Il frutto tropicale che rinforza i capelli fragili

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L’olio e il succo del frutto del sapote, un grande albero che cresce in centro America sono uno scrigno di vitamine e minerali anti caduta

Uno degli ultimi segreti di bellezza naturale è un dolcissimo frutto originario dell’America Centrale, coltivato fin dall’antichità soprattutto in Yucatan e Messico e poi anche in India: si chiama sapote ed è il frutto di un albero che viene prevalentemente sfruttato per produrre il chicle (l’ingrediente base del chewing-gum), ma è anche un’insospettabile miniera di sostanze antiossidanti. Simile a una piccola patata dalla polpa marrone di sapore zuccherino, il sapote era già usato come rimedio cosmetico dai popoli precolombiani, che dal suo seme nero e lucido spremevano un olio nutriente dal vago aroma di mandorla e ciliegia, fonte privilegiata di vitamina A, vitamine del gruppo B e C (quest’ultima in quantità doppie rispetto all’arancia) ma anche proteine e sali minerali.

 

Fa bene anche alla pelle

L’olio di sapote, applicato puro sulla pelle, è un complemento perfetto contro le rughe profonde: basta massaggiarne poche gocce sul contorno occhi alla sera per nutrire la pelle in profondità. Oggi però l’olio di sapote viene impiegato soprattutto per la cura dei capelli: numerose ricerche scientifiche confermano infatti che, grazie al complesso vitaminico, alle proteine e gli aminoacidi presenti nella sua formula, l’olio è in grado di stimolare i follicoli e purificare la cute, con un’azione stimolante e antiage che rivitalizza anche la capigliatura più “spenta” o danneggiata da permanenti e colorazioni aggressive.

 

In un mese ringiovanisci le chiome

L’olio di sapote è l’ingrediente principale di shampoo, maschere e balsami che, soprattutto quando i capelli sono molto deboli, possono essere usati anche insieme all’olio di sapote puro. Il trattamento andrebbe fatto almeno due volte alla settimana: meglio se l’olio viene leggermente riscaldato e poi massaggiato su cuoio capelluto e lunghezze; poi si avvolge la testa per una ventina di minuti con della pellicola trasparente e si risciacqua. Inoltre, l’olio di sapote è una preziosa fonte di squalene, uno dei più importanti costituenti del sebo, che aiuta a trattenere l’umidità della cute, riducendo dermatiti e desquamazioni. Inoltre sono presenti beta-carotene, anti secchezza, e tocoferolo, antiossidante, ma anche acidi e alcoli che aiutano a cicatrizzare eventuali micro lesioni del cuoio capelluto e ne riattivano il microcircolo. Già dopo un mese di trattamenti con il sapote, otterrai un sostanziale irrobustimento del follicolo e una riattivazione dei processi di crescita dei capelli. Il sapote è perfetto anche per i capelli grassi perché viene assorbito dalla pelle senza appesantire le lunghezze.

 

Il suo succo tonifica il surrene e favorisce la ricrescita

Se i tuoi capelli, soprattutto a causa dell’inquinamento, della stanchezza ma anche delle permanenti e delle colorazioni hanno perso di vigore e tendono a diradarsi, oltre a usare il sapote come olio prova a berne anche il succo, da richiedere in erboristeria e nei negozi di cibi naturali. Per un mese, assumi un bicchiere di succo di sapote al mattino a colazione o trasformalo in frullato, diluendolo per esempio con un bicchiere di latte d’avena, ad azione rinforzante. Il succo di sapote tonifica il surrene e riequilibra la produzione di testosterone, riducendo la perdita di capelli.

 

Con un impacco elimini le doppie punte, idrati e dai volume

Se i capelli sono ricci e crespi, oppure secchi e pieni di doppie punte, fai 2 volte la settimana un impacco antiage con un cucchiaio di olio di sapote e un cucchiaino di olio di girasole: dopo aver massaggiato, lascia l’olio a riposo avvolgendo i capelli in una pellicola di plastica per 20 minuti. Poi sciacqua con cura senza usare shampoo. La vitamina C del sapote e l’acido linoleico dell’olio di girasole “ristrutturano” i capelli sfibrati e ne prevengono l’invecchiamento precoce.

 

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