Andiamo incontro al periodo delle feste nel quale salumi, carne e dolci aumenteranno senz’altro la quantità di tossine acide nel nostro organismo. Seguire questa dieta ti permetterà anche di perdere peso in modo naturale. L’aumento dell’acidosi alimenta quell’infiammazione di basso grado che favorisce lo stoccaggio di riserve energetiche nelle cellule adipose e aumenta la difficoltà a smaltire questi grassi di riserva, generando un rallentamento metabolico e aumentando anche il senso di fame.
L’accumulo nella matrice extracellulare di tossine acide determina anche una maggior difficoltà nel drenaggio dei tessuti e quindi un aumento di ritenzione idrica ed edemi. Quei gonfiori che finora hai attribuito all’età, e alle difficoltà circolatorie, in realtà potrebbero ridursi notevolmente grazie a un’alimentazione alcalinizzante. E lo stesso si potrebbe dire di quella “ voglia di dolce” che pensi sia dovuta a stress o calo degli ormoni: sappi che l’acidosi tessutale influenza la sintesi di leptina, l’ormone che regola l’appetito e spinge il corpo a cercare alimenti che favoriscano la sintesi di serotonina, l’ormone del buonumore, i quali, guarda caso, sono quelli ricchi di zuccheri, cioccolato e grassi.
Come funziona
La dieta alcalina non è solo un modo di mangiare, ma è uno stile di vita antiage, La dieta alcalina è in grado di contrastare una delle cause più nascoste, subdole e spesso ignorate dell’invecchiamento, ovvero la presenza nel corpo di tossine acide. Si tratta di prodotti di scarto del metabolismo che, se in eccesso, possono favorire la comparsa di problemi di salute e accelerare i processi di aging. Per capire il valore e l’efficacia della dieta alcalina è necessario sapere che le nostre cellule sono immerse in una sostanza gelatinosa detta matrice extra cellulare, che consente di far arrivare nutrimento alle cellule stesse e di eliminare le sostanze di scarto. Questa matrice svolge la sua funzione al meglio quando ha un pH alcalino (detto anche basico), mentre “lavora male” se si accumulano troppe tossine acide. Uno stato di eccessiva acidità della matrice è collegato a stanchezza, metabolismo lento, minor lucidità a livello cerebrale, ma anche alterato metabolismo degli zuccheri, cute poco vitale e maggior tendenza alle rughe. Il nostro corpo è in grado di ridurre quest’acidità, mettendo in campo dei sistemi tampone, ma lo riesce a fare fino a un certo punto. Il resto lo dobbiamo fare noi, liberandoci dalle tossine acide e cercando di non produrne troppe. La dieta alcalina è molto più di un semplice regime detox, perché permette di ripristinare l’equilibrio in una zona, l amatrice extracellulare, spesso dimenticata, ma essenziale per la vitalità e la giovinezza dell’organismo.
Gli alimenti da preferire
Il primo passo per alcalinizzare il proprio corpo è senz’altro quello di comprendere quali alimenti sono in grado di aumentare la produzione di tossine acide e quali invece ci aiutano a ridurne la presenza. Questi ultimi sono tali perché contengono elevate quantità di quei Sali minerali (magnesio, calcio e potassio) che il nostro corpo utilizza per tamponare l’acidità. Invece la maggior parte dei composti acidi è il risultato della digestione di alimenti che hanno un’elevata concentrazione di purine, proteine e zuccheri.
I cibi maggiormente alcalinizzanti sono quelli che hanno un elevato contenuto di Sali minerali e vitamine, come i vegetali freschi. Tutta la verdura aiuta a combattere l’acidosi, e in particolare sono fondamentali le insalate, gli spinaci, il sedano, e ancora cavolfiori e broccoli ( che aiutano i reni ad espellere le tossine acide), carote, zucchine, pomodoro, radicchio. Ottime anche le radici, come ravanelli, rape e topinambur. Anche la frutta è alcalinizzante ( tranne le banane e le ciliegie). Sono alcalinizzanti gli agrumi, l’uva, i lamponi e le more, il mango, la papaia e anche la frutta secca, come le mandorle, ricche di Sali detossinanti. Tra i cereali non acidificanti ci sono la quinoa, l’amaranto e il miglio.
I cibi da bilanciare o evitare
Sono soprattutto i cibi di origine animale, come la carne, il pesce, i formaggi stagionati che determinano la maggior produzione di scorie acide. Le uova sono meno acidificanti della carne e l’albume da solo lo è ancor meno. Ma a determinare la produzione di tossine acide sono anche i legumi e in misura ancora inferiore i cereali ma anche i latticini freschi, come la ricotta, i fiocchi di latte oppure lo yogurt, praticamente neutri. Da evitare sono però i cibi ad elevato contenuto di zuccheri, come merendine, brioches, dolci in genere e bevande zuccherate.
Importante: bere
L’acqua è uno dei grandi alleati per alcalinizzare l’organismo, perché attiva il sistema renale, incaricato di eliminare le tossine acide attraverso l’urina. Scegli un’acqua con un ph superiore a 7, ma meglio vicino o superiore a 8. Puoi verificare questo dato leggendo le etichette. Ottimo è il ricorso a centrifugati di verdura che ricaricano l’organismo di sali alcalinizzanti.
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