L’occhio del dermatologo esperto riconosce nella pelle ipersensibile, rispetto a una pelle normale, un minor turgore e una lieve forma di disidratazione e forse una predisposizione a eritema e a dilatazione cronica dei capillari. “Parlare però di pelle sensibile è sempre solo un modo facile per suggerire alla paziente più cura e attenzione per la propria cute. Diverso, evidentemente, il caso in cui la pelle risulti fortemente disidratata con una particolare reattività nei confronti degli stimoli esterni. Ricorrere allora alla definizione di pelle iperattiva ha più un valore di allarme, con forte valenza preventiva nei riguardi di diversi fattori, di norma comuni e talvolta concomitanti come gli agenti atmosferici, una detersione aggressiva, cosmetici non idonei, farmaci, allergeni”, ci spiega il professor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’unità di dermatologia del San Raffaele di Milano.
I sintomi cutanei più noti sono il naso rosso, le labbra screpolate, la pelle del viso che tira e gli occhi che lacrimano. Senza dimenticare che d’inverno lo strofinio degli indumenti e la maggiore traspirazione possono anche indurre squilibri del corretto turn-over cellulare. Si potrebbe obiettare: basta mantenersi al caldo e tutto torna normale. Questo non è sempre vero, specie se ad aggravare la ipersensibilità cutanea indotta dal freddo si aggiunge l’influenza di alcune sostanze inquinanti, sia outdoor che indoor. L’inquinante esterno più studiato è l’ozono, che oggi è il maggiore pericolo nelle aree urbane essendo una delle specie chimiche maggiormente reattive con cui la pelle entra in contatto. Per il suo potere ossidativo può contribuire a danneggiare lo strato corneo, favorendo l’ossidazione dei lipidi e delle proteine degli strati più superficiali e la deplezione delle vit. C ed E, agenti antiossidanti fisiologici. Per questo si verifica un’accelerazione del processo di invecchiamento cutaneo, che si manifesta in modo più evidente nella comparsa di rughe, nella riduzione di tono cellulare e di elasticità. Oltre a ciò è importante sapere che l’inquinamento può essere anche causa di alcune malattie della pelle come allergie, eczemi, dermatite o acne.
Come intervenire: detersione
Il primo step verso una pelle pulita e sana è senza dubbio la detersione. La pelle infatti deve essere pulita adeguatamente affinché qualsiasi tipo di crema o lozione venga assorbita in profondità. Inoltre, una detersione frequente e continua assicura la pulizia dell’epidermide: tutto lo smog accumulato durante il giorno deve essere rimosso. Fate attenzione a non utilizzare prodotti troppo aggressivi che potrebbero sgrassare eccessivamente la pelle e provocare l’effetto contrario, indebolendo il suo naturale schermo contro le impurità: intensificando il processo di detersione bisogna quindi optare per prodotti neutri, efficaci senza aggredire la pelle. Nel caso in particolare di una pelle ipersensibile al freddo o a condizioni concomitanti che ne possono aggravare la sintomatologia soggettiva, è fondamentale una detersione equilibrata e rispettosa dei parametri e delle caratteristiche cutanee. Quindi vanno suggerite formulazioni efficaci ma delicate, in grado di detergere nella maniera meno aggressiva possibile.
Protezione e idratazione
Non tutti sanno che la crema con fattore di protezione solare deve essere usata non solo in estate e al mare, ma anche durante il periodo invernale, dal momento che i raggi ultravioletti del sole possono essere davvero dannosi per la pelle. Invecchiamento cutaneo, rughe e macchie sono tutte conseguenze di esposizione ad agenti esterni come i raggi nocivi del sole e l’inquinamento. Non importa che tu abbia la pelle delicata o grassa, tutti i tipi di pelle necessitano di cure per mantenere l’incarnato compatto e liscio. Per prevenire i danni dell’inquinamento è consigliabile usare creme ricche di antiossidanti e sostanze che stimolano il rinnovamento cellulare. Mantenere un buon livello di idratazione, contenere le crisi di grattamento e impedire, anche in questo caso, l’insorgenza di infezioni fa parte di ogni corretta strategia preventiva.
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