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La fine di un amore è un nuovo inizio

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La fine di una storia d’amore è spesso un evento molto doloroso, e a volte il dolore è tale da diventare quasi impossibile da superare. Terminare una relazione ha una forte valenza emotiva perché tocca il tema dell’abbandono. La paura di stare soli, di non essere apprezzati, il timore di non essere abbastanza amati o quello di essere traditi sono vissuti che appartengono a tutti noi. Proprio come la paura del buio, quella della separazione ha radici nel profondo: è una delle prime con cui dobbiamo fare i conti sin da piccoli. Quando si chiude un rapporto sentimentale, queste angosce vengono rievocate, inoltre è un duro colpo alla nostra autostima. Eppure, un momento negativo come questo può insegnarci molto: capire ciò che non è andato può darci indicazioni importanti su noi stessi, utili per il futuro. Inoltre, una delusione d’amore, se affrontata nel modo giusto, può rappresentare un’enorme opportunità di crescita personale e di maturazione. La fine di una storia d’amore talvolta può portare a cambiare completamente vita, a trasferirsi altrove, a perdere più o meno volutamente delle amicizie. Allora, perché non cogliere questa occasione, seppur molto difficile, per ricominciare tutto da capo? Chi ha avuto una grande delusione d’amore, però, deve rimettersi in gioco e sentirsi pronto a ricominciare. Non è detto che si debba correre subito alla ricerca dell’anima gemella, anzi. Per ricominciare tutto da capo meglio ripartire da sé stessi. Come?

Dopo quanto tempo passa una delusione d’amore

Le delusioni amorose sono difficili da accettare, tanto che in alcuni momenti si ha l’impressione di non avere la forza di superarle e di andare avanti con il sorriso.  Secondo Charlotte York di Sex and the City, ci vuole circa la metà della durata della relazione per superare la tua ex. Significa che se sei uscito con il tuo fidanzato per circa un anno, avrai bisogno di sei mesi per riprenderti. È una teoria campata in aria, perché condanna le persone con lunghi matrimoni falliti a stare sole magari decenni.  Per uno studio pubblicato su The Journal of Positive Psychology, molte persone sono in grado di riprendersi da una rottura in meno di tre mesi. I ricercatori hanno esaminato 155 partecipanti che avevano attraversato rotture negli ultimi sei mesi (erano stati in rapporti di diversa durata, ed erano un mix di dumper e dumper). Quello che hanno scoperto è che il 71% di loro ha iniziato a sentirsi molto meglio dopo circa 11 settimane.

Come si fa a passare dalla fase depressiva a quella di una ritrovata fiducia verso il futuro

Sguardo perso nel vuoto, sensazione che nulla sarà più come prima, tristezza costante, pianto facile, apatia… lo stato d’animo di chi soffre per amore è questo e tutti questi vissuti vengono percepiti proprio come se non accadesse in realtà a nessun altro al di fuori di noi, come se nessun mai sia passato da questi tormenti e nessuno in fondo potrebbe comprendere davvero questa condizione. Cosa si può fare per accettare la situazione e superare questo momento di profonda tristezza? Dobbiamo dare subito una risposta chiara: non si può fare nulla per cambiare le cose. Se davvero quella persona ha deciso di non voler stare più con noi la prima cosa da fare è accettarlo. L’accettazione, per quanto dolorosa, è la prima cosa da fare. Potremmo anche dire che la prima cosa da “fare” è proprio evitare di cambiare le cose, evitare di insistere, tentare di convincere o provare a spingere quella persona a cambiare idea. Dopo aver accettato di non fare nulla verso chi ci ha lasciati, bisognerà reimpostare nuove abitudini di vita. Eh già, perché quando una storia finisce, cambiano un sacco di cose: cambia il modo di stare con gli altri, cambiano le frequentazioni, i luoghi, i tempi, persino i nostri gusti… Ora avremo davanti a noi tempo per fare nuove esperienze e avremo più tempo per noi stessi. Ben vengano nuove attività, nuove esperienze, nuovi hobby, nuovi flirt, nuove amicizie.

Come si fa a vincere la paura di rimanere soli

Uno dei motivi per cui si sta più male è lo spettro della solitudine. È l’altro aspetto che rende più difficoltosa l’elaborazione della fine. Le persone provano angoscia, temono di rimanere soli e di doversi trovare ad affrontare la vita senza qualcuno con cui condividerla. Dopo il dolore iniziale conseguente alla fine di una relazione, piano piano ci si accorge che stare da soli non è affatto così male. Che la solitudine è uno spazio creativo da riempire (oppure no) a piacere con esaltanti pensieri, sogni e progetti. E che essere liberi da vincoli di tempo e luogo, e dalle necessità della presenza, è una sensazione meravigliosa. Una sensazione che per alcune persone può diventare quasi un’euforia che non si provava da molto tempo in coppia. Imparare a stare soli è una pratica di gioia, non una tortura. Per questo, la consapevolezza arriva per gradi. Con tutto il tempo che occorre e con tutti i supporti di cui si ha bisogno.

Ritrovare sé stessi e riprendersi in mano la propria vita

Una delusione d’amore obbliga a guardarti dentro, a fare i conti con quello che non è andato e a ristabilire nuove priorità e diversi modi di vivere le relazioni. Sono grandi lezioni che dobbiamo cogliere e che sarebbe un peccato sprecare. E soprattutto una grande opportunità per volerci ancora più bene di prima. Perché è vero, abbiamo perso qualcuno a cui tenevamo tanto, ma attraverso questa esperienza possiamo ritrovare la persona più importante della nostra vita: noi stessi. Restituire a noi stessi il diritto di essere come siamo, al di là del contesto di coppia, può aiutarci a immaginare per noi nuove possibilità, aprendo la strada a nuove occasioni.

 

 

Silvia Trevaini

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