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Fragole contro l’ipertensione

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Le fragole sono considerate le protagoniste della primavera e ad esse è dedicato il mese di maggio. In alcuni dialetti, come quello milanese, vengono chiamate “magioster”, termine che deriva dal nome latino del mese, e che le rende quindi, “maggioline”. Originarie dell’Europa, le fragole fanno parte della dieta umana fin dall’antichità. I romani le chiamavano fragrans, che significa “profumate”, ma il loro vero valore risiede nell’abbondanza di principi attivi benefici. Le fragole sono ricche di vitamine e minerali essenziali, pur essendo povere di zuccheri e calorie (33 kcal/100 g). Sono particolarmente utili nel combattere l’ipertensione. Ricercatori in Florida hanno scoperto che le fragole possiedono proprietà antipertensive, attribuite al loro contenuto di potassio e alla presenza di antiossidanti che rilassano l’endotelio, il rivestimento interno dei vasi sanguigni, con conseguente riduzione naturale della pressione sanguigna. Questa scoperta è ulteriormente supportata da un ampio studio condotto dalle università di East Anglia e Harvard, che ha individuato negli antociani, antiossidanti presenti nelle fragole, un fattore protettivo contro l’ipertensione. Inoltre, gli stessi antociani responsabili della vibrante tonalità rossa delle fragole forniscono protezione contro i capillari fragili e le vene varicose visibili, condizioni che peggiorano con le temperature più calde. Le fragole contengono anche quercetina, campferolo, acido ellagico e altri acidi fenolici, che contribuiscono a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e diabete.

Depurative e antirughe

Questi deliziosi frutti aiutano, inoltre, a espellere le scorie metaboliche e le tossine, contrastare lo stress ossidativo che danneggia cellule e tessuti e fa invecchiare prima del tempo e a tenere a bada i livelli di colesterolo e glucosio alti nel sangue. La presenza di vitamina C, importante per sostenere le difese immunitarie, li rende anche preziosi contro le rughe, dal momento che questa vitamina serve a garantire la tonicità della pelle e l’integrità del collagene (per questo stesso motivo fanno bene anche alle cartilagini articolari).

Fragole e menopausa

Un altro elemento da non sottovalutare nelle fragole è il boro e l‘acido ellagico. Il primo è in grado di stimolare l’aumento del livello di estrogeni e di vitamina D tanto necessari durante la menopausa.  Il secondo aiuta a prevenire il cancro al seno. Grazie alla produzione di serotonina e melatonina nel nostro organismo, inoltre, le fragole influenzano positivamente sull’umore. Sappiamo benissimo che quando siamo di buon umore il nostro corpo ha una maggiore vitalità e capacità di autodifesa.

Gli usi in cucina

La polpa delle fragole non è soltanto succulenta da mangiare fresca al naturale ma si presta facilmente come ingrediente per un vasto numero di ricette nella cucina della salute, sia dolci che salate. Composte e mousse, insalate e macedonie, gelati, sorbetti e cheesecake light, la creatività non ha limiti. Tra gli abbinamenti migliori ci sono quelli con cioccolato, menta, limone e ricotta. Provale anche in piatti salati, ad esempio per arricchire di sapore fruttato le tue tartare di pesce crudo (sono squisite combinate con salmone selvaggio o tonno).

Quali fragole comprare

L’ideale sarebbe quello di comprare fragole coltivate senza l’uso di fitofarmaci, quelle cioè che non hanno ricevuto alcun trattamento. Riconosciamo queste fragole dall’aspetto, non sono estremamente lucide, grosse e dure. Spesso, oggi le fragole sembrano bellissime ma poi nel momento in cui le mangiamo risultano aspre e dure. Quindi se vogliamo beneficiare di tutte le proprietà delle fragole, sarà necessario comprarle biologiche e mangiarle mature al punto giusto.

Silvia Trevaini

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