricchito di piastrine si è rivelato efficace: iniettato nel cuoio capelluto, stimola la ricrescita del bulbo capillifero. Dopo due settimane dall’ultimo trattamento con PRP, nell’area infiltrata si riscontra un aumento di spessore dell’epidermide del cuoio capelluto ( come se avvenisse un ringiovanimento del cuoio capelluto), oltre a un aumento del numero dei follicoli ( e quindi la comparsa di nuovi capelli) rispetto alle zone non trattate.

Se l’obiettivo è il ringiovanimento l’ideale sarebbe ripetere il trattamento ciclicamente, per esempio ai cambi di stagione, specialmente dopo l’estate e prima dell’inverno. Per la calvizie, invece, in genere il protocollo iniziale prevede un’ applicazione al mese per tre mesi. In ogni caso, è sempre il medico che, a seconda delle caratteristiche e delle aspettative della persona, stabilisce insieme a lei quale sia la cadenza più indicata. Il trattamento non è doloroso. Solo nel caso del trattamento per le calvizie può essere necessario applicare un anestetico locale (pomata), essendo il cuoio capelluto una zona particolarmente sensibile. Il PRP è molto ben tollerato, essendo una sostanza naturale che deriva dal paziente stesso, non presenta effetti collaterali né reazioni avverse o di natura allergica, rischio presente con altri materiali. Ovviamente a patto che durante la procedura vengano rispettati tutti i criteri di sterilità. È importante sottolineare, infatti, che per poter eseguire questa terapia, la struttura deve possedere l’autorizzazione all’utilizzo di emoderivati (componenti del sangue) e rispettare precisi criteri.

 

Silvia Trevaini

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