Esistono rimedi naturali eccellenti per aiutare la nostra pelle a rimanere giovane e bella: uno dei più efficaci viene estratto dalla corteccia di pino.
A novembre l’albero di pino, con i suoi resistenti aghi verdi e l’aroma balsamico ci offre numerose soluzioni anche per rivitalizzare e proteggere la pelle dall’invecchiamento. All’interno della famiglia delle Pinacee, si distingue il Pinus Pinaster, un pino marittimo che cresce in Francia, nel golfo di Biscaglia. Il suo principio attivo, noto col nome di picnogenolo, è un estratto della corteccia che si presenta in forma di polvere gialla e possiede straordinarie proprietà antinfiammatorie e immunostimolanti: promuove un’efficace azione antiossidante grazie alle proantocianidine, le “spazzine” dei radicali liberi, e ai bioflavonoidi e ai polifenoli, che prevengono l’invecchiamento cellulare. In particolare, il picnogenolo è l’unico integratore in grado di stimolare la produzione di acido ialuronico, una sostanza che idrata la pelle e inibisce la formazione di rughe nelle pelli secche.
Riduce la perdita di tono cutaneo
Se con l’arrivo del freddo hai già la pelle affaticata, secca, tendente alla desquamazione, fai attenzione: è il terreno ideale per nuove rughe a primavera. Per prevenirne la comparsa applica mattina e sera una crema a base di picnogenolo che oltre ad arrestare la formazione di rughe attenua le macchie scure. Per ottenere la tua crema, procurati del burro di karitè o – se preferisci – una buona crema nutriente neutra e amalgama a un cucchiaio di prodotto una capsula polverizzata di picnogenolo. Combina il trattamento topico con l’assunzione di 3 capsule di picnogenolo al giorno da assumere preferibilmente durante i pasti per 10 giorni. Ripeti il trattamento anche per 3-4 mesi di seguito.
È utile contro la rosacea….
Un disturbo che può presentarsi con frequenza durante la menopausa, specialmente in soggetti con pelle chiara o sensibile, è la rosacea: si tratta di un’irritazione cutanea che si manifesta con chiazze rosse anche permanenti, sbalzi di temperatura cutanea e brufoli. In questi casi il picnogenolo può essere la soluzione ottimale sia per curare la rosacea che per attenuare le vampate e la secchezza vaginale. Se con le prime vampate sono comparse chiazze rossastre sulle guance che provocano irritazione o pizzicore agisci subito in modo naturale con due capsule da 50 mg di picnogenolo al mattino per tre settimane. L’azione dell’estratto di corteccia di pino agisce in sinergia anche con l’estratto di semi di pompelmo, reperibile in capsule in farmacia o in erboristeria. In abbinamento alle capsule si può applicare ogni sera sulle parti arrossate una crema neutra a base di picnogenolo, meglio se arricchita di olio di rosa mosqueta per prevenire l’inaridimento cutaneo dovuto a freddo e pioggia.
…e se soffri di varici e couperose
Il picnogenolo è anche un eccellente rimedio per le vene varicose, i capillari fragili e tutte le forme di insuffi cienza venosa. Se soffri di stasi circolatoria, couperose o attacchi di flebite, in particolare nei mesi freddi, prova un trattamento d’urto di 2 settimane con un’assunzione di 4 capsule da 30 mg di principo attivo al giorno. Il picnogenolo, assunto per via interna, fluidifica il sangue e preserva dallo sfi ancamento i vasi sanguigni, oltre a migliorare la pressione nei soggetti ipertesi e stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue.
Il suo infuso frena l’invecchiamento
L’inverno è il momento giusto per fare scorta di vitamina C e beneficiare della sua potente azione antiossidante: gli aghi di pino contengono 5 volte la vitamina C presente nel limone. Usali quindi per preparare un infuso raccogliendoli nei boschi lontani dallo smog. Poni in infusione un cucchiaio di aghi di pino in acqua bollente per 15-20 minuti, filtra e gusta con un cucchiaio di miele d’eucalipto: con quest’infuso incameri una dose adeguata di vitamina C che ti protegge dall’invecchiamento precoce e anche dall’influenza.
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