Essendo uno sport per lo più aerobico, il nuoto aiuta a bruciare grassi e calorie e a rafforzare l’apparato cardio-respiratorio. Inoltre, essendo uno sport simmetrico, favorisce uno sviluppo armonioso della muscolatura, tonificando braccia, spalle, cosce, glutei e addominali. Nuotare significa coinvolgere contemporaneamente un gran numero di muscoli: in questo modo l’allenamento è distribuito su varie fasce muscolari e produce una tonificazione equilibrata ed uniforme del corpo.
E’ uno sport quindi completo che è utile per dimagrire, rassodare e tonificare i tessuti. L’ambiente acquatico inoltre permette di praticare questo sport evitando sollecitazioni eccessive alle articolazioni, rendendo il nuoto un’attività adatta anche a chi soffre di patologie articolari.
Gli stili:
Stile libero: è il più pratico ed efficace per andare veloci; in posizione prona, si avanza con ampie bracciate alternate e con colpi, sempre alternati, di gambe, mentre si respira lateralmente ogni due bracciate.
• All’inizio della bracciata estendi bene il braccio davanti a te
• le punte delle dita devono essere la prima parte a entrare in acqua;
• durante la spinta del braccio, il gomito deve essere leggermente piegato;
• all’uscita dall’acqua il braccio deve essere pressoché disteso;
Dorso: è uno stile piuttosto comodo perché si nuota supini respirando fuori dall’acqua; si procede con bracciate alternate all’indietro, e colpi di gambe verso l’alto.
Nuotare sulla schiena rende più difficile muoversi in linea retta… la testa funziona come un timone e ruotandola da un lato potresti ritrovarti sui galleggianti che dividono le corsie. Un piccolo trucco consiste nel guardare le travi del soffitto della piscina!
Rana: è uno stile che richiede molta coordinazione e si divide in tre fasi; la prima, in scivolamento in avanti sott’acqua con le braccia unite che si aprono lateralmente, la seconda, in cui il nuotatore riemerge e respira, la terza, in cui ci si immerge sott’acqua dandosi la spinta con le gambe.
Farfalla o delfino: anche se i due termini indicavano in principi stili diversi, ora si usano indistintamente per indicare uno stesso stile che prevede un movimento ondulatorio delle gambe simile a quello del delfino e una bracciata simmetrica in avanti; è uno stile molto faticoso che richiede grande forza di braccia, addominali e gambe.
Strumenti da utilizzare per l’allenamento in acqua per lavorare una determinata parte del corpo
NuotoTavoletta: è utile per concentrare il lavoro solamente sulle gambe.
Pull-boy: si tratta di un attrezzo galleggiante da tenere in mezzo alle cosce, aumenta il galleggiamento delle gambe permettendo di concentrare il lavoro solo sulle braccia.
Pinne: possono essere usate per nuotare a dorso o stile libero, anche accoppiate all’uso della tavoletta. Usare le pinne permette di accentuare il movimento delle gambe, stimolando i quadricipiti e i femorali. Le pinne permettono di nuotare più velocemente, impegnando i maggiori gruppi muscolari e quindi migliorando l’allenamento cardiovascolare.
Palette: vengono fissate ai palmi delle mani, aumentando in questo modo la superficie dell’acqua che deve essere spostata a ogni bracciata; sono utilissime per concentrare il lavoro sulla parte superiore del corpo, soprattutto se utilizzate contemporaneamente al pull-boy.
Una cura anticellulite
Il nuoto, è lo sport più efficace per prevenire e contrastare la cellulite. Come tutte le attività aerobiche, permette l’allungamento dei muscoli che contrasta in maniera efficace il ristagno dei liquidi negli arti inferiori e facilitano il ritorno del sangue venoso al cuore. L’effetto creato dalla ginnastica in acqua amplifica i risultati perché oltre allo sforzo fisico sfrutta il movimento dell’elemento sulla pelle, come fosse una sorta di massaggio drenante. Il corpo poi si trova in posizione orizzontale nell’ acqua e non si verificano pressioni in nessun punto. Tutti gli stili di nuoto vanno bene, ma lo stile libero è particolarmente indicato per l’intensità della respirazione mentre lo stile a rana è un sistema naturale ed efficace per allenare zone specifiche, come l’interno delle cosce e la parte superiore delle braccia, in cui normalmente la cellulite è più abbondante.
Silvia Trevaini
Newsmediaset