La cistite è una delle infezioni urinarie più diffuse, si manifesta sotto forma di dolori e bruciori: usa uva ursina, mirtillo rosso e semi di pompelmo per alleviare subito l’infiammazione
I sintomi che fanno pensare a una cistite
I sintomi più comuni della cistite sono un dolore continuo e sordo nella parte bassa dell’addome. E poi bruciore durante la minzione e, più raramente, anche sangue nelle urine. La causa principale è dovuta all’attacco di alcuni batteri a livello delle vie urinarie, spesso favorito da rapporti sessuali o igiene non corretti. I germi patogeni incriminati sono l’Escherichia coli, l’Enterococco e il Proteus. Questi risalgono con estrema facilità attraverso l’uretra che, nelle donne, è più corta rispetto agli uomini.
Uva ursina
L’uva ursina è considerata uno dei rimedi d’elezione contro la cistite. Si tratta di una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Ericacee. Le sue foglie – utilizzate in terapia – contengono buone quantità di glucosidi fenolici come l’arbutina e la metilarbutina. Il nostro organismo trasforma l’arbutina in idrochinone che, una volta arrivato nella vescica, viene convertito per essere utilizzato come antibatterico. Il rimedio può essere utilizzato sotto forma di tisana – 20 grammi per litro d’acqua – o capsule. In questo specifico caso, l’estrazione in acqua dei principi attivi è la migliore poiché svolge anche un’azione di pulizia di tutto il tratto urinario.
Mirtillo rosso, l’antibiotico naturale
Un altro rimedio molto efficace è il mirtillo rosso. Secondo alcuni studi, infatti, le sue bacche conterrebbero sostanze antibatteriche nei confronti dei germi patogeni che causano la cistite, tra questi l’Escherichia coli. I frutti svolgerebbero un’azione per lo più meccanica in quanto evitano ai batteri di formare i cosiddetti “film” adesivi con cui i batteri si attaccano ai tessuti corporei e che utilizzano per proliferare. Secondo un’indagine condotta dall’Università Cattolica di Roma, la possibilità di contrarre una cistite, se si assumono mirtilli rossi, scenderebbe del 39%. Secondo Mauro Cervigni «sono sufficienti due capsule da 100 milligrammi di estratto secco oppure 50 millilitri di succo concentrato ogni giorno per ridurre i rischi di cistite. Il merito va attribuito ad alcune sostanze del frutto, acido salicilico e polifenoli, che creano un ambiente sfavorevole al batterio Escherichia coli, principale responsabile della patologia, impedendo che aderisca alla parete della vescica».
Semi di pompelmo per eliminare bruciore e infiammazione
Un altro antibatterico naturale è il pompelmo o, per meglio dire, i semi di questo gustoso frutto. Questi ultimi contengono bioflavonoidi e naringina in ottime quantità. Si tratta di due sostanze particolarmente attive per debellare funghi (compresa la Candida) e batteri. Si trova in commercio in tintura madre e sembra essere attivo contro centinaia di tipi di batteri. Si possono anche acquistare lavande vaginali a base di semi di pompelmo utili sia contro la cistite che la candidosi.
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