Micosi è una parola derivante dal greco e significa “Fungo”. I funghi patogeni sono organismi eucarioti, unicellulari o pluricellulari, capaci di provocare malattie nell’uomo o in altre specie animali. Esistono vari parametri per classificare le micosi. Il parametro usato più di frequente è il sito d’infezione. In base al sito d’infezione, le micosi si distinguono in: micosi superficiali, micosi cutanee, micosi subcutanee, micosi sistemiche dovute a patogeni primari e, infine, micosi sistemiche dovute a patogeni opportunisti. L’onicomicosi in particolare viene provocata di solito da un fungo appartenente al gruppo dei dermatofiti. Altre volte invece, da lieviti e muffe. Sono microrganismi che vivono in ambienti umidi, è facile infatti prendere i funghi nelle piscine e nelle docce, sia quelli delle unghie che dell’epidermide. Sono infezioni molto fastidiose e difficili da debellare. Per questo motivo è importante intervenire subito.
Ne parliamo con la Dottoressa Maria Cantarelli, podologa del Centro Medico Visconti di Modrone.
Con micosi intendiamo un’infezione della cute o degli annessi causata proprio da un fungo. Di interesse podologico sono le onicomicosi (micosi delle unghie) che causano scollamento dell’unghia, cambio della colorazione e della morfologia della stessa e le micosi della pelle che interessano la cute del piede (tinea pedis). Spesso queste ultime iniziano manifestandosi con macerazione tra le dita dei piedi e possono progredire sul resto della cute fino alla gamba, causando anche forte prurito e un’alterata sudorazione. Le due manifestazioni non si escludono, possono presentarsi entrambe oppure soltanto una delle due. Quadri clinici quali diabete, immunodepressione, terapie farmacologiche antibiotiche in atto, favoriscono l’instaurarsi di tali infezioni. Una domanda che il paziente fa spesso al Podologo è se la micosi è contagiosa. Si, è possibile una contaminazione per contatto diretto con le persone che ci circondano, per questo ai primi sintomi sospetti è necessario correre ai ripari con una visita.La diagnosi di micosi è in parte clinica e in parte si ottiene con un esame micologico che permette la certezza scientifica del risultato. Se il risultato è positivo, il paziente viene seguito nell’iter terapeutico. Spesso ci sembra più semplice ricorrere all’autodiagnosi ed utilizzare farmaci da banco che, nella maggior parte dei casi, risultano essere inefficaci perché spesso il farmaco è soltanto una parte della terapia da attuare.
Il ruolo del podologo è fondamentale nel caso di micosi cutanea perché il professionista può indicare, in accordo col medico curante, la terapia topica più adatta e stabilire con appositi controlli quando il paziente sia giunto a completa guarigione. Ancora più importante è la figura del podologo nel caso di onicomicosi. In questo ultimo caso infatti difficilmente la terapia topica produce i risultati sperati perché l’infezione ha sede al di sotto della lamina e quindi il farmaco non riesce a penetrare. Il podologo quindi esegue periodiche pulizie della lamina seguendone la ricrescita sino ad una completa e totale risoluzione.
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