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L’osteoporosi: così fissi il calcio nelle ossa

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Osteoporosi, una parola che riguarda 5 milioni di donne, la maggior parte delle quali in post menopausa. La fragilità ossea, dovuta anche al calo degli estrogeni, può essere contrastata anche a tavola. Il primo comandamento prescrive l’assunzione di cibi ricchi di calcio, ma a dire la verità questo non basta. È infatti necessario che questo minerale che dà struttura e forza al nostro scheletro venga effettivamente assimilato e poi, dettaglio non trascurabile vada a depositarsi proprio sulle ossa e non, ad esempio, all’interno dei vasi sanguigni, dove sarebbe dannoso. Questa è la ragione per cui è importante comprendere non solo quali alimenti consumare con maggiore frequenza, ma anche come combinarli nel modo corretto e quali associazioni sfruttare.

Dunque, la prima raccomandazione è garantirsi la giusta quantità di calcio. Si sa che questo minerale è abbondante nei latticini e nei formaggi. Basterebbero 100g di grana o parmigiano per avere tutto il calcio che ci serve in una giornata. Ma questi alimenti sono anche ricchi di grassi saturi, sono calorici e, una volta digeriti, determinano la produzione di tossine acide. L’indicazione è di metterli in tavola raramente, preferendo, per un consumo più frequente, latte scremato o yogurt magri. Il vantaggio, di un moderato consumo di latte, viene anche dal fatto che il lattosio, lo zucchero del latte favorisce l’assorbimento del calcio. Questo minerale è però presente in tanti cibi vegetali: rucola, cicoria, cavolo, ma anche mandorle, noci e nocciole, legumi, arance, castagne, fichi, datteri. Da non sottovalutare l’apporto di calcio fornito dall’acqua: alcuni minerali forniscono circa 300 mg di calcio per litro, in una forma, tra l’altro, che risulta molto assimilabile.

Ecco alcuni consigli per fissare meglio il calcio nelle ossa.

Silvia Trevaini

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