Obiettivo Benessere

La ginnastica si fa green

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La green gym è l’ultima tendenza in fatto di sport e movimento; è un modo per tenersi in forma all’aperto che unisce la cura di sé stessi all’amore per la natura. Questa particolare disciplina è nata in Gran Bretagna circa 15 anni fa e lo scopo è quello di voler unire la salutare attività fisica con il volontariato ecologico. Il tutto all’aria aperta. Ideatore della Green Gym è il medico William Bird, membro dell’associazione BCTV (British Trust for Conservation Volunteers) che ha ottenuto da parte della regina Elisabetta il titolo di MBE (Member of the Order of the British Empire). La green gym è una “ginnastica verde”, che si pratica fuori dalle palestre e rappresenta un incrocio tra il fitness vero e proprio e le attività che da sempre si svolgono all’aperto, durante tutto l’anno. Nella sua forma più classica sfrutta i gesti tradizionali compiuti da giardinieri e contadini, utilizzando vanghe, zappe e rastrelli come attrezzi per stimolare il lavoro muscolare, bruciare calorie e al tempo stesso scaricare lo stress accumulato durante la giornata. Oltre a questo approccio base, sono nate nuove forme di fitness ambientalista, che combinano i benefici del movimento con il rispetto dell’ambiente e la pulizia e la riqualificazione del paesaggio in cui si praticano, dai boschi alle spiagge.

I benefici
Il dottor William Bird non ha fatto altro che fare ricordare all’uomo computerizzato e sedentario di oggi, come era anni addietro più sereno e in salute, a continuo contatto con la natura e l’ambiente. Uno studio dell’Oxford Brookes University ha dimostrato come dal connubio tra sport e aria aperta sortiscano innumerevoli benefici. Si rinforzano e tonificano i muscoli di tutto il corpo, si migliora l’efficienza dell’apparato cardiorespiratorio, si bruciano molte più calorie in un’ora di green gym che in una lezione di aerobica. Si accresce la forza fisica e le capacità manuali, si migliora l’umore e ha un effetto calmante e antidepressivo. In più, la green gym, consente di mettersi alla prova in attività nuove con altre persone, migliorando l’autostima e le capacità di socializzazione. Per godere dei benefici della green gym e ottenere risultati visibili basta allenarsi 2-3 volte alla settimana, dedicandosi alla cura di un piccolo giardino o di un orto sul terrazzo. Chi non ha la possibilità di farlo in casa può prendere parte alle iniziative organizzate nel proprio territorio con l’affiancamento di giardinieri esperti e personal trainer professionisti.

Come funziona
La green gym è una ginnastica sana, che permette di perdere peso, allenare e tonificare i muscoli di tutto il corpo attraverso l’esecuzione di gesti semplici, che ciascuno può svolgere calibrando lo sforzo in base alle proprie capacità. La green gym implica il trasporto di pesi e l’esecuzione di movimenti che richiedono forza e flessibilità e coinvolgono tutti i muscoli. Si bruciano 600 kcal in un’ora.  Tra le attività pensate per la green gym ci sono i classici della cultura contadina e del giardinaggio, come zappare, vangare, rassodare il terreno, rastrellare le foglie secche, raccogliere verdure, creare recinzioni, estirpare erbacce, spostare vasi e sollevare sacchi di terra. Ma si può allargare l’orizzonte pulendo le spiagge e i boschi. Esistono veri e propri seminari o training session, perché come ogni attività fisica deve essere mirata alle proprie esigenze e possibilità.

Alcuni consigli
Non bisogna dimenticarsi, però, di dedicare il giusto tempo al riscaldamento e allo stretching. Bastano 10 minuti di passeggiata in giardino, seguiti da altrettanti di allungamento muscolare. È importante eseguire ogni esercizio in modo controllato e graduale, meglio se accompagnando ciascun movimento a un respiro. Per sollecitare in modo uniforme i diversi gruppi muscolari si consiglia di cambiare attività ogni 20 minuti circa. La postura è fondamentale per evitare strappi e colpi della strega. L’abbigliamento deve essere adeguato all’attività che si svolge e alla permanenza all’aperto e alla temperatura. Ricordarsi di portare con sé una borraccia d’acqua.

Silvia Trevaini

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