Problemi al metabolismo, ritenzione idrica e squilibri ormonali sono gli indiziati principali del gonfiore. La primavera è il momento migliore per intervenire. Vediamo come
Con l’approssimarsi della primavera la natura apre un nuovo ciclo vitale e il corpo si mette al lavoro per rinnovarsi, dando il via alle grandi “pulizie primaverili”. In primo piano questo mese ci sono quindi gli organi incaricati di depurare il corpo: fegato e reni, ma in particolare il sistema linfatico, lo “spazzino delle cellule”, che ha il compito di “bonificare il terreno” drenando dai tessuti le scorie accumulate durante la lunga stagione invernale. I rifiuti raccolti vengono poi veicolati attraverso linfa e sangue agli organi emuntori, per essere espulsi dal corpo. Quando però l’organismo non riesce a svolgere bene questo compito, i tessuti si infiltrano di liquidi e lo specchio ci rimanda l’immagine sgradevole di un corpo deformato dalla ritenzione idrica.
Conta lo stile di vita
La ritenzione idrica è il risultato finale di una serie di alterazioni funzionali del metabolismo cellulare. Uno stile di vita inadeguato, caratterizzato da disordini alimentari, sedentarietà, abuso di alcol e tabacco, intasa il corpo di tossine e infiamma i tessuti, rendendo difficili i corretti processi di drenaggio, che vanno quindi ripristinati con l’aiuto di una dieta depurativa e dei rimedi naturali adatti.
E se fosse un problema di ormoni?
I fianchi, le cosce e i glutei sono particolarmente sensibili alle fluttuazioni estrogeniche. In questi casi il problema è spesso legato a emozioni come la paura, agli stati d’ansia e ai traumi affettivi. L’equilibrio ormonale dipende dall’attività dell’ipofisi, la ghiandola che controlla l’attività di tutto il sistema endocrino e che lavora in stretta sinergia con l’ipotalamo, la “centralina di smistamento delle informazioni”. In questi casi possiamo ricorrere a un rimedio omeopatico: Natrum muriaticum 200 CH monodose, da assumere tutto insieme, una volta sola.
Prova tarassaco e “verga d’oro”
Ricca di saponine, quercetina, mucillagini, flavonoidi e oli essenziali, la verga d’oro è uno dei migliori rimedi contro la ritenzione idrica. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, drenanti e diuretiche, libera il sistema linfatico dalle scorie, rigenerandolo. Si usa in infuso, ponendo in una tazza di acqua bollente un cucchiaino di sommità fiorite seccate. Lasciate riposare per 10 minuti, filtrate e dolcificate con un cucchiaino di miele di tiglio. Bevetene due tazze al giorno. Se oltre alla ritenzione idrica soffrite anche di stipsi, mal di testa e bocca amara, scegliete il tarassaco. Oltre a disintossicare fegato, reni e intestino, aiuta a regolarizzare il metabolismo dei grassi, arricchisce
il sangue di sali minerali e rimette in ordine l’organismo. Si usa in tintura madre: 30 gocce due o tre volte al giorno sciolte in poca acqua, prima dei pasti.
Il bagno curativo con i sali e il cipresso stimola il metabolismo
Per riattivare il metabolismo dei liquidi possiamo ricorrere a un “bagno medicato” arricchito da sali termali salsobromoiodici e oli essenziali. Ecco come fare. Riempite la vasca con acqua calda, versateci circa mezzo chilo di sali salsobromoiodici (si trovano in erboristeria) e 10 gocce di olio essenziale di cipresso. Restate immersi per non più di 15 minuti, poi asciugatevi, avvolgetevi in un asciugamano caldo e stendetevi sul letto per una ventina di minuti. Ricchi di minerali, in particolare magnesio, potassio, sodio, iodio e bromo, i sali stimolano il metabolismo cellulare e drenano liquidi e tossine, facilitandone l’eliminazione, mentre l’olio di cipresso tonifica la circolazione ed esercita un’azione riequilibrante sul sistema ormonale.
La crema da massaggio che depura corpo e mente
Per un massaggio drenante possiamo utilizzare una crema da massaggio arricchita da fi ori di Bach, che agiscono sinergicamente depurando il corpo dalle tossine metaboliche e la mente da quelle emozionali. In 50 ml di una buona crema base versate 4 gocce di Chicory, Crab Apple, Larch, Vine, Chestnut Bud, Scleranthus, Rock Water e applicate il composto, massaggiando con movimenti circolari in senso orario, sia sulle zone infiltrate dalla ritenzione idrica che sulle principali stazioni di drenaggio linfatico (all’inguine, dietro il ginocchio e nella zona dei malleoli). Iniziate il massaggio dalle caviglie risalendo verso l’alto fino all’inguine, alternando movimenti di leggera pressione alternati a fasi di rilascio.
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