La capacità della pelle di reagire al sole dipende non solo dal proprio fototipo, ma anche dalle abitudini…
Chi si espone al sole da sempre, in maniera cauta e usando protezioni, ha allenato la pelle, che ora reagisce in maniera più veloce producendo molta melanina, il nostro filtro solare organico. Chi si è scottato in passato, corre invece il rischio di ripetere l’esperienza o essere soggetto a eritemi, perché la pelle si è sensibilizzata. Ci sono tuttavia alcuni metodi per irrobustire la pelle, stimolarla a produrre più melanina e aumentarne la pigmentazione. Sono interessanti perché proteggono la pelle dall’interno, aumentandone le difese naturali.
L’omeopatia ha numerosi rimedi sia per favorire la pigmentazione sia per proteggere la pelle dagli ultravioletti. Una delle preparazioni più usate è Sol, che contiene acqua dinamizzata esposta al sole per molti giorni. Esplica i suoi effetti sulla pelle e anche sui capelli, che preserva dall’inaridimento e dalla perdita di vitalità. Si tratta di tubetti monodose di granuli, alla 200 Ch, da prendere una volta alla settimana.
Per favorire la produzione di melanina ci sono anche Anti Age Sol, da prendere nel dosaggio di 2 granuli mattina e sera e Anti Age Bronz, da prendere invece nel dosaggio di 3 granuli mattina e sera.
Gli oligoelementi sono un’altra valida risorsa. La preparazione a base di magnesio-cobalto-rame-zinco può essere richiesta al farmacista. Si assume per via orale, una dose al giorno, per tutto il periodo dell’esposizione.
Per chi soffre di eritema c’è Ribes Nigrum 1 Dh Va preso per una settimana, mattina e sera, 50 gocce in poca acqua. È valido sia come prevenzione, sia quando l’eritema si è già manifestato.
Per chi è allergico ai solari
Alcune persone hanno una reazione allergica ai tradizionali solari. Ma non per questo devono rinunciare a prendere il sole, o tanto meno alla protezione. Consultando un dermatologo, si può ottenere la ricetta per un solare magistrale, cioè una preparazione da richiedere al proprio farmacista, che conterrà sostanze attive ma anallergiche come burro di karité, carotene, olio di mandorle dolci e biossido di zinco.
La giusta protezione
Quanti prodotti solari ci servono? Molti e non per eccesso di zelo. Ogni parte del corpo, infatti, ha necessità di essere protetta in modo specifico.
Le labbra: uno stick a protezione totale è indispensabile perché le labbra non hanno nessuna difesa naturale, non producendo melanina.
I capelli: solo da pochi anni sono comparsi i “veli solari” per capelli. Sono altamente consigliabili, perché sui capelli l’effetto dei danni del sole non si riscontra subito, cosa che indurrebbe a correre ai ripari, ma in autunno, con una copiosa perdita che denuncia i danni subiti dai bulbi durante le esposizioni. Molto utile, ovviamente, anche un cappello, che in questo caso sarà da scegliere bianco o verde, perché sono i due colori che proteggono in misura maggiore dai raggi Uv.
Cicatrici, tatuaggi, nei: su queste zone va steso un solare a protezione totale perché si tratta di pelle particolarmente fotosensibile.
Naso, ginocchia, seno e pancia: qui va usato un solare leggermente più forte che sulle altre parti del corpo perché il fotoinvecchiamento cui sono soggette queste zone è maggiore.
Occhi: è un grave errore non usare occhiali scuri, ma utilizzare lenti scure senza filtro anti Uv è ancora più dannoso. L’occhio, percependo il colore scuro, dilata maggiormente la pupilla, che così assorbe più raggi di un occhio nudo.
Per un colore uniforme: sono i bambini, di solito, a sfoggiare le abbronzature più perfette, omogenee, senza macchie. E l’età non c’entra niente. Il loro segreto è il fatto di muoversi, che permette di esporre tutte le parti del corpo, a rotazione. Camminare sul bagnasciuga o giocare a beach volley regala l’abbronzatura meglio distribuita.
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