Obiettivo Benessere

Pulire a fondo grazie ai gemmoderivati

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Grazie al dottor Pol Henry di Bruxelles, è stata scoperta una similitudine tra tessuti vegetali e animali (di cui anche l’uomo fa parte), la cui reazione alle sostanze è identica. Una sorta di parallelismo tra uomo e foresta: se una certa pianta è in grado di bonificare e arricchire il suolo di un particolare terreno, può avvenire lo stesso processo con il terreno umano. Ne parliamo insieme a Giulia Giuntoli, Naturopata, specializzata in Fitoterapia presso la Scuola Italiana di Medicina Olistica di Milano.

In base al Ph del terreno, acido o basico, si crea un determinato tipo di humus (microrganismi) e di proprietà curative indirizzate al ripristino di patologie con alterato Ph umano, il cui valore ideale deve essere neutro. Ciò consente di scegliere il gemmoderivato più adatto in base al “terreno” umano da ripristinare per la sorprendente analogia. I cosiddetti meristemi, ossia la parte giovane della pianta, le gemme, implicano la forza di rigenerazione e di crescita tipica del germoglio. Ricchi di enzimi, fitormoni, polipeptidi, citochine e acidi nucleici, l’estrazione delle gemme si avvale di vegetali freschi, macerati con un solvente a base di acqua, alcol etilico e glicerina. L’azione dei gemmoderivati si esplica tramite un intervento profondo che risolve a monte, e per lungo tempo, la causa del “disordine cellulare”, attivando o inibendo la replicazione cellulare e favorendo al tempo stesso una fluida comunicazione tra i diversi apparati organici e il metabolismo, a sostegno delle funzioni vitali.

È assodato che l’infiammazione è l’anticamera di ogni malattia e se non viene spenta (risolta) si trasforma in malessere cronico favorendo la sclerosi tissutale con la compromissione delle funzioni del tessuto stesso. Il sangue, la linfa e i liquidi cellulari devono potersi muovere nel flusso senza sedimenti e ristagni, in grado di smaltire di tossine dannose, oltre ad altre azioni funzionali. Il gemmoderivato, che agisce sul sistema reticolo-endoteliale, procura una sorta di drenaggio come fa il contadino sulla terra; elimina l’eccesso di acqua che impedisce il fisiologico scambio tra suolo e pianta, favorendo l’assorbimento di sostanze “buone.”

Ricordiamo che nell’essere umano il corretto e sano scambio cellulare è alla base della buona salute. Se pensiamo all’alimentazione poco sana che tanti adottano, ai prodotti chimici ingeriti o inalati, ai pensieri inutili che provocano cascate ormonali insalubri, possiamo ben immaginare la necessità di un drenaggio ciclico. Sono gli organi emuntori che si occupano di smaltire le sostanze dannose (tossine), precisamente fegato, reni, intestino, polmoni e pelle.
Ma con i gemmoderivati è possibile drenare anche il sistema nervoso, endocrino e immunitario! La peculiarità degli MG è che possono essere assunti da ogni individuo in quanto non hanno controindicazioni.  

Ovviamente sarà il Naturopata o professionista equivalente ad individuare la tipologia di pianta adatta al relativo “terreno” da sanare.

Silvia Trevaini

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