In ambito medico- estetico il PRP (Platelet Rich Plasma, in italiano plasma arricchito di piastrine) è una tecnica cosiddetta di biorivitalizzazione, ovvero un trattamento anti-age che si basa sull’impiego di specifiche sostanze (biocompatibili e riassorbili) per riattivare la parte più vitale della pelle e favorire tono, compattezza e idratazione. In questo caso la sostanza biocompatibile utilizzata è il sangue della stessa persona, prelevato e opportunamente trattato. Questo fa si che si tratti di una sostanza assolutamente tollerata dall’organismo. Il concentrato di piastrine è utilizzato da molti anni, con successo, come rigenerante di tessuti danneggiati: ad esempio, in chirurgia maxillo- facciale, odontostomatologia come anche in oculistica.
Nell’immediato si ottiene un leggero “effetto filler”, ma i risultati più evidenti si manifestano nell’arco di un mese circa. Grazie alla stimolazione di collagene ed elastina, la pelle appare più tonica, luminosa e compatta, in una parola, più giovane. In particolare, è utile per la zona del volto, soprattutto guance e contorni occhi ( le cosiddette “ zampe di gallina”), ma anche per ringiovanire collo, decolleté e mani, zone queste difficilmente migliorabili con altri trattamenti di medicina estetica. Un campo molto interessante poi, è quello che riguarda la calvizie e il diradamento dei capelli, in cui il plasma arricchito di piastrine si è rivelato efficace: iniettato nel cuoio capelluto, stimola la ricrescita del bulbo capillifero. Dopo due settimane dall’ultimo trattamento con PRP, nell’area infiltrata si riscontra un aumento di spessore dell’epidermide del cuoio capelluto ( come se avvenisse un ringiovanimento del cuoio capelluto), oltre a un aumento del numero dei follicoli ( e quindi la comparsa di nuovi capelli) rispetto alle zone non trattate.
Se l’obiettivo è il ringiovanimento l’ideale sarebbe ripetere il trattamento ciclicamente, per esempio ai cambi di stagione, specialmente dopo l’estate e prima dell’inverno. Per la calvizie, invece, in genere il protocollo iniziale prevede un’ applicazione al mese per tre mesi. In ogni caso, è sempre il medico che, a seconda delle caratteristiche e delle aspettative della persona, stabilisce insieme a lei quale sia la cadenza più indicata. Il trattamento non è doloroso. Solo nel caso del trattamento per le calvizie può essere necessario applicare un anestetico locale (pomata), essendo il cuoio capelluto una zona particolarmente sensibile. Il PRP è molto ben tollerato, essendo una sostanza naturale che deriva dal paziente stesso, non presenta effetti collaterali né reazioni avverse o di natura allergica, rischio presente con altri materiali. Ovviamente a patto che durante la procedura vengano rispettati tutti i criteri di sterilità. È importante sottolineare, infatti, che per poter eseguire questa terapia, la struttura deve possedere l’autorizzazione all’utilizzo di emoderivati (componenti del sangue) e rispettare precisi criteri.
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