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Coronavirus: la prevenzione passa anche dagli occhi

Gli occhi e in particolare la congiuntiva sono la diretta porta d’ingresso per il Coronavirus che viene poi trascinato tramite le vie di deflusso delle lacrime all’interno del naso e gola.

Consigli e chiarimenti ci arrivano dalla dottoressa Barbara Parolini, Chirurgo vitreo-retinico e Oculista Responsabile del Centro Eyecare Clinic di Brescia. 

E’ vero che la congiuntivite virale può essere un sintomo precoce della malattia?

Si è vero. È stato un oculista in Cina ad individuare i primi pazienti Covid per associazione di sintomi. La congiuntivite virale provoca occhio rosso e minimo disagio. Quindi simile ad ogni congiuntivite e non si riesce a discriminare se non con il tampone. 

Chi è affetto da normale congiuntivite deve indossare una mascherina?

Ogni congiuntivite può essere contagiosa se non è di natura allergica. Quindi meglio rispettare distanze e non usare cuscino e asciugamani in comune. Meglio la mascherina fino a chiarimento della situazione

Come occuparsi dell’igiene degli occhi?

L’igiene di occhi sani non richiede particolari prodotti. Periodicamente è importante massaggiare bene il bordo delle palpebre per spremere le ghiandole alla base delle ciglia. Questo evita il ristagno di secrezioni che portano alla blefarite. In caso di occhio rosso e con sintomi nuovi consiglio le garze già imbevute di disinfettante per le palpebre disponibili in farmacia. 

Le lenti a contatto proteggono?

No. Anzi sono semmai vettore potenziale di germi di varia natura. In caso di occhi arrossati vanno tolte finché un oculista non esamina gli occhi

I pazienti che soffrono di “occhio secco” sono più a rischio?

No. A meno che non siano livelli di occhio secco che portano ad abrasioni della cornea o associati a lesioni palpebrali. È molto importante tenere gli occhi lubrificati con sostituti delle lacrime

Distacco della retina. Importanza di un intervento immediato anche in questo periodo.

Il distacco della retina porta a perdita della vista. Il recupero visivo è migliore quanto prima si interviene. L’intervento può essere organizzato anche in tempi Covid con molte precauzioni. Data la situazione contingente dove alcuni ospedali sono affollati di malati Covid, ritengo che poter effettuare l’intervento in una clinica esterna possa diminuire le possibilità di contagio. 

 

Silvia Trevaini

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