Ne parliamo con la Dottoressa Sabine Pabisch, specialista in dermatologia del Centro Medico Visconti di Modrone.
L’invecchiamento funzionale della cute è fisiologico, ma talvolta in alcuni soggetti può essere grave a tal punto che la cute diventa fragile e sottile e fatica molto a guarire, una volta lacerata.
Si parla di dermatoporosi primaria, se dovuta al fisiologico invecchiamento della cute associata a fotoesposizione cronica, e secondaria o iatrogena, se dovuta all’uso cronico di corticosteroidi.
E’ molto più comune nelle donne ed inizia generalmente dopo i 60 anni raggiungendo il suo apice tra i 70 ed i 90 anni.
Si osservano atrofia con cute molto sottile con molte rughe, porpora e pseudocicatrici.
La porpora è il risultato di microtraumatismi soprattutto alle estremità che comportano stravasi ematici nel derma con cute sovrastante integra. Le pseudocicatrici a forma stellata, lineare o a placca sono localizzate prevalentemente al dorso delle mani ed agli avambracci e sono dovute a lacerazioni dermiche spontanee.
I meccanismi patogenetici alla base della dermatoporosi non sono ancora completamente chiari. Si pensa che sia legata alla riduzione delle fibre elastiche e del collagene in concomitanza alla riduzione dell’acido ialuronico della matrice extracellulare. Venendo meno queste sostanze la cute diventa fragile e perde la sua funzione meccanica di sostegno.
Uno studio recente eseguito sui topi ha dimostrato come l’applicazione di frammenti di ialuronico di grandezza media 2 volte al giorno possa migliorare significativamente la dermatoporosi. Anche la retinaldeide applicata localmente, sempre nel topo, sembra essere in grado di stimolare l’iperplasia epidermica. L’obiettivo, infatti, è quello di stimolare il rinnovamento cellulare e di indurre il metabolismo dell’acido ialuronico endogeno migliorando sensibilmente il trofismo della cute. In commercio e anche online c’è un’ampia offerta di acido ialuronico, ma non tutti i prodotti sono affidabili. Per evitare reazioni allergiche o addirittura infezioni, le pazienti dovrebbero informarsi meglio sul tipo di acido ialuronico che viene loro somministrato e che dovrebbe essere il più simile possibile a quello naturalmente prodotto dall’organismo.
In futuro è quindi pensabile poter parzialmente contrastare la dermatoporosi che oltre a essere un inestetismo della terza età crea talvolta una fragilità cutanea tale da essere invalidante.
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