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L’olio essenziale di basilico

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Continuiamo il nostro viaggio nel mondo degli oli. Questo mese conosciamo un olio essenziale molto diffuso soprattutto nel bacino del mediterraneo: il Basilico.

“Erba aromatica annuale originaria dell’India, è una delle poche piante orientali ad essere coltivata in tutta Europa. In aromaterapia se ne usano tre varianti diverse e qui conosciamo il Basilico Methil chavicolo, Ocymum basilicum. Il nome latino basilicum deriva da basileus (piccolo re), per questo è conosciuto anche come l’erba reale.

Per gli antichi romani il basilico era considerato un simbolo della fertilità e afrodisiaco, quindi, non c’è da meravigliarsi che l’abbiano usato in tante ricette culinarie.

Per produrre l’olio essenziale se ne distillano le sommità fiorite. Non si usa in gravidanza, allattamento e sotto i 6 anni.  Ha uno spiccato tropismo per l’apparato digerente, tendineo muscolare e per il sistema nervoso centrale”, ci spiega Alessia Daturi, naturopata e aromaterapeuta della Scuola italiana di medicina olistica.

In particolare ha azione antisettica, antibiotica ad ampio spettro, antitossica alimentare ed è indicato nei viaggi per problematiche gastrointestinali da infezione: Salmonella, Escherichia Coli, Giardia che possono dare diarrea del viaggiatore cosi come fastidiose cistiti. Bene anche per colite e cattiva digestione da stress con spasmi, flatulenza, nausea, gonfiore intestinale dovuto alla tensione emotiva. Si può diluire nell’olio essenziale di cumino nero (nigella sativa) o in olio di mandorle per massaggi addominali o se ne mette 1 gc diluita nell’ombelico (questa via è la migliore in caso di infezione).  

Come antinausea si usa con l’olio essenziale di Menta piperita in inalazione secca. Si mette 1 gc di ciascun olio sul palmo di una mano, si sfrega leggermente con l’altra mano e si uniscono le mani a coppa sul naso inspirando un paio di minuti. Oltre a lenire il senso di nausea aumenterà anche la vigilanza.

È un buon antinfiammatorio e analgesico per l’apparato muscolare e in particolare per le infiammazioni dei tendini, strappi e stiramenti muscolari, affaticamento muscolare dopo lo sport. In questo caso lo si diluisce in olio vegetale di Arnica montana (ne bastano 30 gocce in 10 ml di olio) e si massaggia più volte al giorno sulla parte.

D’estate è bene averlo con sé per ovviare alle punture degli insetti più velenosi: vespe, api, calabroni. In questo caso lo si può usare da solo anche puro o con l’olio essenziale di Lavanda spica o Lavanda vera. Si può aggiungere anche nei mix repellenti per gli insetti come le zanzare in olio di Neem con olio essenziale di Citronella e Geranio d’Egitto.

Si applica inoltre con il miele sulle ferite che non possono essere chiuse con i punti (il miele antisettico e cicatrizzante).

In psicoaroma si usa per aumentare la concentrazione (diffusione ambientale massimo 7 gc o inalazione secca), l’allerta e la vigilanza alla guida (inalazione secca) ed è ottimo per studiare: richiama infatti alla memoria i dati già memorizzati e si usa quindi nelle fasi finali dello studio o il giorno dell’esame.

Infine è ottimo per la cosiddetta insonnia da manager, per chi è sempre in iper e non riesce a lasciar andare, se ne mette 1 goccia puro sotto la pianta dei piedi prima di dormire.

Silvia Trevaini

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